I PROPONIMENTI - AMORE A GESU’ SACRAMENTATO

21 maggio 1919

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

.(Il nostro Ven. Padre riceve per mano della nostra amatissima superiora la busta contenente i proponimentí fatti alla fine dei nostri Esercizi e ritirandola esclama:) Questi biglietti sono la quintessenza dei vostri Esercizi. Li metterò sull'altare domani quando dirò la S. Messa.

 

Stamattina mi trovavo col Cardinale e gli dissi che quel bravo Monsignore (il predicatore) era stato a dettarvi gli Esercizi e che tra le altre cose vi aveva detto di non imitare il generale Lamarmora il quale tiene sempre la spada in aria e non si muove mai a colpire, ed il Cardinale si mise a ridere. (Intende parlare della statua del Gen. Lamarmora, in via délla Cernaia, il quale tiene la spada in aria. Il nostro predicatore l'aveva messa a paragone di quelli che dicono e propongono e non fanno mai né lavoro né profitto).

Il predicatore fu contento di voi e mi disse: Si vede che c'è buon spirito. Ed io allora gli risposi: Se è così, si prepari a.far poi loro altri Esercizi. Questo sacerdote è veramente di buon spirito, quindi... metta fuori lo spirito che ha... Bisogna essere riconoscenti.

 

Avete sentito tante prediche, tante considerazioni, dunque non resta altro che incominciare. Non dar retta al diavolo il quale senza dubbio dirà: Oh, poveretta, sei stanca, abbi un po' di compassione verso te stessa; prenditi qualche sollievo, metterai poi in pratica fra qualche giorno i tuoi proponimenti, dimenticali un po', vuoi sempre star fissa su quelle cose lì?... Vedete, il diavolo vuole che non si trascuri la salute, vuol rimandare più in là l'esecuzione dei nostri proponimenti e per questo ci dice che non c'è bisogno di cominciare subito. No no: nunc, nunc [ora, ora]; subito, adesso. Non è vero che si è stanchi; staremo poi tutta l'eternità in Paradiso a godere il riposo; in questi giorni non siete mica state male con Lui...

 

Il Signore quando invitò gli Apostoli a fare gli Esercizi, disse loro: Venite seorsum in desertum locum, et requiescite pusíllum: venite in un luogo deserto e riposatevi un poco (Marco VI, 31). Voi vi siete riposate in questi giorni: non avete parlato mai, avete lavorato meno. Vi siete riposate, quindi non è il caso di non mettere subito in pratica i proponimenti. Subito, subito, ricordatevi, non aspettate.

Siccome il diavolo ha interesse che questi benedetti Esercizi vadano in aria, vuoi farli dimenticare. - ... Ma guarda, io mi son proposta di non essere più maligna, e adesso ho già qualche occasione di cadere... Ed allora: subito su. Per riparare questa caduta si possono fare tante penitenze. Perché non si può baciare la terra quando si sbaglia?... Eh, baciamolo il pavimento, ma poi non sputiamo via...

 

Dunque incominciare, e sempre ricominciare, se no è inutile. Se si potrà fare qualche altra cosa, correggere qualche difetto in più, e ben, si può fare, ma questo (il proponimento degli Esercizi) sia sempre il principale, se no si fa poi un pasticcio. Ricordate quel che dice l'Imitazione e che io vi ripeto sempre: Se ogni anno estirpassimo un vizio, presto saremmo perfetti. Estirpato bene uno, ne toglieremo presto un altro, ed in poco saremmo a posto: è tutto lì. E’ la superbia che ci fa perdere la pazienza. Se uno credesse di essere veramente l'ultimo, ma non l'ultimo venuto, l'ultimo della comunità, allora non s'impazientirebbe mai.

 

Il diavolo ci tenta anche riguardo ai proponimenti, ma noi tiriamo avanti e non cambiamoli questi proponimenti; essi devono durare fino ad un altro anno, tutto il resto che faremo sarà di aggiunta; il principale sia sempre quello scelto nel tempo degli Esercizi.

Qualcuna forse dirà: Ma io non ho capito qual è il mio difetto predominante. - No, non bisogna metterne un altro; se non l'ha capito nel tempo degli Esercizi, quando lo capirà? Bisogna battere su questo argomento fino all'anno venturo.

 

Adesso io aggiungerò un altro proponimento e questo sarà comune. Vorrei però sentire prima quale proponimento piacerebbe a voi. (Una sorella dice: essere perseveranti a mantenere i propositi) La perseveranza nei proponimenti? Eh! va bene; sicuro, non scoraggírcí mai. Il proponimento che voglio darvi io, è questo: io desidero che si prenda un vero amore a Gesù Sacramentato, un amore che duri non solo quando siamo in chiesa, ma dappertutto.

 

L'altro giorno dicevo ai ragazzi che era la festa di S. Pasquale Baylon, il quale era tanto devoto di Gesù Sacramentato che sia nelle Comunioni che nelle visite e nelle Messe, si univa sempre a Gesù. Tutti sapevano di questa sua devozione. Quando poi morì lo portarono in chiesa e siccome allora era costume lasciarli scoperti, videro che durante la S. Messa, nella prima e nella seconda elevazione, aprì gli occhi. Era tanto amante di Gesù Sacramentato che anche da morto lo guardava. Tant'è vero che il Papa lo fece patrono di tutte le Congregazioni Eucarisfiche. Se anche dopo morte guardava Gesù Sacramentato, è segno che gli era ben devoto. Dicevo ai ragazzi: Perché non avete dei pensierí per Gesù che è in questa casa solo per voi? Egli non sta qui per nessun altro, è proprio solo per voi.

Io son contento che la mia camera sia proprio voltata verso il Santissimo. Ha una buona vista Lui.... così anche da letto, fa piacere, si tira un filo, non solo elettrico, ma telefonico addirittura e... Questo va bene quando abbiamo pene o qualche cosa. Diceva S. Alfonso: « Se avete qualche cosa, andate là (da Gesù Sacramentato), prendete il vostro rimedio, prendete quel che vi fa bisogno ». Chi ama il Signore non ha nessun tedio, nessuna solitudine: nec amaritudo, nec taedium conversatio illius. Fare nostro il Signore; S. Pasquale non solo era devoto, ma viveva della pinguedine di Gesù Sacramentato. Preghiamo che di questa pinguedine possiamo averne anche noi parte. Se adesso siete molto devote al SS. Sacramento (e questo lo dico sempre) quando sarete poi in Africa ed andrete là in quelle povere, miserabili cappellette, ebbene, sarete come gli Angeli e verrete tirate su...

 

Essere tante Sacramentine: questo è il proponimento che vi do io e che desidero mettiate in pratica. Questo serve tanto, fa tanto bene. Quando Gesù sta ancora sacramentato nel vostro cuore ' ditegli che non vada più via. S. Andrea Avellino, dopo la S. Messa, non faceva il ringraziamento meno di due ore; era un uomo zelante. Un giorno vide un tale ricevere la Comunione e poi scappar quasi subito dalla chiesa, ed egli mandò due chierici con due torce accese ad accompagnarlo almeno finché fosse passato il tempo dovuto al ringraziamento. Questo santo, oltre le due ore che impiegava al mattino per il ringraziamento, continuava a ringraziare il Signore tutto il giorno.

Dunque, vivere proprio penetrate della presenza di Gesù Sacramentato. In questa casa N. Signore è proprio solo per voi. Quando qualche persona esterna vuol venire a vedere la cappella, si dice di no. Ah! godetelo! godetelo voi!

 

Facciamo così: incominciamo subito a praticare i proponimenti. Sì, ripigliateli sempre, non stancatevi mai, siate perseveranti, come diceva il predicatore; allora sì che farete passi da giganti. E voi altre due (volgendosi a due postulanti entrate appena da un giorno) farete il proponimento di incominciare subito e con energia. Son fortunate quelle Ii (le nuove postulanti); voi altre (volgendosi alle professe) potete già aver dei regret [rimorsi]... Sicuro, siete fortunate perché incominciate solo adesso; avanti con coraggio e buona volontà; dovreste in un anno farvi sante e sante in modo che avessimo poi a dirvi: Uh!... ma che sante... che santone!

 

SR. EMILIA TEMPO

Avete sentite tante prediche... ora bisogna incominciare a praticare. Non dar retta al diavolo... ei ci dirà: sei stanca, riposati un po'... No, no: nunc! nunc! Non è vero che si è stanchi. Staremo poi tutta l'eternità in Paradiso a godere il riposo... adesso subito, subito. Ricordatevi: non aspettate. Il diavolo per proprio interesse vuol farveli dimenticare...

 

Ma guarda... mi son proposta di non essere più maligna, e adesso... Ebbene, su! riparare con una penitenza; e perché non -si può baciar la terra?... E poi ricominciare, se no è inutile. Si potrà correggere anche un altro difetto, ma il predominante sia sempre il principale, se no si fa poi un pasticcio.

E’ la superbia che ci fa impazientire per i nostri difetti. Se una credesse di essere veramente l'ultima, ma non della Comunità, ma in virtù, non si impazíentirebbe più.

 

Non cambiarli i propositi, perché è una tentazione del demonio. Bisogna battere su quest'argomento fino all'anno venturo: quel che si farà d'altro è tutto in più.

Ed io ve ne do uno in generale. Il proponimento che io voglio darvi è questo: io desidero che si prenda un vero amore a Gesù Sacramentato, ma un amore che non duri soltanto finché siamo in chiesa, ma dappertutto. S. Alfonso diceva: « Se avete qualche cosa andate là (Gesù Sacramentato), prendete il vostro rimedio, prendete quel che vi fa di bisogno ». Chi ama il Signore non ha nessun tedio, nessuna amaritudine: nec amaritudo, nec tedium conversatio illius. Fare no- stro il Signore. S. Pasquale Baylon non solo era divoto di Gesù Sacramentato, ma viveva della pinguedine di Gesù. Preghiamo che questa pinguedine possiamo averne anche noi in parte. Essere tante Sacramentine. Se sarete divote qui, in Africa quando andrete in quelle povere cappellette saprete tirarvi su. Adesso Gesù è qui tutto per voi. Ah, godetelo, godetelo voi. Quando sta sacramentato nel vostro cuore ditegli che non vada più via.

 

Dunque facciamo così: incominciamo subito a mettere in pratica i proponimenti. Sì, ripigliateli sempre, non stancatevi mai; siate perseveranti, come diceva il predicatore, ed allora farete passi da giganti. Non fate Lamarmora (il monumento).

 

 

giuseppeallamano.consolata.org