DOPO LA MORTE DEL SIGNOR VICE- RETTORE

(dopo il 18) agosto 1922

 

 

SR:EMILIA TEMPO

(Questa è la prima conferenza che ci tenne dopo… solo qualche brano. Non si può dire la forza che si fece. Parlò di quello che il Card.Laurenti disse al Signor Vice Rettore – vedi Periodico sett. 1922 – Direttamente non parlò del Sig.Vice-Rettore, ma cadeva sempre lì)

La vostra deve essere una vita di preghiera e sacrificio; unione abituale col Signore, questa bisogna che ci sia. Poi spirito di

 

Sacrificio, so che non andate in Africa solo per veder paesi, ma intanto bisogna vincere noi stessi; vivere soprannaturalmente, aver sempre la mira di Dio, e costi quel che vuole. Senza questo non sarete mai contente di essere missionarie, perché avrete tutte le brighe dei missionari senza alcuna consolazione.

(Le parole: la vostra deve essere una vita di preghiera e di sacrificio, furono del Card. Laurenti ai Missionari e qui il nostro Padre le spiega). Bisogna proprio essere uomini soprannaturali, se no non si farà mai niente. Vedete, bisogna proprio incominciare da noi. E’ inutile volere fare quello che non dobbiamo. Dice l’Imitazione: In quante cose dovrò vincermi?

 

In tutto, sì nel grande, sì nel piccolo – in omnibus. Non bastano sacrifizi grossi… e ne ho già fatti tanti… No, in tutto… anche in quelli che costano di più. (Qui si capisce che si riferisce al nostro presente)

Neh! S:Ignazio che gridava: plura Domine – ancor più. I santi… Ebbene: santi bisogna che ci facciamo anche noi. Poi: Patire e non morire, diceva S:Teresa. Eh… non c’è altro più bello? Poteva dire: patire o godere… ES.Giovanni della Croce: Patire ed essere disprezzato! Poteva chiedere ingegno ecc… Non che ci sian dei folli ecc. senza che lo siano… Anche noi come S.Paolo, dobbiamo dire: godo in ogni tribolazione, sovrabbondo di gaudio.

Certamente il Signore ci vuole bene anche in questo; dobbiamo tirar dritto, non ragionare. Il Signore vuole solo essere lui a fare le cose, perché ci toglie gli appoggi; l’ho detto anche alla Madonna: s’aggiusti se vuol far bancarotta… ma non lo fa perché l’opera è del Signore

 

(Qui avendogli noi detto che pregheremo il Signore a conservarci lui tanto, lasciò capire che ce n’era bisogno, poi) Del resto non mi son mai creduto necessario. Alle volte ci par di dire: Il Signore doveva… - Chi può dire al Signore che doveva?… e così noi diciamo il nostro fiat; se no ci mettiamo in un ginepraio che non ci togliamo più. Come diceva S.Paolo: che non siate ignoranti riguardo ai dormienti… ecc, perché poi; Semper cum Domino erimus; consolamini in verbis istis [Saremo sempre col Signore; consolatevi con queste parole].

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org