Sabato 14 febbraio 2004, una fiumana di oltre diecimila “Amici delle Missioni della Consolata” si è
recata in pellegrinaggio a Fatima, in Portogallo, per la festa del beato G. Allamano. Questa iniziativa, che ha carattere
prevalentemente missionario, era iniziata nel 1990, in occasione della beatificazione del nostro Fondatore, e si è
regolarmente realizzata ogni anno, con soddisfazione di tutti. La manifestazione, sotto la guida del nostro confratello P.
Fernandes José Martins, con la collaborazione dei Missionari e delle Missionarie della Consolata, di amici ed
animata dai giovani, è stata davvero imponente. Il tema scelto per quest’anno richiamava il programma di
Gesù ai suoi discepoli: «Andiamo in altri luoghi ad annunciare il Vangelo». Invitato ufficiale è
stato mons. Peter Kihara Kariuki, Missionario della Consolata, che lavorò prima in Colombia e poi fu maestro dei
novizi in Kenya, e attualmente è Vescovo di Murang’a, Kenya.
I pellegrini si sono radunati presso
il nostro centro di Fatima da dove è partita la Via Crucis, che si è svolta ai Valinhos, nello spirito
penitenziale del messaggio di Fatima. Il culmine della manifestazione è stata l’Eucarestia, presieduta da
mons. Kihara all’altare presso la Cappellina delle apparizioni, sulla spianata del Santuario.
Dopo il
saluto del vescovo di Leiria e del rettore del Santuario, mons. Kihara, vero figlio dell’Allamano e profondamente
missionario, ha illustrato ai pellegrini il senso dell’incontro in un appassionato discorso. Eccone alcuni passaggi:
«Mi sento molto onorato per l’invito a presiedere a questa celebrazione. Sono il più giovane e
l’ultimo ordinato vescovo tra i Missionari della Consolata. Sono però il pastore in quell’area
geografica che fu la prima ad essere affidata ai figli dell’Allamano, nel 1905. Il titolo di questo pellegrinaggio
“andiamo in altri luoghi ad annunciare il Vangelo” coinvolse in prima persona l’Allamano, che ha
compreso bene la mente e il cuore di Gesù. Egli lo realizzò e lo realizza, attraverso i suoi figli e figlie,
in tante parti del mondo. Il beato Allamano accompagna noi tutti, sacerdoti, religiosi e laici, in questo pellegrinaggio
di discepoli ai piedi di Maria. Siamo convinti che la Chiesa è missionaria per natura. Ecco perché noi, che
siamo Chiesa, non possiamo restar fermi e riposarci, quando la nostra società continua ad aver fame e sete di
Vangelo. Per la stessa ragione per la quale Gesù sentì il bisogno di andare in altri luoghi, anche noi
abbiamo il dovere di dirigersi verso tutte le nuove situazioni in cui vive l’uomo e illuminarle e rafforzarle con il
Vangelo. Anche oggi, il beato Allamano continua ad essere nostro padre, che ci guida sempre per un cammino missionario.
Per sua intercessione, Maria Consolata ci aiuti ad essere testimoni e apostoli della vera “consolazione”, che
è Gesù Cristo, Salvatore dell’uomo».