Dell’Allamano possediamo un busto in bronzo, che gli è molto rassomigliante, anche se ha
un’espressione un po’ troppo seria rispetto a quella più serena e sorridente che gli era propria.
Prendendo questo busto come modello, la Direzione Generale del nostro Istituto ha deciso di far confezionare una statua
dell’Allamano di media grandezza, da poter collocare o nelle nostre cappelle o nell’entrata delle nostre case.
La commissione di questa statua è stata affidata alla Ditta “Domus Dei”, tra le più
esperte in arte sacra. L’opera è stata eseguita dall’artista Bruna Gasperini, la quale ha cercato di
riprodurre la fisionomia del busto, addolcita e arricchita da particolari espressivi ripresi da alcune fotografie.
I criteri adottati erano semplici: che la statua rassomigliasse all’Allamano, per cui lo si potesse subito
riconoscere; che esprimesse la sua vocazione di padre e maestro di missionari; che risultasse evidente lo stretto legame
tra la missione e il vangelo; infine, che l’Allamano apparisse come il sacerdote, a cui è affidato il
ministero della Parola e dell’Eucarestia, centro della Chiesa e fonte della missione.
A noi sembra che
la nuova statua rispetti questi criteri. L’Allamano, infatti, è rassomigliante e viene proposto con
l’abito proprio del sacerdote, nell’atto dinamico di inviare i suoi figli e figlie, con la mano destra protesa
verso il mondo e con la sinistra a sostenere il vangelo.
La nuova statua ha
un’altezza di m 1.20. In seguito se ne potranno fare di altre misure, in modo da poterle sistemare anche
all’aperto, in spazi ampi.