Approfittando della presenza di P. Francesco Pavese, Postulatore Generale
dell’Istituto, i Missionari e le Missionarie della Consolata di Bogotà, capitale della Colombia, hanno voluto
celebrare la festa del Fondatore, anticipandola al 10 febbraio. Un bel gruppo di una sessantina di figli e figlie
dell’Allamano, anziani e giovani, che hanno voluto unirsi tra di loro, in spirito di famiglia, per festeggiare il
loro Padre!
Anche qui, la celebrazione è stata animata dai seminaristi di
teologia. Ovviamente, il successivo giorno 16, ogni comunità missionaria, il Collegio intitolato all’Allamano
e le due parrocchie hanno ripetuto la festa assieme alla gente, perché l’Allamano non è nostra
proprietà esclusiva, ma appartiene a tutta la Chiesa.
Essendo l’Anno
dell’Eucaristia, il P. Postulatore ha messo in evidenza lo spirito del Fondatore, che è stato un modello e un
maestro di spiritualità eucaristica. Chi lo ha conosciuto, ha detto di lui che «Quando celebrava la Messa
sembrava un angelo», mentre dal suo cuore uscivano parole infuocate come queste: «La Messa, la Comunione e la
Visita al SS. Sacramento devono essere i nostri tre amori».
In occasione di questa celebrazione,
conclusasi con un allegra cenetta, è stato inaugurato un nuovo quadro dell’Allama-no, eseguito per la
cappella della casa ragionale di Bogotà dal pittore locale Fernando Yepes.
Il
dipinto è stato molto ammirato, tanto che le suore hanno subito pensato di ordinarne uno anche per la loro
cappella.