LE NOZZE DI CANA

20 gennaio 1918

 

XIII. 36

Fatto leggere in italiano il testo, alcune osservazioni sul tempo, usi ecc. (V. Martini); fermiamoci su di un solo pensiero: La potenza e bontà di Maria SS.

1) Gesù non voleva ancora fare miracoli, e dice alla Madre: Quid mihi ... ; nondum venit hora mea. Eppure cedette alla domanda di lei, anzi al semplice annunzio: vínum non habent. E la Madonna era tanto sicura di ottenere il favore, che senz'altro ne avverte i servitori. Maria SS. dicono i Santi, è onnipotente non per natura, ma per volontà di Dio che dispose omnia nos babere per di Lei mezzo, come dice S. Bernardo nella nostra orazione della Consolata.

Se Mosè tanto potè sul cuore di Dio da sospendere i castighi voluti sul popolo infedele, quanto più Maria può sul cuore di Gesù!

2) Maria poi è si buona madre per noi che si commuove ai nostri bisogni. Non pregata da quegli sposi, perché non arrossiscano ottiene da Gesù un miracolo. Tanto. più farà a noi le grazie se la invochiamo. Maria s'interessò d'una grazia materiale, molto più si commoverà se le domanderemo grazie spirituali.

In quel vino S. Bernardo vede raffigurata la grazia della divozione ed il fervore della carità: gratia devotíonis et fervor charitatis. Domandiamo queste due grazie alla SS. Vergine. Diciamole sovente: Vinum non habeo; ed Ella lo dirà pure a Gesù: vinum non habent. Otterremo quell'affetto nelle preghiere e quell'amore a Dio che ci è assolutamente necessario per farci buoni e santi. Ci lamentiamo talvolta di essere freddi e svogliati in Chiesa, domandiamo alla Madonna che ci scuota, e noi da parte nostra scuotiamoci, e costi diverremo fervorosi.

 

 

QUATTRO SORELLE

Non voglio lasciarvi senza nutrimento. Se venisse meno il pane materiale, dello spirituale ne avete... Quest'oggi non avete la predica e non l'avrete più con la regolarità di prima (Poiché manca il Rev. Sig. Prefetto volato al Paradiso alcuni giorni fa, cioè il 16). Ora quelli che rimangono faranno solo più il Vangelino da non oltrepassare i cinque minuti.

 

Si dice un pensiero sopra il Vangelo... Viene preziosa la parola di Dio; d'altronde ne avete già tanta... non solo le parole, ma i fatti... Bene: io faccio il Vangelino. (Legge il Vangelo del giorno: le nozze di Cana). N. Signore andò a Cana di Galilea, da distinguerla da Cana della Giudea. Là pare che vi fosse già la Madonna, tanto più che Cana era vicino a Nazareth; e pare ancora che gli sposi fossero parenti della Madonna. Allora avevano invitato Gesù, e Gesù aveva tutti i suoi Apostoli. Ciò spiega come, essendovi tanta gente, venisse a mancare il vino.'

 

Da questo fatto si possono dedurre due lezioni, ed io mi attengo alla prima: la potenza e la bontà della Madonna. Gli sposi erano inquieti e si trovavano imbrogliati per la mancanza del vino; la Madonna, senza essere invitata, interviene subito, per risparmiare quella pena agli sposi. Essa, tanto buona e generosa, va da Gesù e gli dice: Non hanno vino. N. Signore non aveva ancora stabilito di far miracoli... ecco, diremo, è seccato e le dice che di queste cose non doveva intrigarsi. Egli si considerava non più come suo Figlio, ma dipendente da Dio Padre. Qui, come pur sulla croce, la chiama « donna"; in quei tempi però donna non aveva il significato nostro, ma voleva dire: mia cara.

 

Benché Gesù abbia detto che non era ancor tempo, Essa senz'altro dà gli ordini. Ciò vuol significare la potenza della Madonna. Benché Gesù avesse ancora da incominciare a far miracoli, lo fa incominciare col cambiare sei idrie da acqua in vino. Ogni ídria era di circa cento litri.

 

Quello che voglio far notare è la potenza della Madonna come diciamo nell'oremus: Omnia nos habere disposuisti [hai voluto che avessimo tutto per mezzo suo]; tutto passa per le sue mani. In Paradiso non domanda, ma comanda. Pensando che la Madonna ha voglia e può fare quanto vuole, dobbiamo ricorrere a Lei, ricorrere per il vino, cioè la grazia della divozione ed il fervore della carità. Oh! Essa lo domandi per noi a Gesù e gli dica: Non han più vino! Quando ci lasciamo prendere dalla freddezza diciamo alla Madonna che ci ottenga del vino, vino squisito, buona barbera, buon barolo... Diciamole di dire al suo Divin Figliuolo che non abbiamo più vino, ma solo pusca [vinello].

 

La Madonna senza essere interessata s'incaricò subito di provvedere vino. ed io quando vedo che mi lascio perdere... Preghiamo: Ditelo, ditelo, Maria SS., al vostro Divin Figlio che non ho più vino. Il mio amor di Dio non è fervoroso, non è come devo averlo; il mio interno non ha più vino spirituale. Il mio cuore è freddo, non ha l'ardore di carità, lo spirito di devozione; e la Madonna ce l'otterrà, anche se il Signore non lo voglia. Ha ottenuto Mosè grazia per il suo popolo, tanto più la Madonna.

Nelle nozze di Cana, la Madonna era così sicura di ottenere il miracolo che non è stata a questionare niente.

 

Tanta è la potenza della Madonna sul suo Divin Figliuolo! Il Signore ha messo tutto in mano alla Madonna..., e se la Madonna ha così a cuore le cose materiali, e se pensò di far cambiare il vino senza esserne pregata, tanto più avrà a cuore le cose spirituali. Vinum non habent [non hanno vino]. Essa dirà al Signore: Non ha più vino quella lì.

 

Dopo quel miracolo delle nozze di Cana, i discepoli di Gesù credettero. Non credevano prima? Avevano già lasciato tutto e seguito Gesù. Sì, credevano, ma con una fede debole; non appena videro il miracolo, credettero di più, si confermarono nella fede.

 

State attente che questo vino spirituale della devozione non venga a mancare; e se non c'è sempre, ricordatevi di domandarlo alla Madonna. Del resto faremo quel che il Signore vuole. Purché ci facciamo santi, perché essere fervorosí quando tutto va bene... (e qui, pur senza dirlo, alludendo alla preziosa perdita del Sig. Prefetto) Il Signore ha la vista più lunga! Egli l'ha stabilito da tutta l'eternità... Accetto tutto, voglio tutto, e questo sia il nostro proponimento. Non cerchiamo altro, non cerchiamo altro...

 

SR. EMILIA TEMPO

Da questo tratto di Vangelo si possono dedurre due lezioni, ed io mi attengo alla prima: la potenza e la bontà della Madonna. Se tanto pensò per le cose materiali, che cosa non farà per le spirituali! In Paradiso non domanda, ma comanda... Diciamo nell'oremus: Omnia nos habere disposuisti, tutto passa per le sue mani. A Cana N. Signore le dice che non è ancora la sua ora di far miracoli, ed essa dà gli ordini egualmente e il miracolo si compie (ogni idria era di circa 100 litri) Pensando che la Madonna vuole e può aiutare anche noi, ricorriamo a lei per vino pel quale s’intende la grazia della divozione ed il fervore della carità. Oh, essa la domandi per noi a Gesù e gli dica: Non ha più vino! Quando son li fredda, distratta, mi lascio andare alla tiepidezza, diciamole: Non ho più vino, ma solo pusca!… diciamole che domandi per noi a Gesù del vino squisito,,barbera, barolo,…Si, ditelo a Gesù…Il mio amor di Dio non è fervoroso, non è come devo averlo,il mio interno non ha più vino spirituale, il mio cuoreè freddo, non ha l’ardore della carità, lo spirito di devozione,, non cammino verso la perfezione… e la Madonna ce l’otterrà ancorché il Signore non lo voglia. Se ha fatto cambiare da Gesù l’acqua in vino senza esserne pregata, quanto più avrà a cuore le cose spirituali; bisogna avere in Lei gran confidenza.

 

State attente che questo vino della devozione non si perda, e se non c’è sempre, ricordatevi di domandarlo alla Madonna: Del resto faremo quello che il Signore vuole, purchè ci facciamo santi, perché essere fervorosi quando tutto va bene… Il Signore ha la vista più lunga. Egli l’ha stabilito da tutta l’eternità… Accetto tutto, voglio tutto: sia questo il nostro proponimento. Non cerchiamo altro. Il Signore ci aiuterà a farci santi anche in mezzo alle croci e ancor più.