CORPUS DOMINI — DEVOZIONE AL SS. SACRAMENTO

          22 maggio 1913
(Corpus Domini) - 22 maggio 1913
Tutta la settimana Nostro Signore è esposto nella Metropolitana. Le Quarantore al sabato sono sempre alla Consolata, eccetto in questa ottava che ci sono anche alla Metropolitana. Tutta la settimana alla Metropolitana! Per­ché il Signore è là nella Chiesa? Perché tutti devono conoscere. Per Torino vi è molti ed in Chiesa uno lì ed uno là! Quanta indifferenza! Perché non lo cono­scono. "Medium vestrum stetit Quem vos nescitis". La Regina di Saba è ve­nuta da tanto lontano ed ecco: Plusquam Salamon hic.
Eppure a costoro se domandate: credono e poi non si muovono. Oh, si, noi abbiamo il dovere di tenere compagnia a Gesù; tutti i Santi furono inna­morati della presenza di Gesù Sacramentato.
Dice il Venerab. Olier (che aveva avuto la missione di fare dei veri Sacer­doti) diceva che bisognava farli devotissimi di Gesù Sacramentato. Desiderava essere la lampada che si consuma davanti a Gesù e la invidiava. Desiderava di portare il campanello del Santo Viatico, per suonarlo e scuotere la gente, dice che rappresentava la missione di S. Giovanni Battista.
Sant'Alfonso attribuiva la sua vocazione alla pratica di far la visita a Ge­sù Sacramentato, e lo dice pubblicamente.
Tutti i Santi erano tutti innamorati di stare là; dovremmo sempre star là, ma non potete, almen quando andate, andate volentieri. Partite di là con pe­na, come i Santi, che i Superiori erano costretti ad impedirlo, come S. Luigi, e fare bene la genuflessione. La Contessa di Feria s'era fatta una celletta che guardava in chiesa. In Paradiso non si fa altro: semper cum Domino erimus, godremo della visione di Dio.
È la gratitudine che cospinge [sospinge?]. Un gran personaggio lo tratte­remo bene; solo a Gesù, non un pensiero!... Dobbiamo essere grati: Egli po­trebbe pretendere: "Io sto qui, sta anche tu": ma no, si contenta del poco.
Dobbiamo desiderare di andare in Chiesa; bisognerebbe che ci facessimo cacciar via di Chiesa. Se fosse solo a Roma, chi non desidererebbe di andare?!... O solo in Terra Santa...; Ma no, Egli è in tutti i luoghi. Solo qui è già in due posti; in Africa in una ventina, perché ci vuol bene. Direte: Lo cre­diamo, ma non ci pensiamo; questo non è fede: ci vuole fede operosa. Fides sine operibus mortua est.- Noi ci sarebbe necessario avessimo una adorazione quotidiana giorno e notte come i Sacramentini: 3 ore al giorno davanti al SS.mo Sacramento.- Ci facesse questa grazia dovremmo essere contenti, e ... più si sta, più si starebbe: non vi è noia nella sua conversazione.
Sant'Ignazio diceva che forse nulla l'avrebbe disturbato, forse la distru­zione della Compagnia, ma che con 1/4 d'ora davanti a Gesù Sacramentato sarebbe stato tranquillo.
Siamo obbligati per gratitudine, e poi... pei nostri bisogni: bisogno d'in­gegno "postulet a Deo"; fare bene la meditazione ed ogni tanto: Gesù aiutate­mi, scuotetemi. Nessuno deve stare per forza; stare volentieri.
Quando dite il Pater: "Panem nostrum" domandate, di fare bene la Co­munione. Signore, ho tante tentazioni: Ora pro nobis nunc, e ora: Qui devo formarmi Missionario, fare con vita, volentieri. Niente di peggio che fare le cose di pietà senza voglia: sono interminabili.
Poi, per i difetti: Signore aiutatemi, datemi buona voglia di studiare, da­temi ubbidienza. Dat omnibus affluenter et non improperat.
La visita è importante. La consolazione più bella che potrete avere in Africa, è la visita; se invece non sarete soliti, starete malinconici, non vi ricor­derete di Gesù.
S. Francesco Zaverio di notte stava all'Altare, e dormiva lì o stava pre­gando.
Conclusione: Sia il bisogno, sia la gratitudine esigono che andiamo, che non dobbiamo lasciarlo solo. Dobbiamo dire: L'Ubbidienza non vuole, se no andrei.
Poi anche da lontano, avere il cuore vivo, e così sarete contenti di andare. Non far la scala lunga. Atto di fede ogni scalino. Vi adoro ogni momento.
Il Ven. Cafasso diceva che faceva tutti gli scalini pel Paradiso. Andar vo­lentieri, e poi aspirazioni lungo la giornata; fare bene la genuflessione, bene il segno di Croce, coll'occhio a Gesù Sacramentato. Mi piaceva tanto quando vedevo il pellicano, sapete la favola. Siamo noi taccati a Gesù Sacramentato e godiamo di nutrirci del sangue di N. Signore, scuoterci. Le preghiere vocali farle bene, nella visita, parlare un pochino a Gesù. Ditegli che parli Lui: non sento! Fatevi sentire.
Il Signore parlerebbe, ma noi non ascoltiamo. Dite una parola; loquere Domine! Siamo più generosi. Nelle Comunità il brutto è quel "trin tran". Non è cosi, bisogna scuotersi. Buona voglia — I Santi Missionari non sono mezze volontà. Nelle visite facciamo gli Atti come nella Comunione: Fede: credo, Signore, voi l'avete detto. Si adora: O mio Dio, mio Signore: Laudate Eum omnes Sancti Ejus: non solo per noi, ma per tutti.
Si ringrazia per tanti benefizi.- Offerta: O Signore, ho niente, vi dò il mio cuore, bruciatelo col vostro. Il Signore ce lo dice: Praebe fili mi, Cor tuum mihi: voglio il cuore. Si fa la Comunione spirituale, due cuori che si riuniscono. Poi di nuovo ringraziarlo, si domanda: fede, speranza, carità, dolore, fatemi umile, ubbidiente, dopo si consola Gesù — non ne ha bisogno, ma accetta vo­lentieri, gli fa piacere, e ci dice: Oh, quanto aspetto che mi consolino, almeno tu...
Non è necessario farli tutti questi atti: Fede, Adorazione, Ringraziamen­to, Offerta, Domanda e Consolazione al Sacro Cuore. Sei sorta di atti: alle volte non sapete che dire: pigliate il 1° o il 2° etc... Siamo così materiali... ab­biamo bisogno di qualche cosa che ci aiuti. Un libro va bene, ma non bisogna leggere, leggere libri; le preghiere devono aiutarci. Bisogna leggerlo adagio, come si succhia una caramella, non avere una mania di leggere tutto, ma farle proprie; ed alla fine si ringrazia Gesù che ci ha sopportati, si domanda la bene­dizione, e gli si dice che si ritornerà. E poi continuare la visita durante la gior­nata. Andare volentieri e venir via di mala voglia. Avete fatto molto in questa festa ed ottava se metterete in pratica questo: dare grande importanza a questa solennità, ma dite tutti: D'ora innanzi voglio essere divoto di Gesù Sacramen­tato.