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Scritto da Beato Giuseppe Allamano
21 ottobre 1917
Quad. XIII, 27
Della bontà della vita (21 Ott. 1917)
La scienza
non basta per formare buoni sacerdoti e missionari, è ancora necessaria la bontà, e
più della scienza. Diciamo col Salmista; Bonitatem, disciplinam et scientiam doce (Salm. CXIIII [=
Sai. 118]). Questa bontà deve essere maggiore che nei secolari. Ai secolari basta l'osservanza dei
comandamenti; a noi anche dei consigli secondo lo stato speciale cui aspiriamo. Es. il giovane del Vangelo. Questa
bontà di vita consiste nel complesso di tutte le virtù, alle quali dobbiamo formarci. Il Papa Pio X ai
Seminaristi di Milano... S. Agostino ci dice: amate scientiam, sed anteponile charitatem.
S. Tommaso definisce questa bontà chiericale: amovet a malo, facit
operari bonum et disponit ad perfectius (V. Pr. p. Bruno). Bontà negativa che ci fa stare lontani dai peccati
mortali e loro abiti, e dai veniali deliberati e diminuire il numero e l'avvertenza di tutti (V. Rossi:
Man. Sem.). Bontà positiva e maggiore possibile. S. Paolo vuole i sacerdoti irreprensibili,
ornati delle virtù. Già nell'antico Testamento Dio proclamava: Sancti estote quia ego sanctus sum.
S. Giovanni Gris. vuole il Sacerdote solaribus radiis puriorem. Questa bontà o santità
bisogna acquistarla qui mentre siete allievi nell'Istituto, per tre motivi principali: 1)
Perché qui tutto conduce a questo fine; e Dio vi aggiunge tante grazie... 2) Se non vi farete qui santi, non
vi farete mai più, salvo miracolo... 3) Perché ne avrete da dare strettissimo conto a Dio,
sull'esempio della parabola dei talenti (V. Gondola, Es. in Sem.).
Vediamo ora i principali ostacoli che in Comunità si oppongono o ritardano l'acquisto della
bontà o santità: 1) Il fine storto con cui si entra da qualcuno. Dio non benedice...; come una
pianta, una semenza in terreno non adatto, non produrrà... Si raddrizzi il fìne, che qui è
unicamente di farsi missionari santi,
non un Collegio ed anche un Seminario...; 2) Spirito di mondo, di dissipazione, buffonesco...; 3) Spinto di
superbia, donde critica, invidia, partito ed amicizie particolari...;
4) Spirito di doppiezza, fiacco ed infingardo.
Proponete di correggervi in questi punti. (V. Tronson, Es. part. p. 9). Dite col Dubois (Gu. del Sem.): Posso farmi più santo di quel che sono; — Debbo farmi; - Voglio; Dunque incomincio.
P.P. Albertone, quad. VII, 63
Conf. del 21 Ottobre 1917
(Ha spiegato il testo: Bonitatem, et disciplinam et scientiam doce me! Sulla
necessità, sui motivi - a) la facilità di fare il bene; b) se non ne facciamo qui non ne faremo mai; c) il
conto da rendere.
I quattro ostacoli che vi si oppongono, che sono: 1° il fine storto, diverso da quello
per cui si deve star qui; e per cui il Signore più non ci benedice. 2° Spirito di buffoneria, del mondo...
Spirito di dissipazione, ricreazione non vuol dire dissipazione. 3° Spirito di critica, invidia, ecc... 4° Spirito
fiacco e infingardo.