IL VOTO DI CASTITÀ

10 marzo 1918
Quad. XIII, 38
(10 Marzo 1918)
5. Del voto (V. sopra p. 30)
Nota del P. Antonio Semeria Prete della Missione (La vita religiosa p. 18 e seg.). La castità non risiede precisamente nel solo corpo, ma pro­priamente nello spirito. Lo scrive S. Agostino: de pudicitia quis dubitaverit quin ea sit in ipso animo constituta, quando quidem virtus est? Unde a violento stupratore eripi nec ipsa potest. Aggiunge: nulla transgressione violatur, si superior continentia in corde servatur. E con­chiude: solus inquinat in cogitatione consensus.
Le miserie notturne, che sogliono angustiare le anime timorate non escludono punto la virtù della castità, giacché non sono che un effetto naturale della pienezza di umori (Ivi p. 26). Per l'opposto si può perder la castità se l'animo acconsente a pensieri e desiderii illeciti, anche sen­za alcun moto o corruzione nella parte inferiore.