FORMAZIONE ALLA PIETÀ E ALLO STUDIO

        27 luglio 1919
Quad. XIV, 34-35
(27 Lu. 1919)
Ai Chierici e Sacerdoti
C'è una smania nei Sacerdoti e ne' Chierici di ritorno dalla milizia di precipitare negli studi, per le ordinazioni e pel Ministero. Io li com­patisco; fu per loro un tempo come perduto, perché poco o nulla pote­rono studiare. Fu una disgrazia come una malattia... Ciò però non dà ragione di saltare quanto è necessario per gli studi e più per la pietà e le virtù. Il ritardo ai S. Ordini ed al Ministero è necessario per mettervi ben a posto, e potere ben adempiere ai doveri sacerdotali. A questo fine varii Vescovi, come il Card. Ferrari di Milano, esigono che i chierici rientrati in Seminario vi compiano tutti i corsi non potuti fare. E che di­re di un tal chierico di una Diocesi, che per non sostare a questa decisio­ne del suo Vescovo, uscì dal Seminario, ne depose l'abito e tentò altra carriera. Costui è un superbo; e basta il fatto per dirlo senza vocazione ecclesiastica o perduta. - Via la smania di correre. La Chiesa non è nel bisogno di tanti soggetti...; senza di loro continuerà la sua Missione; ha più bisogno di ministri dotti e ben formati nello spirito. I Santi non ave­vano tanta fretta, i quali operarono tanto bene in età anche matura, co­me San Vincenzo de' Paoli a 60 anni, S. Ignazio e S. Camillo a più di 30 anni. Lo stesso N.S.G.C, non aspettò a 30 ad incominciare la sua mis­sione [?]. Nessuno è necessario alla Chiesa; ma sono utili ministri ben formati e dotti. S. Franc. di Sales scrisse che causa del Protestantesi­mo fu l'ignoranza del Clero di quei tempi.
Queste cose dico anche a voi, ritornaiti per grazia speciale da solda­ti: pazienza e calma per ben compiere la vostra vita religiosa ed ecclesia­stica. Se nonché per voi la S. Chiesa si prestò benigna alle mie suppli­che, e vi concesse speciali favori e dispense. Ma come esami affrettati non infondono la scienza, anche certo tempo è necessario a rimettervi nel vero spirito per la vocazione religiosa ed ecclesiastica. Io quindi per non abusare della bontà della Chiesa, pel vostro vero bene ed anche per iscarico di mia coscienza vi applicherò le facoltà ricevute rimettendo ognuno al proprio corso; e ciò è già per voi un grande favore. Supplite a quanto non avete potuto fare con tutto l'impegno in ciò che farete. Lettura delle Facoltà di S. Prop.da.