B. GABRIELE DELL'ADDOLORATA

13 gennaio 1920
Quad. XV, 14-15
(13 Gennaio 1920)
B. Gabriele d.A. — Protettore d. anno
Per due ragioni vi propongo a Protettore di quest'anno il B. Ga­briele dell'Addolorata: 1) Perché compiuti i Processi presto, e proba­bilmente nel prossimo Maggio verrà canonizzato. In questa occasione solenne siamo invitati dal Papa a venerarlo; ed Egli ci farà certamente grazie secondo i nostri bisogni.
2) Perché potrebbe dirsi un missionario. Tutti i Santi sono natural­mente missionari, perché hanno in vita zelato la gloria di Dio e la salute delle anime: Sanctificetur N.; - Adveniat R. t. Questo Beato in partico­lare, dice il P. Germano scrittore della vita: «Giubilava come di opera propria, quando risapeva che gli infedeli abbracciavano il Cristianesi­mo; pregava pei missionarii, e specialmente per quelli che andavano a predicare il Vangelo ad infideles» (Vita cap. 12).
Il Beato Gabriele nato nel 1838 in Assisi, entrò nella Congregazio­ne dei Passionisti nel 1856, e vi morì nel 27 Febbraio 1862 in età di soli 24 anni dopo sei anni di vita religiosa, e solo Chierico con Tonsura e Minori. Come S. Luigi consummatus in brevi explevit tempera multa. In vita non fece miracoli, anzi nel secolo ebbe un pò di mondano, e re­sistette alle voci di Dio, che lo voleva santo. Dopo morte operò ed ope­ra tuttora tanti miracoli; per cui venne beatificato nel 1908, e verrà ora Canonizzato. Quale fu il secreto di una santità così in fretta e sì perfet­ta? Il P. Norberto, che lo diresse per cinque anni sino alla morte, atte­sta: «In soli sei anni giunse a tanta virtù... (V. Vita cit. cap. 12)... al meglio».
E noi entrando nell'istituto abbiamo fatto un proponimento fer­mo...; Lo abbiamo di mano in mano riconfermato? Oppure ci siamo contentati di semplici desideri, che caddero nelle piccole difficoltà e prove incontrate nella vita religiosa? Il Signore vuol anime forti e ge­nerose. ..
Imitiamo il Beato; e sempre rinnoviamo il proposito assoluto di farci santi. Almeno incominciamo oggi: Ecce dixi nunc coepi; — Ecce nova facio omnia. Venendo alla pratica imitiamo il Santo in questa vir­tù: Fare tutte le azioni ordinarie bene e con purità d'intenzione. Ci aiuti il Beato.
P. V. MerloPich, quad. 52-53
11 (?) Gennaio 1920
B. Gabriele dell'Addolorata
Come ha fatto a farsi santo in soli sei anni di vita religiosa? Non ha fatto miracoli, né penitenze, né è andato in estasi. Il segreto, il mistero della sua santificazione si trova in queste parole del suo Confessore riportate nel capo 12 della Vita, e che voi dovreste leggere molte volte: «Intraprese la vita religio­sa con tutto il proposito, che non solo non veniva mai meno, ma cresceva man mano che andava avanti...».
E poi da lui in quest'anno dobbiamo imparare a far tutte le cose ordinarie bene, per amore di Dio. Se tutti fanno questo, forma la bellezza di una Comu­nità, resta un paradiso anticipato. Questo è il mezzo per farsi santo, per pre­pararsi alle ordinazioni e ad andare in Africa. Dovete far bene l'obbedienza; lì è il segreto della santificazione: far tutto bene e per amor di Dio: lì sta la santi­tà ... Come S. Luigi che mentre giuocava, richiesto che cosa avrebbe fatto se fra poco avesse dovuto morire ha risposto: continuerei a giuocare.
Per farsi santo non è necessario chiudere gli occhi, abbassare la testa...; bisogna essere sciolti!...