Siete stati spettatori d'una funzione breve, ma piena di
profondi significati. Un giovane qui a' piedi degli Altari venne svestito degli abiti secolari, e gli si indossò
una lunga veste nera dopo essere benedetta. Che significa questo fatto? Il sacerdote, più se è religioso e
missionario, non è un uomo di questo mondo. Lo disseN. S.G.C.: Vos de mundo non estis; voi
non siete del mondo. La vita del sacerdote deve essere estranea alle cose della terra. Egli deve vivere non secondo le
massime del mondo, che anzi deve sempre combatterle. Ciò indica lo spogliamento degli abiti secolari, ed il
rivestirsi tutta la persona d'una veste nera. Il sacerdote è morto al mondo, e la sua vita dev'essere tutta
celeste e di Dio. Egli come gli Angeli è ministro ed ambasciatore tra Dio e gli uomini, e la sua
vita abscondita cum Christo in Deo.
Ed è per preparare i giovani a questo
sacerdozioche la S. Chiesa stacca certuni dal resto degli
uomini, li custodisce ed alleva nel Santuario, per formarli santi sacerdoti. Già nell'Antico Testamento il
Signore si era scelta tra le tribù d'Israele quella di Levi, i cui figli venivano educati nel
tempio e poi consecrati ai S. Ministeri. Così la Chiesa raduna i suoi giovanotti eletti nei piccoli Seminarii, e
nei Collegi degli istituti religiosi, e
quando abbiano dato prova di vocazione e fatti gli
studi preliminari di latinità, li sceglie, li veste da
chierici per prepararli cogli studi filosofici e teologici al Sacerdozio.
E questa grazia fece a te, o
neochierico, oggi l'istituto a nome della Chiesa; tu vi passasti tre anni per ottenere questa grazia. Morto adesso al
mondo non pensa d'ora in poi che a formarti nello spirito del chiericato e dell'istituto per riuscire un santo
sacerdote, e santo religioso e santo missionario. Non nascondo la mia commozione per quanto succede oggi tra noi.
Questo neo-chierico è il primo frutto di un albero, che dovrà portare molti frutti al nostro istituto ed
alle missioni. Lo leggo nei vostri occhi, o cari studenti, voi pure anelate a questa vestizione chiericale, e
verrà anche per voi il bel giorno fra un anno, due, tre o quattro. E dopo di voi verranno altri, e l'albero
darà tanti frutti di chierici e sacerdoti. Coraggio, ringraziate il Signore che si degnò
trapiantarvi, tenere pianticelle, in questo santo istituto, lasciatevi coltivare dai superiori, sicché un
giorno possiate formare le vere piante di questo mistico giardino... Pregate e studiate con santo ardore, e la nostra
Divina Madre vi consolerà.