VESTIZIONE CHIERICALE

1 ottobre 1911
Quad. VII, 16-17
Vestizione Chiericale di Albertone
(1 Ott. 911)
Siete stati spettatori d'una funzione breve, ma piena di profondi significati. Un giovane qui a' piedi degli Altari venne svestito degli abiti secolari, e gli si indossò una lunga veste nera dopo essere benedetta. Che significa questo fatto? Il sacerdote, più se è religioso e missionario, non è un uomo di questo mondo. Lo disseN. S.G.C.: Vos de mundo non estis; voi non siete del mondo. La vita del sacerdote deve essere estranea alle cose della terra. Egli deve vivere non secondo le massime del mondo, che anzi deve sempre combatterle. Ciò indica lo spogliamento degli abiti secolari, ed il rivestirsi tutta la persona d'una veste ne­ra. Il sacerdote è morto al mondo, e la sua vita dev'essere tutta celeste e di Dio. Egli come gli Angeli è ministro ed ambasciatore tra Dio e gli uo­mini, e la sua vita abscondita cum Christo in Deo. Ed è per preparare i giovani a questo sacerdozioche la S. Chiesa stacca certuni dal resto de­gli uomini, li custodisce ed alleva nel Santuario, per formarli santi sa­cerdoti. Già nell'Antico Testamento il Signore si era scelta tra le tribù d'Israele quella di Levi, i cui figli venivano educati nel tempio e poi consecrati ai S. Ministeri. Così la Chiesa raduna i suoi giovanotti eletti nei piccoli Seminarii, e nei Collegi degli istituti religiosi, e quando ab­biano dato prova di vocazione e fatti gli studi preliminari di latinità, li sceglie, li veste da chierici per prepararli cogli studi filosofici e teologici al Sacerdozio.
E questa grazia fece a te, o neochierico, oggi l'istituto a nome della Chiesa; tu vi passasti tre anni per ottenere questa grazia. Morto adesso al mondo non pensa d'ora in poi che a formarti nello spirito del chieri­cato e dell'istituto per riuscire un santo sacerdote, e santo religioso e santo missionario. Non nascondo la mia commozione per quanto succede oggi tra noi. Questo neo-chierico è il primo frutto di un albero, che dovrà portare molti frutti al nostro istituto ed alle missioni. Lo leg­go nei vostri occhi, o cari studenti, voi pure anelate a questa vestizione chiericale, e verrà anche per voi il bel giorno fra un anno, due, tre o quattro. E dopo di voi verranno altri, e l'albero darà tanti frutti di chie­rici e sacerdoti. Coraggio, ringraziate il Signore che si degnò trapiantar­vi, tenere pianticelle, in questo santo istituto, lasciatevi coltivare dai su­periori, sicché un giorno possiate formare le vere piante di questo misti­co giardino... Pregate e studiate con santo ardore, e la nostra Divina Madre vi consolerà.
giuseppeallamano.consolata.org