FESTA DELLA S. FAMIGLIA – III DOM. DOPO L'EPIFANIA

26 gennaio 1908
Quad. IV, 21
(1908) Dom.III dopo l'Epif. - Festa della S. Famiglia
Questa festa venne stabilita per onorare Gesù - Maria - e Giuseppe insieme come componenti una famiglia; la prima, il modello delle Fa­miglie. Già si onorava la Santa Famiglia; ma il Papa Leone XIII stabilì che in tutto il mondo cristiano..., e con ufficio proprio... Certamente il S.P. ebbe in mira le famiglie del mondo perché su tale modello s'inspi­rassero a conservarsi cristiane; ma volle pure che su questo esempio si formassero le famiglie collettive, le case religiose, tutte le comunità, che sono vere famiglie spirituali. Noi perciò dobbiamo onorare la S. Fami­glia ed imitarne le virtù. Queste virtù sono espresse in tutto l'uffizio, specialmente nei tratti della lettera di S. Paolo ai Coloss. (v. Off.). Una virtù però ci è proposta sopra tutte all'imitazione, ed è l'ubbidienza. Esaminate l'invitatorio, il quale dà come la chiave di tutto l'uffìzio et erat subditus illis, che ripete nel capit. delle Lodi e di Terza e nel S. Vangelo della Messa; e l'ubbidienza ricorda al Cap. di Nona. Sentite le spiegazioni di queste parole che ne danno S. Ambrogio e S. Bernardo nel detto Uffizio (commento).
Come vedete la Chiesa ci propone tutte le virtù della S. Famiglia, ma si ferma specialmente sull'ubbidienza. Per assecondare tale invito vediamo se la nostra obbedienza è come quella di Gesù: semplice, spon­tanea, ed allegra (V. Lett. S. Ignazio).
giuseppeallamano.consolata.org