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Scritto da Beato Giuseppe Allamano
26 gennaio 1908
Quad. IV, 21
(1908) Dom.III dopo l'Epif. - Festa della S. Famiglia
Questa festa venne stabilita per onorare Gesù - Maria - e Giuseppe insieme come
componenti una famiglia; la prima, il modello delle Famiglie. Già si onorava la Santa Famiglia; ma il
Papa Leone XIII stabilì che in tutto il mondo cristiano..., e con ufficio proprio... Certamente il S.P. ebbe in
mira le famiglie del mondo perché su tale modello s'inspirassero a conservarsi cristiane; ma volle pure che
su questo esempio si formassero le famiglie collettive, le case religiose, tutte le comunità, che sono vere
famiglie spirituali. Noi perciò dobbiamo onorare la S. Famiglia ed imitarne le virtù. Queste
virtù sono espresse in tutto l'uffizio, specialmente nei tratti della lettera di S. Paolo ai Coloss. (v.
Off.). Una virtù però ci è proposta sopra tutte all'imitazione, ed è l'ubbidienza. Esaminate
l'invitatorio, il quale dà come la chiave di tutto l'uffìzio et erat subditus illis, che ripete
nel capit. delle Lodi e di Terza e nel S. Vangelo della Messa; e l'ubbidienza ricorda al Cap. di Nona. Sentite
le spiegazioni di queste parole che ne danno S. Ambrogio e S. Bernardo nel detto Uffizio (commento).
Come vedete la Chiesa ci propone tutte le virtù della S. Famiglia,
ma si ferma specialmente sull'ubbidienza. Per assecondare tale invito vediamo se la nostra obbedienza è
come quella di Gesù: semplice, spontanea, ed allegra (V. Lett. S. Ignazio).
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Creato: Lunedì, 05 Giugno 2006 06:52
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Pubblicato: Domenica, 04 Giugno 2006 23:00