RAPPORTI DELL’ALLAMANO
CON PERSONAGGI ECCELLENTI PER SANTITÀ DEL SUO TEMPO
INTRODUZIONE
Durante il tempo dell’Allamano, in Italia vivevano diversi “santi”, uomini e donne che poi la Chiesa avrebbe portato all’onore degli altari. Si può dire che egli ha avuto con quasi tutti buone relazioni, ma non allo stesso livello. I santi si “fiutano”, riescono a scoprirsi e, quando è possibile, intessono tra di loro relazioni positive in favore della Chiesa. C’è un aspetto da precisare subito: la base principale su cui l’Allamano ha costruito buoni rapporti con altri personaggi eccellenti per spiritualità, è stata di carattere missionario. C'è da aggiungere che, con alcuni, il rapporto è stato favorito dalla causa di beatificazione di San Giuseppe Cafasso.
È indubbio che l’Allamano era considerato un vero uomo di Dio, in senso globale: uomo di fede granitica, di intensa preghiera, abile formatore di sacerdoti, consigliere illuminato, ecc. Sicuramente certi ”santi”, che lo hanno potuto avvicinare, si sono accorti che l’Allamano era un uomo di Dio speciale. La sua qualità spirituale non sfuggiva a chi, trovandosi ad un livello simile di unione con Dio, era naturalmente in grado di valutare lo spessore della sua interiorità.
Lasciamo da parte le numerosissime testimonianze processuali ed extra, rilasciate da tante persone, che, pur non essendo assurte agli onori dell’altare, erano sicuramente ad un eccellente livello spirituale e, quindi, in grado di capire il valore dell’Allamano.
Qui, di seguito, presento diversi personaggi, alcuni più famosi, altri meno, tutti importanti per la Chiesa dell'800 e dell'inizio del 900, sottolineando il loro rapporto con l'Allamano. Le singole trattazioni sono brevi e corredate da numerose note, con l'intenzione che possano servire da schemi per ulteriori sviluppi.