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Scritto da Beato Giuseppe Allamano
13 febbraio 1910
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Quad. VI, 4
Domenica 1 di Quaresima (13 Febbr. 1910)
Nell'Epistola di questo giorno S. Paolo esorta i fedeli di Corinto di non rendere
vana la grazia della fede che hanno ricevuto: Fratres... (V. Martini). Soggiunge, che la vita è
quel tempo accettevole profetizzato da Isaia. E venendo al modo di corrispondere a tale grazia dice (tutta
l'Epist.).
Le stesse parole, lo stesso ragionamento
rivolgo a voi, cari figli. Voi avete ricevuto una gran grazia col venire in questo istituto, la grazia dell'apostolato,
per cui vi farete santi voi e salverete tante anime, e quindi conseguirete un gran Paradiso. Felici voi se apprezzerete
tanta grazia e vi corrisponderete; infelici fé in vacuum la riceverete. Ma per ciò fare non bisogna
aspettare che siate in missione, né voi giovani, che siate chierici, o professi. È ora per voi il
tempo opportuno, in cui ricevete le grazie secondo la vostra volontà ed il bisogno.
Riflettete bene: ecce nunc tempus acceptabile, ecce nunc dies
salu-tis... Mentre siete in questa casa di preparazione, in questi anni di formazione dovete con tutto l'impegno
attendere a quanto vi è prescritto, ed a ciò che desiderano i vostri superiori, i quali hanno unicamente di
mira di fare di voi santi apostoli, privi dei difetti ed ornati degli abiti di tutte le virtù... Ecco le
qualità che dovete avere: negative e positive. (V. tutta l'epistola commentata).
Ma come Gesù prima d'incominciare la sua vita pubblica sostenne tre
tentazioni, delle tre concupiscenze, così voi in questo tempo che precede il vostro apostolato:
superbia, attacco alla roba, e tentazioni della carne. (V. Vangelo). Esame sui particolari probabili a tutti...
Felici voi se coi mezzi usati da Gesù riuscirete ogni caso vittoriosi! Verranno gli Angeli e vi porteranno il cibo
celeste, la S. Eucarestia; farete così anche ogni giorno la S. Comunione; ma dì ciò
altra volta.
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Creato: Martedì, 06 Giugno 2006 06:25
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Pubblicato: Lunedì, 05 Giugno 2006 23:00