NOVENA DELL'ASSUNTA

8 agosto 1915
Quad. X, 33
1915. Novena dell'Assunta di M.SS.
S. Alfonso (Glorie di Maria: ossequii) racconta che S. Gertrude vi­de un giorno sotto il manto di Maria uno stuolo di anime che la gran si­gnora stava mirando con grande affetto, ed intese esser quelle che nei giorni precedenti s'erano apparecchiate con divoti esercizi alla festa dell'Assunzione.
È questa la festa più solenne che S. Chiesa celebra lungo l'anno ad onore di Maria, e la fa precedere col digiuno. Ad imitazione di Maria facciamo in questa Novena tanti atti di distacco dalla terra e dalle cose terrene, e vivendo ogni giorno come fosse l'ultimo della vita (S. Alf. l. cit.). Esempio di S. Stanislao Costa [Kostka] (V. S. Alf. Disc. 7 sull'Ass.).
P.P. Albertone, quad. VI, 173-174
8 Agosto 1915
Domenica faremo festa alla Madonna. Gli altri a S. Ignazio fanno belle passeggiate, andrete anche voi, mettete buone gambe, andrete fino lassù alla Pio. (D. Dolza propone di passare per Rubiana). Oh! no, è troppo lungo! An­dare fino a Viù!... con tutti quei giri... fino a S. Ignazio. Pare sempre vicino e non finisce mai. D. Dolza sì; è come un cammello! L'ho fatto anch'io un gior­no quand'ero giovane. Durante queste vacanze volevo fare anch'io delle pas­seggiate. Durante gli Esercizi non sono uscito, e l'ultima settimana ho voluto andare alla Croce. Girai attorno, ma non trovai i sentieri. Le Suore della Con­solata (Santuario) ci sono andate, un altro giorno ci andai di nuovo col dome­stico, e si mise a piovere; il giorno dopo piove di nuovo... e non ho visto la Croce...
Preparatevi a far festa alla Madonna. Metteremo la Madonna là, sapete! Avrete anche qui nelle ricreazioni una Protettrice, una Monitrice, due occhi che guardano: siete sotto il manto della Madonna. Siamo nella novena dell'Assunta. Questa è la novena della prima festa della Madonna, la più so­lenne, l'unica festa della Madonna che abbia la vigilia stretta, puro magro, sa­pete che ce ne sono solo quattro. Nella Chiesa fin dai tempi Apostolici è sem­pre stata una festona; la Madonna è morta di puro amor di Dio, questo è sem­pre stato di fede, non definita, ma chi dubita sarebbe temerarissimo. Il Papa pareva aver voluto definirla: Ad ogni modo la Madonna è in cielo in corpo ed in anima, e intercede per noi. S. Geltrude vide in questa novena la Madonna che aveva sotto il suo manto tante anime, e le guardava con compiacenza. Do­mandò che cosa era: e la Madonna le rispose che erano anime che onoravano l'Assunta. La Madonna è contenta che l'onoriamo in questa novena, e ci guarda con compiacenza. Facciamo così anche noi... Attaccarci sempre più alla Madonna, fare piccoli sacrifici che le piacciono. S. Alfonso scrive: Questa festa ci deve spingere a staccare il cuore dalle cose della terra, e attaccarci alle cose del cielo: darci anche noi alla meditazione. La Madonna si è staccata tan­to dalle cose della terra, e per amore a Nostro Signore andò tanto in alto, che un giorno l'anima si è staccata dal corpo. La Madonna, è vero, non ebbe pec­cati, noi li abbiamo, ma possiamo amar Nostro Signore.
C'insegna a staccare il cuore dalla terra; siamo tanto terreni, non sappia­mo assurgere dai fatti di questo mondo; non siamo abbastanza uniti a Dio. Fa dispiacere vedere soldati... e più non vedere che facciamo ciò che possiamo per staccarci dalla terra. Facciamo di necessità virtù. Avanti alla Madonna canterete ogni sera qualcosa; ci voglion miracoli per i soldati e per la guerra, la Madonna può farlo. Dopo la Madonna bisogna che preghiamo S. Lorenzo che ci faccia una grazia; perché i nostri due diaconi possiamo farli presto pre­ti. Pregatelo anche voi; io è già da alcun tempo che lo prego per questo scopo. Egli dirà: «Io sono morto giovane», e così ci otterrà che possiamo farli presto preti. Potessimo averli due mesi con noi! È una bella grazia! Dite a S. Loren­zo: Per i meriti che vi siete fatti stando sulla graticola, pei meriti che ora gode­te in Cielo, otteneteci che i nostri due Diaconi possano presto ricevere il Pre­sbiterato.
(Si leggono alcune lettere di soldati). Viviamo di loro; loro fa piacere che li consoliamo; speriamo che i giorni della loro cattività finiranno presto. Ri­cordiamo quelli e non dimentichiamo quei dell'Africa. D. Bolla e gli altri sono quasi là. Abbiamo notizie confortanti di loro. (Fa leggere). C'è da pregare per i soldati e per quei che camminano, ancora in viaggio. Abbiamo ricevuta la re­lazione del viaggio di P. Dalcanton, con le peripezie del deserto. Hanno com­perato dei cammelli, e poi sono morti. «Hanno visto il lupo», come si dice, hanno detto messa del Natale nel deserto; c'è da pregare per tutti; per noi e per i nostri cari, membri de membro, siamo tutti un membro solo.
giuseppeallamano.consolata.org