S. FRANCESCO ZAVERIO — CONFIDENZA NEI SUPERIORI

5 dicembre 1915
P.P. Albertone, quad. VII, 43-44
5 Dicembre
In questo mese dobbiamo avere per modello N. Signore, e poi? S. France­sco Zaverio. Questo è un Santo che dobbiamo imitare. Ricordatevi di quelle tre parole che si dicono di lui: «Totus erat Dei, totus proximi, et totus sui». Era tutto di Dio, tutto del prossimo e tutto di se stesso, per se stesso. E come si può essere tutte tre queste cose in una volta? Eppure l'autore di sua vita lo di­ce: Era tutto di Dio per farlo amare e glorificare, tutto per le anime e pieno di zelo. Sapete che ne ha battezzato di sua mano più di un milione, ed è solo stato dieci anni in missione: è morto a 36 anni, e poi era tutto per sé. Pensava a san­tificare sé prima; pregava di giorno e pregava di notte. Guai a chi dimentica sé per gli altri! Ricordatevi di queste tre parole.
Ora siccome c'è sempre qualcuno che desidera scrivermi qualche riga od anche qualche bigliettino, ho pensato di fare così. Il Sig. Prefetto metterà que­sta scatola piena di buste nello studio, e qui c'è già l'indirizzo. Voi non avete che da scrivere ciò che volete dirmi. Quest'anno specialmente siamo poveri, bisogna che facciamo economia. Fate bene a scrivermi qualche cosa ogni tan­to. Sapete, io voglio che veniate liberamente, e per questo appunto ho propo­sto di far dare il mio colpo (al timpano) quando mi trovo qui. Affinchè lo sap­piate e possiate venire; ma sospendo ancora fino a un po' più in là, quando non sia poi più tanto occupato. Chi ha bisogno di dirmi qualcosa, faccia un bigliettino, poi me lo manda, ed io farò la risposta con una lettera, oppure vi farò chiamare. Ma solo chi desidera, non siete obbligati di scrivermi. Fate co­sì, scrivete ciò che volete, poi sigillate la busta e la date al Sig. Prefetto, il qua­le me la manderà. E sapete, tutto segreto. Se è solo per rispetto alla mia perso­na che prima scrivevate su carta da lettera, io d'ora in avanti ve ne dispenso;
fate così. Così posso conoscervi più intimamente, e un po' più in là quando possa poi stare con voi anche delle mezze giornate, allora vi farò avvisare al timpano, farò poi dare il mio colpo.
giuseppeallamano.consolata.org