NOVENA DELL'IMMACOLATA

28 novembre 1916
Quad. di anonimo, 28- 31
XXIV. 28 Novembre 916 — Cappella Presenti gli Studenti
Dunque domani cominciamo la novena dell'Immacolata. E che cos'è la Novena dell'Immacolata? È la novena in preparazione della più bella festa della Madonna, della nostra cara Mamma celeste!
Immacolata Concezione! senza mai nessun peccato! Non è una bella co­sa? Aver mai avuto nessun peccato, neppure il peccato originale! Neppur per un solo momento! E noi quanti ne facciamo invece! Ma domandiamo la gra­zia alla Madonna, che ci aiuti a farne mai più nessuno; Essa che fu sempre li­bera ci aiuterà. Questa è una bella festa, ma non bisogna lasciarla passare sen­za fare qualche cosa per Maria SS., e ottenere intanto la grazia di essere sem­pre più buoni. Per quest'anno non potremo fare tanto di esteriore; siamo in tempi in cui non possiamo fare come vogliamo, ma non importa, se non fac­ciamo d'esteriore, dobbiamo fare tanto più interiormente, dentro di noi ono­rare Maria SS. più col cuore, con più ardore, con più affetto e faremo bene ugualmente. Ogni giorno, adesso io non so quale, ma avete ogni giorno la me­ditazione, o la lettura Spirituale sull'Immacolata Concezione, e procurate di stare attenti, di farla proprio bene, con impegno e vedrete quante grazie la Madonna vi farà. E poi, per onorare questa prerogativa di Maria SS. prima di tutto bisogna cercare di essere anche noi puri, immacolati, nei pensieri e nelle opere. Iddio dovendo mandare in terra il suo Figliuolo a farsi uomo, si è scelto una Madre che piacesse a Lui; si scelse Maria SS. e la fece Immacolata, senza peccato originale, senza macchia, tutta bianca, tutta pura. Iddio poteva farla nascere regina, poteva farla nascere grande, ricca, invece no: la volle Immaco­lata, senza peccato originale, senza macchia, perché solo il peccato è odioso a Dio, solo il peccato è brutto, solo il peccato è un male. Agli occhi di Dio il più gran male è il solo peccato; tutti gli altri non sono mali. Ed anche noi dobbia­mo pensare così, a stimar un male il solo peccato. Aver poca salute, aver poco ingegno, non riuscir bene negli studi, tutto questo non è un male; il vero male è il solo peccato.
E se qualcuno ha poco ingegno, poca memoria, lo domandi alla Madon­na, con fervore, con attenzione, e l'otterrà. Ma non basta solo pregare, biso­gna anche corrispondere, fare qualche cosa che piaccia alla Madonna, cercare di onorarla, di darle gusto, e soprattutto, cercare di imitarla. E come fare a imitarla? Il solo e più bel modo è questo: di essere puri, come Lei, di fare cioè nessun peccato, tenerci lontani da ogni colpa, e questo tanto più in questa no­vena. Per onorare dunque Maria SS. e per prepararci bene alla sua festa, dob­biamo commettere nessun peccato in questa novena, neppur i più piccoli, pro­prio per far piacere alla Madonna. Cercare proprio di commettere neppur un'ombra di peccato veniale deliberato in questi giorni.
S'intende che qualche cosetta, siamo tanto fragili, qualche difettuccio inavvertito, potrà sfuggire quando uno non ci pensa, ma peccati proprio deli­berati, fatti cogli occhi aperti, nessuno! Neppur uno! E quando ci scappasse qualche cosa un po' inavvertitamente, riparare subito! fare subito un atto di contrizione! un atto d'amor di Dio, metterci subito a posto, poi avanti! E che cosa si sta a far questo? Un momento! e sarete subito a posto!
Allora in questa novena farete così: proprio mettetevi con impegno a pas­sarla bene, a far nessun peccato, neppur veniale, tanto meno poi se deliberato: nessun peccato, anche ci costi un sacrificio: farlo in onore della Madonna, che vi benedirà. Proponetevi questa sera di voler fare sempre bene il proprio dove­re, e vedrete che il giorno dell'Immacolata sarete contenti, ed otterrete tante grazie. Questo è quel che spero anch'io, e credo che vi metterete con tutto il vostro impegno a passar questa novena, senza fare neppur un peccato veniale. Ognuno di voi faccia questo proponimento e dica: «Voglio passare questa no­vena, bene, senza fare neppur un più piccolo peccato veniale, in onore della Madonna». E vedrete poi come sarete contenti e vi prepararete a passar bene questa festa.
Dunque siamo intesi: ed io credo che il Signore vi aiuterà, e voi cercherete proprio di mettere bene in pratica quello che vi ho detto.
giuseppeallamano.consolata.org