FESTA DEI SANTI — IL PURGATORIO

1 novembre 1917
Quad. XIII, 28
(1917)
Giorno dei Santi - Sul Purgatorio
È dogma di Fede che esiste la Comunione dei Santi, come recitia­mo nel Credo. La S. Chiesa è triplice: militante, purgante e trionfante. Sono come tre rami della stessa pianta, tre squadre dello stesso esercito, tre provincie d'un regno, ecc. (V. Teol. Schouppe II, p. 489). Colla morte rompe non si rompe (sic) questa unione, eccetto coll'inferno. S. Paolo ai Rom.: Multi unum corpus in Christo, singuli autem alter alterius membra (Ivi). Parliamo della Chiesa purgante.
Il Conc. di Trento definisce di Fede l'esistenza del Purgatorio, e che le anime possono essere ajutate dai suffragi dei vivi. Sancta et salubrisest... (Maccabei). S. Tommaso e S. Bonaventura asseriscono e pro­vano che il suffragio è l'atto più insigne della carità cristiana: 1) perché con esso si pratica un grande amor di Dio, che nulla più brama che ve­dere libere le anime del Purgatorio; e le anime liberate vanno a dargli gloria accidentale più che mille viventi in terra. 2) È maggior carità che soccorrere i poveri, perché carità spirituale e non corporale; di anime giuste e non così sempre dei poveri; perché immensamente più afflitte; perché sono anime riconoscentissime... (Siniscalchi: Il giorno 217).
Dice S. Gregorio che in quattro modi possiamo più efficacemente soccorrere quelle anime: Oblationibus Sacerdotum, orationibus piorum, jejunio et eleemosyna; 1) Come Giuda Macc., multo magis scrive S. Agostino juvari animas Sacrificio Corporis Christi. E S. Gerolamo: Pro qualibet Missa devote celebrata plures animae exeunt de Purgato­rio. E nota il Schouppe (p. II p. 491) che il Sacrificio della Messa, come i suffragi fatti nomine Ecclesiae operano ex opere operato, e sono sem­pre impetratorii, indipendentemente dallo stato di grazia del ministro. 2) Le preghiere delle anime pie specialmente il S. Rosario e l'Atto eroico di carità (V. Anima Santa). 3 e 4. Digiuno ed elemosina come presso Siniscalchi l.c. e Schouppe.
Vi sarebbero varie questioni sull'argomento: 1) se i nostri suffragi siano infallibiliter impetratorii per quelli, cui si applicano (Vedi Schouppe l.c.); 2) Se le anime del Purgatorio possano pregare per gli uomini, specialmente che le ajutano; 3) Se sia lecito invocarle. Il Bellarmino alla prima questione risponde: Non quoad totum; alla 2ª Probabilius est; — ad 3ª probabilis (V. Schouppe l.c.).
P.P. Albertone, qtìad. VII, 63
Conf.za del 1 Novembre 1917
(Sulla necessità di suffragare i defunti, la convenienza, la loro intercessio­ne, ecc... Con quali opere si suffragano i defunti: il S. Sacrificio, la preghiera e le penitenze. Atto eroico di carità a favore delle anime purganti. Quoad omnia vide conf.ze degli scorsi anni).
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