ANNO PASSATO — ANNO NUOVO

1 gennaio 1918
Quad. XIII, 33
(1 Genn. 1918)
Anno passato - anno nuovo
Vedi Conf. p. Bruno p. 191, e Quad. I p. 4 e III p. 21
P.P. Albertone, quad. VII, 65-66
Conf. del 1 Gennaio 1918
(Parlò del triduo del B. Cottolengo, dei miracoli, del Te Deum cantato ecc...).
Dunque quest'anno vi propongo per protettore il B. Cottolengo: è oppor­tuno come la sua beatificazione. Ora che nel mondo non c'è più carità bisogna proporre come un esempio di chi ebbe gran carità, perché nelle guerre presenti c'è proprio una mania di distruggersi come belve.
Ed anche per noi; il B. Cottolengo vi farà esercitare la carità verso il pros­simo: bisogna imparare a volersi bene e a sapersi sopportare. E poi anche a esercitare la carità verso gli infedeli; fin d'adesso, col pregare per loro.; collo studiare, col fare tutti i nostri doveri, specialmente quando costa di più: quan­do si ha da studiare i verbi neh! i verbi irregolari, ecc. allora bisogna studiare bene perché servirà tutto di aiuto; perché se capirete bene il latino potrete stu­diare bene la teologia, saprete a dire bene Messa, ecc... Perché quando uno non sa la lingua è inutile che sappia tante cose se non sa comunicarle.
E poi vedete il bene grande che c'è nel fare il proprio dovere, nel tagliare i nostri difetti, ecc... tutto serve a farci santi! e quando saremo santi sacerdoti, sì che allora salveremo molte anime; perché le anime si salvano più colla santi­tà che con la scienza.
Ma in particolare poi lo imiteremo nella confidenza in Dio! Il P. Ferrero filippino, diceva che c'era più fede in lui che in tutta Torino: fede e fiducia... Confidenza in Dio: il Signore dà da mangiare agli uccelli e ne darà anche a noi!
E così riguardo allo spirituale il Signore ci darà anche tutto quello di cui abbiamo bisogno. E riguardo allo studio, il Signore ci darà intelligenza per ca­pire, per poter imparare bene! Questo santo quando era giovane non capiva tanto... e allora per consiglio di sua madre si è raccomandato a S. Tommaso; e colla confidenza in Dio è riuscito bene. Ma aveva confidenza in Dio in tutte le cose!
Uno che si senta maligno, disubbidiente, ecc. abbi confidenza e con l'aiu­to di Dio ti emenderai! Bisogna solo essere pronti a tagliare i difetti! e tagliarli colla confidenza in Dio! Dunque questa è la virtù di quest'anno. L'Istituto in genere e tutti devono confidare in Dio: qui confidit in Domino non minorabitur! non sarà mai abbassato! Quest'uomo colla confidenza in Dio ha fatto un bene immenso e in mezzo a tanti mali si è fatto santo! La speranza in Dio è an­che un carattere di D.Cafasso! Era proprio completamente confidato in Lui e non si curava dei giudizi degli uomini, del mondo, ma solamente di piacere a Dio. E questo anche per i nostri difetti.
(Parla poi di quello che bisogna fare alla fine dell'anno: un esame genera­le di coscienza e ringraziare Iddio di tutti i benefizi che ci ha fatti... la conser­vazione, la vocazione, i sacramenti ecc... Ringraziare, domandare perdono, poi proposito per l'avvenire! Nunc coepi! Volersi far santo... e poi venire al particolare, all'ubbidienza, alla regola, ecc...).
giuseppeallamano.consolata.org