Messaggio del Cardinale Saldarini

Messaggio dell'Arcivescovo di Torino
ai cristiani di Castelnuovo Don Bosco
Torino, 11 luglio 1990

beat5Carissimi parrocchiani di Castelnuovo don Bosco,

Nell'esultanza del cuore, con voi e con tutta la Chiesa torinese, ringrazio il Signore perché un altro vostro concittadino sta per essere proposto dal Papa come modello di santità: il 7 ottobre prossimo il sac. Giuseppe Allamano, Fondatore dell'Istituto Missioni Consolata, sarà proclamato Beato.

Viene così ad aggiungersi agli altri due i santi nativi di Castelnuovo: S. Giuseppe Cafasso, zio dell'Allamano, e S. Giovanni Bosco; senza contare le altre due meravigliose figure che il Papa stesso volle ricordare nella sua visita presso la Vostra Chiesa parrocchiale il 3 settembre 1988: il card. Giovanni Cagliero e mons. Giovanni Battista Bertagna.

Viene spontanea la domanda che Giovanni Paolo II rivolse alla Chiesa torinese al termine della concelebrazione in P.za Maria Ausiliatrice il 4 settembre 1988:
"Perché tanti santi qui in Torino? (e io direi: qui a Castelnuovo?). C'è lo domandiamo e dovete domandarvelo anche voi". E il Papa stesso proseguì offrendoci la risposta: "Se leggiamo attentamente il Vangelo, le parole di Cristo, l'invio dei Profeti era sempre legato nell'economia divina, economia di salvezza, con la chiamata alla conversione... Certamente (oggi) vuoi dire la stessa cosa: la divina chiamata alla conversione".

La Beatificazione del sac. Giuseppe Allamano è dunque una nuova chiamata alla conversione, che è chiamata alla santità. Sì, alla santità. Non lasciatevi spaventare da questa parola, bensì lasciatevi entusiasmare. E' il dono più grande che Dio ci possa offrire. Egli che in Cristo "ci ha scelti prima della creazione del mondo, per trovarci, al suo cospetto, santi ed immacolati nell'amore" (Ef. 1,4).

Ben a proposito Giovanni Paolo II nella Esortazione "Christifideles laici" (N.16) ci ammonisce: "E' quanto mai urgente che oggi tutti i cristiani riprendano il cammino del rinnovamento evangelico accogliendo con generosità l'invito apostolico ad essere santi in tutta la condotta (I Pt. 1,15)".

Ed il sac. Giuseppe Allamano, come già il Beato Pier Giorgio Frassati, ci è di stimolo alla santità nella quotidianità. Nel Decreto sulle virtù, del can. Allamano leggiamo: "Uomo dal silenzio operoso, perseguì l'ideale della santità nel bene fatto bene e senza strepito, nell'essere straordinari nell'ordinario, nel darsi generosamente al servizio della Chiesa e dei fratelli".

Ecco, questa è la santità accessibile e doverosa per tutti.

Ma nel presentare a voi la figura di questo vostro concittadino, mentre sta per essere proclamato "Beato", mi permetto sottolineare ancora un richiamo fatto dal S. Padre due anni or sono nella vostra Chiesa parrocchiale: "La straordinaria fioritura di santità di cui è adornata codesta vostra parrocchia, si spiega anche con questo motivo: i vostri padri hanno saputo vivere la fede cristiana in modo personale e comunitario, nella convinzione che l'opera educativa verso i figli è la prima ed essenziale forma dell'apostolato. E' questa una forte e significativa tradizione della vostra gente, il cui valore è sempre di attualità, anche ai nostri giorni".

Come dietro la figura di don Bosco c'è mamma Margherita" così dietro la figura del can. Allamano c'è mamma Maria Anna, sorella di S. Giuseppe Cafasso, la quale ebbe un ruolo fondamentale nella formazione del futuro sacerdote. Le famiglie di Castelnuovo don Bosco, oggi, sono ancora, nella loro testimonianza di fede e di vita cristiana, quelle del secolo scorso che hanno generato una schiera di santi, i quali hanno poi portato il nome di questo paese in tante nazioni del mondo?

La Beatificazione di questo nuovo vostro concittadino non è dunque solo motivo di fierezza e di gioia, ma anche richiamo e sollecitazione alle famiglie perché siano quali Dio le vuole secondo il progetto rivelato da Gesù: fedeli nell'amore e nella fede (l'anello d'oro del matrimonio non a caso si chiamava "fede"!) e quindi disponibili alla sua chiamata e aperte a servire Dio e la Chiesa con uno spirito veramente missionario.

Preghiamo la Vergine Consolata, così profondamente amata e venerata dal can. Allamano, perché non dobbiamo richiamarci soltanto al passato per incontrare i santi, ma perché i santi e le sante non manchino tra coloro che ancora vivono in mezzo a noi, ora.

+ Giovanni Saldarmi
Arcivescovo di Torino

giuseppeallamano.consolata.org