Un protettore in più per la comunità di S. Marco in Brasile

I Missionari della Consolata da più di 25 anni sono presenti, nella periferia di San Paolo, impegnati nella parrocchia di “N.S.ra da Penha”. A motivo del grande numero di abitanti, circa cento mila, fin dall'inizio questa parrocchia è stata suddivisa in tante comunità minori. Se ne contano ormai più di dieci. Una di queste ebbe subito la sua cappella dedicata a San Marco. Accanto ad essa l'Istituto costruì uno dei suoi seminari teologici internazionali, ora trasformato in “Centro di Animazione Missionaria”, dedicato al beato Giuseppe Allamano. In esso, nel 2005, si è anche celebrato il XI Capitolo Generale.

La piccola cappella della comunità, in breve tempo, risultò angusta per accogliere tutti i fedeli affidati alla cura dell'instancabile p. Giuseppe Radici, attualmente coadiuvato da p. Spirito Sevega. Si decise così la costruzione di una nuova chiesa più grande nell'unico pezzo di terreno rimasto vuoto nella zona accanto al centro missionario.

La nuova chiesa, sempre dedicata a San Marco, è stata arricchita della protezione del beato Allamano, che dall'evangelista partecipa lo spirito e la forza per la diffusione del Vangelo in tutto il mondo.

E così chi arriva sulla collina, denominata “Pedra Branca”, viene accolto sul sagrato della chiesa dalla bella statua dell’Allamano che, con un gesto del braccio proteso in avanti, invita ad entrare per ascoltare la Parola e alimentarsi dell'Eucarestia. In più, a nessuno sfugge un altro significato di quel gesto, che invita anche a guardare il vasto campo missionario, costituito dalla città di San Paolo, che proprio dall'entrata della chiesa può essere ammirata in tutta la sua ampiezza, con i suoi grattacieli, le piccole case e le numerose favelas.

I Missionari della Consolata che lavorano sia nella chiesa che nel centro missionario hanno così davanti ai loro occhi, ogni giorno, l'immagine del loro Fondatore, il quale li invita ad essere un prolungamento della sua presenza e del suo carisma nelle varie attività di formazione, di animazione missionaria, di pastorale e di promozione umana che svolgono in questa zona.

Non soltanto i missionari, ma anche la gente è felice di avere la possibilità di ammirare l’immagine dell’Allamano prima di entrare in chiesa. Anche passando per la strada che fiancheggia la chiesa, la gente si sta abituando a vedere la figura l’Allamano, che diventa come uno di famiglia. Qualcuno rallenta o si ferma a recitare una preghiera, perché lo ritiene vicino a Dio e alla Madonna, e quindi un vero intercessore.

Ormai questa comunità cristiana nutre per lui un amore speciale, è puntuale a celebrarne ogni anno la festa, lo invoca con fiducia e si ispira ai suoi esempi per la propria vita.
giuseppeallamano.consolata.org