FORTEZZA - GENEROSITÀ - INDIFFERENZA

27 novembre 1913

 

 

SR. FERDINANDA GATTI

Sílvio Pellico nella Morale dei Doveri degli uomini dice che per essere virtuosi bisogna essere coraggiosi.

La missionaria deve possedere in alto grado la fortezza, la quale e quella virtù che la renderà sempre vittoriosa nelle lotte che vengono ad assalirla e tenteranno di abbatterla. Le malinconie sono cagionate dal demonio e senza la fortezza che opponga loro una subita resistenza, sarebbe facile lasciarcene un po' impadronire.

La superbia è come l'idropico il quale, gonfio dal male, all'occhio inesperto appare un uomo robusto ed esuberante di salute; perché guarisca è necessario invece che scompaia quel turgore. Così è della superbia: come l'ammalato è appariscente anch'essa e dannosa. Fa comparire l'individuo, o meglio, lo gonfia e lo inganna, ed assieme lo rovina.

 

S. Francesco di Sales quando qualcuno gli consigliò che facesse andar scalze le sue suore per assomigliarle alle Carmelitane ed altre suore del suo tempo, rispose che lo spirito religioso non voleva darlo cominciando dai piedi, ma dalla testa.

Noi stessi non dobbiamo nella via della perfezione trascinarci dolcemente, ma adoperarci il pungolo.

Le missionarie devono essere coraggiose, volenterose; e nella loro preparazione attendere con animo a farsi sante.

Il Signore a chi è generoso con lui, lo ricambia con una generosità centuplicata.

Il Paradiso bisogna guadagnarcelo.

La superbia ha molte facce, ossia diverse manifestazioni.

 

SR. IRENE STEFANI

Pronte a tutto e indifferenti a tutto. Se ci mettono in un buco starvi sempre contente e allegre, e così in cucina e a lavare i piatti. E faremo molto più del bene in queste occupazioni che coll'andare in Missione, qualora Iddio ci voglia lì. Non essere invidiose di quelle che vi sono addette. Poca familiarità coi Missionari e niente con gli estranei. Rimangono anche più edificati.

giuseppeallamano.consolata.org