VINCERE LA SUPERBIA

6 dicembre 1914

 

 

SR. FERDINANDA GATTI

All'ultimo ritiro mensile dell'anno dobbiamo fare due addizioni e una sottrazione. La prima addizione è composta delle grazie di Dio; la seconda delle nostre corrispondenze. La sottrazione è composta delle nostre incorrispondenze, mancanze, sbadataggini. Invece di avere un sacco di buone opere, abbiamo solo un sacchetto; pazienza! ci met- teremo nelle mani della misericordia di Dio, poi la Madonna farà Lei.

 

E’ necessario però che passiamo quest'ultimo mese dell'anno nel miglior modo possibile per dar prova al Signore che siamo determinate di farci sante.

L'esame, il dolore, il proponimento, sono i tre punti del ritiro mensile. Far esame delle virtù e dei vizi ed in modo particolare sulla superbia. Molti si vogliono persuadere di essere umili e non lo sono: la superbia è così fina che entra nelle cose buone e le guasta. I buoni sono molto più tentati di superbia che non i cattivi. Mettiamo che uno ci lodi: oh! allora la superbia come sale in noi! Siamo pronti a ripetere: Vade retro Satana [Va' indietro, Satana].

Non è contro l'umiltà il saper di avere dei doni; se uno ha ingegno, perché negarlo?

Per aver l'umiltà consideriamo: l° ciò che siamo; 2° conosciuto questo, ci disprezziamo.

 

Esaminiamo noi medesimi in rapporto a N. Signore: una volta non c'eravamo; chi ci ha fatto nascere? Dio. Chi ci ha dato l'anima e il corpo? Dio. Che cos'è nostro? il peccato. La stessa buona volontà è dono di Dio il quale è la vite e noi i tralci. Quindi se mi approprio qualche dono come una cosa mia sono una ladra.

Esaminiamoci riguardo al Prossimo. Se ci pare di superare qualcuno in ingegno, in virtù, in anzianità, è forse un nostro merito? No; se le grazie che il Signore ha fatte a me le avesse elargite a quell'altra, chi sa come sarebbe migliore di me! Se vedo una compagna mancare, devo pensare che il Signore permette quella debolezza per tenerla in umiltà. Quindi abbiamo sempre da umiliarci, e con ragione da tenerci l'ultima di tutte.

Vogliamo avere l'umiltà, ma non andiamo abbastanza in fondo. In tanto ci faremo santi in quanto saremo umili. In tanto faremo del bene in quanto saremo umili.

Il Signore è geloso della sua gloria e non si serve dei Farisei.

 

giuseppeallamano.consolata.org