IL S. ROSARIO - LO STUDIO - LA MODESTIA

4 ottobre 1914

 

 

SR. FERDINANDA GATTI

La via della perfezione è come la corrente di un fiume ove, se si sta fermi, si rimane sommersi.

Il S. Rosario è una delle divozioní più belle; talvolta sembra un po' tedioso il ripetersi di tante « Ave Maria ». Ciò apparisce solamente, poiché quando si pensa che questa bella divozione include la meditazione dei misteri, allora le decine volano per la loro brevità. S. Francesco di Sales, nonostante le svariate sue occupazioni, trovava il tempo di dire giornalmente il S. Rosario e, per non scordarsene, teneva la corona attorno al braccio.

Quando si medita, non bisogna meditare teologicamente - dice S. Agostino - ma lasciarsi condurre dalla pietà.

Una cosa buona più si dice, più piace; così è del S. Rosario. Il Rosario è il nostro Breviarío.

S. Bernardo dice che vi sono cinque generi di studiosi:

l° - Quelli che studiano per sapere. Questa è una turpe e folle curiosità; sono solo pavoni.

2° - Quelli che studiano per essere stimati dotti; pavoni anche essi e assieme pure curiosi;

3° - Quelli che studiano per vendere la scienza; questo è un mercimonio.

4° - Quelli che studiano per edificare. Questa è una carità.

- Quelli che studiano per far del bene agli altri e a se stessi. Questa è vera prudenza.

I nostri lavori bisogna farli bene. Le missionarie devono essere sciolte, pensare a quel che fanno ed eseguire i loro lavori con diligenza. Esse devono sempre essere modeste nel loro portamento, sì, ma non essere di quelle dalla testa china e dal collo storto. Il Signore ha piacere che lo serviamo con spigliatezza e allegrezza.

 

SR. IRENE STEFANI

Dobbiamo avere molta attività nello studio e nel lavoro. Studiare per amor di Dio, per il nostro bene e per edificare gli altri e guadagnare anime. Ed il Signore ci darà molta intelligenza. Studiare senza affanno e paura. Essere contente che altre sappiano più di noi riguardo a lavoro e studio, ma riguardo a santità dobbiamo emularle facendo frequenti risoluti proponimenti ma poi diffidare di noi stessi e chíederne l'aiuto a N. Signore. Voglio, o Signore fare, piccolo e grande, tutto per voi.

giuseppeallamano.consolata.org