DEVOZIONE ALLO SPIRITO SANTO – SANTITA’

7 giugno 1914

 

 

SR. FERDINANDA GATTI

Per farci sante bisogna usare tutte le piccole industrie.

Nella sequenza dello Spirito Santo, alle parole: Veni Pater pauperum [ = vieni Padre dei poveri] dobbiamo trarre molta confidenza in Dio il quale si dichiara protettore dei miseri; noi che siamo così deboli, pieni di difetti, se ci riconosciamo non solo poveri nelle parole, ma in verità, con convinzione del cuore, più efficacemente ci dichiareremo figli dello Spirito Santo. Quindi il Padre dei poveri ci sarà largo dei suoi sette doni: della sapienza per gustare le cose spirituali, della scienza per sapere molte cose, dell'intelletto per imparare tutto, ecc.

Riguardo alle virtù i sacerdoti devono avere 5 qualità (nei sacerdoti sono comprese le missionarie, le quali sono quasi sacerdoti). La santità loro richiede adunque:

l° - di evitare, per quanto si può, le colpe leggere.

2° - Di evitare anche l'apparenza del male.

3° - Di essere disposti a fare ogni sorta di bene.

4°- Di affaticarsi per acquistare le virtù in grado eroico.

- Di non porre confine alla propria perfezione.

 

SR. IRENE STEFANI

L'anima veramente umile è contenta che compariscano le sue umiliazioni, e non la sua umiltà.

Io voglio che anche in mezzo ai mori, questa sia sempre una Comunità delicata di modi e di sentimenti.

Se sarete ubbidienti e vere umili, sarete la mia consolazione.

 

La santità richiede 5 cose:

1° Che si evitino le colpe leggere, per quanto si può – 2° che si eviti anche la sola apparenza di male – 3° che si sia disposti a fare ogni sorta di bene – 4° che ci si affatichi ad acquistare la virtù in grado eroico – 5° che non si pongano confini alla perfezione.

Non avete il carattere sacerdotale è vero, ma guardate un po' la Madonna. Essa pure non l'aveva, eppure voi sapete a qual punto, a qual gloria sia innalzata ora in Paradiso.

 

Dissi alla Consolata che ogni qualvolta voi penserete a lei ed in spirito vi porterete là, sotto ai suoi piedi, vi concedesse le grazie che chiederete. Le dissi che mettevo ad intercessore il Venerabile nostro ed ella mi ha risposto di sì; dunque domandiamo alla Consolata ed a Dio che ci concedano quanto il nostro Venerabile domandava per sé, cioè: ci faccia trovare l'umiliazione dove noi cerchiamo la gloria.

giuseppeallamano.consolata.org