PREPARAZIONE AL S. NATALE

23 dicembre 1915

 

 

QUATTRO SORELLE

Preparatevi alla festa del S. Natale e pregate in modo particolare per la pace. (Commentando un punto della lettera d'augurio letta poco prima da una sorella, dove si diceva che Gesù trovò solo una grotta per abitazione) E’ proprio vero che Gesù non è ricevuto... C'è molto bene in questi tempi, ma non tutti pregano e conoscono che questo (la guerra) è un castigo di Dio ed il Signore ritarda la sua clemenza. Umanamente parlando ci vuole il rinsavimento pubblico; il Signore non è l'individuo, ma la società che vuole. Adesso han proibite le processioni... Si vuol proprio che c'interniamo e che preghiamo lì (di nascosto). Sono due anni che non si fa più la processione della Consolata ed ormai vi sono troppi denari in cassa... Se per l'anno venturo non possiamo fare la processione, consumiamo tutto il fondo.

 

S. Paolo dice: Chi non ama nostro Signore sia scomunicato. Questo gran santo si sentiva pieno d'amore per nostro Signore. Non lo conosciamo abbastanza questo Signore che volle nascere piccolo perché volle essere amato (S. Agostino). Mettiamoci di buona volontà e così suppliremo noi quelli che lo bestemmiano. Siete voi quelle che suppliscono al male che si fa nel mondo. Che il Signore possa dire: è vero che tanti non mi vogliono bene, ma vi è in Torino, là in un buco, un gruppo di anime che sono disposte ad amarmi. Bisogna far di tutto per ottenere la pace.

 

Ieri è venuto il nostro Cardinale per fare gli auguri di Natale. Presenti si trovavano pure cinque profughi, cioè quattro sacerdoti tirolesi e un sacerdote della zona di Gorizía. Il Cardinale disse che per ottenere grazie straordinarie non basta pregare, ma è pure necessario il sacrificio, come nel Vangelo si dice: Tal razza di demoni si scacciano col digiuno. Riguardo alla preghiera, si prega molto, ma ci vogliono i sacrifici. Per voi, diceva il Cardinale rivolgendosi ai profughi, per voi li avete fatti i sacrifici, avete dovuto allontanarvi da casa vostra; la Madonna però vi ha ospitati volentieri presso di sé. Noi pure bisogna che li facciamo.

Dunque fare tanti piccoli sacrifici, massime spirituali; essere subito generose. Vi sono certi momenti in cui si ha un certo malessere nel cuore... Non lasciamoci subito abbattere!

 

Stamattina sono arrivate le lettere dall'Africa; non ho ancora avuto tempo di aprirle, penso però che saranno tutte di augurio ed io quegli auguri li godo già benché non li abbia ancor letti. Io non aspetto altro augurio che la vostra santificazione, proprio apostolica. Non lasciatevi andar giù, ma procurate di acquistare tutti gli abiti delle sode virtù. Come S. Paolo che diceva: non vestra sed vos, io non cerco altre cose che voi, per santificarvi.

 

Una povera figlia presa dai Boxeurs aveva accettato di essere.tagliata pezzo per pezzo per la nostra S. Fede. Dopo un'ora e più di tormento riuscì a scappar via; però sarebbe stata disposta a subire anche due o tre anni quel tormento. Così voi. Il Signore non domanda poi tanto da voi; siate vittime sopra voi medesime. Io non cerco altre cose che voi, cioè il vostro cuore per santificarlo. Vi ringrazio degli auguri. La notte di Natale pregherete affinché i nostri sacerdoti ritornino presto all'ovile a sentire di nuovo il gusto dell'abito santo. Quando hanno un po' di licenza vengono a fare un triduo di Esercizi...

 

(Quindi il nostro Ven.mo Padre distribuisce alcune immagini). Per spirito di povertà non volevo comperarle, ma poi ho cercato quelle che costavano meno ed ho pensato che quelle due lire voi le farete uscire diversamente.

Dunque, santo gaudio. La mestizia sta anche col gaudio. Quando si patisce per amor di Dio si gode di patire. I martiri nei tormenti cantavano inni. Patire è la più bella dimostrazione dell'amore a nostro Signore. S. Paolo era inebriato di poter patire. Quando si fanno le cose per amore, il patire dà il tono, aggiusta tutto. Diciamo al Signore: Noi pensiamo a Voi e Voi pensate a darci la pace... Farete delle mortificazioni, farete il coroncino. Il Signore vi benedica e faccia, metta Lui quel che vi manca.

Intanto riguardo a quel giovane dell'altro giorno dovete sapere che fu solo leggermente ferito, anzi doveva partire per l'Oriente ed ora si trova qui a Torino in convalescenza. La Madonna gli ha ottenuta la grazia.

 

SR. EMILIA TEMPO

Le virtù stanno così bene assieme che tolta una, mancano anche le altre. Gesù si è fatto piccolo per farsi amare. Facciamo che Egli possa dire: è vero che ci sono delle anime che non mi amano, ma girando magari tutto il mondo trovo un buco - e questo sia dove siete voi - ove ci sono anime che mi amano.

Per ottenere grazie grosse, straordinarie si fa bene a pregare, ma non basta, bisogna usare anche il digiuno (mortificazione, sacrifici). Pregare sempre, ma anche sacrifizi piccoli, massime spirituali... quei momenti lì... non lasciarci abbattere... generose; quelle malignità ecc... I veri auguri son quelli. Io non debbo né aspetto altro che la vostra santificazione, ma apostolica: umiltà, ubbidienza, carità; vittoria su noi medesimi. Dopo che abbiamo gustate le gioie di Dio, lasciarci andare per delle miserie! ... Fondarvi di virtù sode per l'Africa... Io

non voglio altro che voi, cioè i vostri cuori per santificarli ed aiutarli a santificarsi.

 

Godetevi pure Gesù Bambino; anche in mezzo ai dolori si gode... godete, godete pure; dite così: Noi pensiamo a Gesù e Lui pensa a noi.

giuseppeallamano.consolata.org