S. CARLO BORROMEO

4 novembre 1915

 

 

QUATTRO SORELLE

(Giovedì: solita passeggiata; ritorno lieto rallegrato da un breve trattenimento col nostro Ven.mo Padre in laboratorio).

 

Eh! ben, ben, non c'era umidità a Rivoli? Si stava bene? Là, sedete! Vedete, finché non c'è la neve non s'imbrattano le scarpe... quando poi ci sarà, starete a casa e Deo gratias! Non sei andata tu? (a suor Alessandrina) Poverina, sei stata a casa a lavorare... Di là (i missionari) non sono tanto fortunati, piove sempre al mercoledì.

 

Nella lettera che scrisse, suor Adele parla dell'ubbidienza e dice: Non direi che sia terribile, ma più rigorosa che in Casa Madre. - Era tranquilla in un posto e parte subito. Un'altra volta, venuta alla fattoria per un giorno, Monsignore manda a prendere la sua roba e si parte per la Madonna del Buon Consiglio; sì che l'ubbidienza pronta e il distacco è ben espresso... Bisogna che vi formiate in quel modo lì: ubbidienza cieca... Ma voglio leggervela, perché impariate a staccarvi da tutto già fin d'ora senza tanti se e ma...

Quest'oggi è S. Carlo. « Humilitas » [umiltà] stava scritto sul suo blasone, e bisognerebbe che noi lo scrivessimo in tutti gli angoli della casa. Vedevate che nel fare la casa lì per voi, non si andava mai su, perché si andava giù...

 

Così l'umiltà: è il fondamento di tutte le virtù... La superbia muore solo con noi. Faceva tanto effetto, mi ricordo, quando in iscuola si faceva una topica... Sapete che cos'è una topíca? [sbaglio] (sì, si, vien risposto sorridendo). E ben, noi invece di umiliarci e ringraziare il Signore, cerchiamo di scemarla, di aggíustarci e stiamo lì e non siamo pronti e generosi a dire: sì, son contento della topica... - Non avviene qualche volta così? Così anche nelle cose spirituali... rincresce non tanto internamente, ma si ha paura esterna di far brutta figura. Bisogna che siamo contenti che ci vedano. Se fosse permesso dire tutte le cose in pubblico, bisognerebbe dirle. Non parlo di tentazioni, poiché allora il diavolo fa il suo dovere quando ce ne manda... E’ meglio che conoscano che cosa sia- mo; apparire una santetta e poi... Non bisogna aver paura che ci conoscano difettose, ché se ci conoscono difettose, pregheranno per noi e ci aiuteranno. Bisogna ringraziare S. Carlo di averci fatte crescere un poco in umiltà: non dico che vi troviate già al terzo grado... ma dobbiamo arrivarci.

 

Leggevo stamattina del P. Lacordaire tanto zelante e santo, il quale ottenne d'introdurre in Francia l'Ordine Domenicano e di portarne l'abíto; ebbene, per umiliarsi si faceva pestare e battere da un fratello converso e diceva: Non aver riguardo, che pesti un superbo! Lui lo faceva con spirito... era persuaso. Bisogna amare le umiliazioni; far bene quanto si può, ma se non posso far di più, pazienza...

Pregate S. Carlo di andare su o scender giù, ma non star ferme. Quel che non avete fatto finora, bisogna che lo facciate adesso; abbiamo ancora due mesi. Ricordatevi che non sono i pensieri o le impressioni che durano un'ora, o anche delle giornate, che vi ímpediscono di essere umili; no, voi dovete arrivare al terzo grado, tutte. I santi, più si sono umiliati e tanto più sono stati esaltati...

 

E ben, ieri siete andate a trovare Don Meineri; ma adesso lo toglieremo di là... Io non volevo mai fare nessuna sepoltura e non avevo mai pensato, ma adesso ci penseremo... Bisogna andare a finir là. Qualcuno tollero, ma voi venite a domandarmi il permesso prima, e non che abbia poi a darvelo per necessità... Gli occhi verso il Paradíso. Il Paradiso dà spiegazione di tutto.

In Africa chiamano, altri partono per fare i soldati!... quando abbiamo incominciato eravamo solo quattro e si faceva tutto; adesso era comodo ed il Signore avrà pensato che eravamo troppo comodi. Sit nomen Domini benedictum. [sia benedetto il nome del Signore] ... lasciamo far da lui...

 

SR. EMILIA TEMPO

Sr. Adele scrisse dall'Africa e parla dell'ubbidienza e dice: Non direi che qui sia terribile, ma più rigorosa che in Casa Madre. Sì, che l'ubbidienza è pronta, il distacco ben espresso... Ma bisogna che vi formiate qui in quel modo lì... ubbidienza cieca. Dovete abituarvi fin d'ora al distacco senza ma, né se...

S. Carlo: sul suo blasone stava scritto: HUMILITAS! - Mi ricordo quando in scuola si faceva una topica... sapete che cos'è una topica? e ben, faceva molto effetto. Noi, invece di umiliarci e di ringraziare il Signore, cerchiamo di scemarla, di aggiustarci e stiamo lì pensando che gli altri non si siano accorti, invece di essere pronti e generosi a dire: sì, sono contenta di questa topica. Deo gratias. Non avviene così qualche volta? Così anche nelle cose spirituali: rincresce non tanto internamente, ma si ha paura esterna di far brutta figura. Bisogna che siamo contente che ci vedano... se fosse permesso di dire tutte le cose in pubblico... Non parlo di tentazioni, poiché il diavolo lo fa il suo mestiere quando ce ne manda... E’ meglio che conoscano che cosa siamo; apparire una santetta e poi... Non dobbiamo aver paura che ci conoscano difettose; vuol dire che pregheranno per noi e ci aiuteranno.

 

Ringraziamo S. Carlo del suo aiuto riguardo all'umiltà. Non dico che siate già al terzo grado, ma dobbiamo arrivarci. Preghiamo S. Carlo di farci andare su o scendere giù, ma non star ferme. Quel che non avete fatto fino adesso, ci sono ancora due mesi di tempo... Ricordatevi che non sono i pensieri, le impressioni che durano un'ora, una giornata e anche più, che ci impediscono di essere umili. I Santi tanto più si sono umiliati, tanto più son stati esaltati.

Gli occhi verso il Paradiso. Il Paradiso dà spiegazione di tutto.

giuseppeallamano.consolata.org