PER LA NOVENA D'OGNISSANTI

22 ottobre 1915

 

XI. 6

(Alle Suore)

Domani incomincia... Vidi turbam magnam... Ma tra essi spiccano le Vergini, le martiri e le missionarie, perché le prime sole cantano il cantico sempre nuovo, e sequuntur Agnum quocumque ierit; le seconde hanno in mano la palma, e le terze risplendono come stelle fisse; soli. Queste verità ben meditate vi sorreggono nella corrispondenza alla triplice vostra vocazione, di suore, di missionarie e di apostole.

Pochi anni di vita di obbedienza, di sacrifizii per convertire le anime vi meriteranno le tre distinzioni in Paradiso; e ciò per tutta l'eternità. Diceva S. Paolo: momentaneum et leve tribulationis... - Coraggio. - (Mia visita al Camposanto).

 

 

QUATTRO SORELLE

Non siete ancora la turbam magnam [grande moltitudine] vista da S. Giovanni in Paradiso, ma siamo già un certo numero... La turbam magnam verrà... non sapremo più che nome dare, ma quando non ci saran più nomi di Sante, metteremo suor di S. Giacomo, ecc. poi c'è il martirologio; cominceremo dalla prima pagina e avanti... S. Bernardo aveva 2000 frati e a tutti diede il nome...

 

Bene, volevo dirvi che domani incomincia la novena di tutti i Santi, che vuol dire il complesso di tutte le novene. Infatti facciamo la festa di tutti i Santi, non solo i canonizzati, ma anche di quelli che non lo sono. Non c'è mica bisogno del processo; lo fa nostro Signore dopo morte, in un momento. lo son persuaso che in Paradiso ci saranno di quelli più santi dei Santi che si venerano sugli altari. Qualche buona donnetta, qualche suora che qui scopava solo, lassù saranno vicino ai Cherubini. Quante cose vedremo lassù! Forse qualcuna che credeva di dettare la legge, lassù sarà, non in cucina perché non c'è, neppure a scopare perché è tutto pulito, ma sarà più in basso: mansiones multae sunt [ci sono molti posti]. C'è posto per tutti, ma non tutti sono allo stesso punto! Gloria particolare hanno le vergini che cantano un inno sempre nuovo che nessuno può cantare né imparare. E questo non è un privilegio?... e voi siete così... Le martiri: palmae in manibus eorum [le palme sono tra le loro mani]: hanno solo loro la palma. Per essere martiri non è necessario aver la testa tagliata. Una vera missionaria è sempre una vera martire perché ha molto da soffrire. Una religiosa che sia religiosa di spirito deve essere una martire perché S. Giovanni Berchmans disse che la vita di comunità è un lungo, prolungato martirio. Voi sarete martiri in due modi: come religiose e come missionarie.

 

Poi gli Apostoli. Essi splenderanno come stelle fisse, veri soli che daranno luce alle altre stelle. Così voi che dovete insegnare agli altri le vie di Dio, sarete martiri a piccolo fuoco, veri soli di giustizia... Voi sarete soli, stelle... Non avete mai visto Venere, la stella mattutina?... le altre sono più lontane, quindi più pallide...

Per far bene questa novena bisogna: onorare tutti i Santi, non solo quelli conosciuti. Tutti quelli che sono in Paradiso sono santi, ma in particolare pregate i vergini, i martiri, gli Apostoli come nostri protettori. E’ la festa di tutti, cominciando da nostro Signore, dalla Madonna, dagli Angeli ecc. senza eccezione. Sono i nostri modelli.

Pensiamo un po' che cosa ci dicono quelli là (del Paradiso). Ci diranno che sono ben fortunati, ma che se fossero al nostro posto, se potessero ancora desiderare qualche cosa, vorrebbero essere ancor più vergini, più martiri, ancora più apostoli, ancora... S. Teresa, per il merito di una sola Ave Maria avrebbe fatto qualunque cosa. Certe persone sembra che facciano una carità ad essere religiose... Poveri noi!... è il Signore che ci ha fatta la grazia... I Santi, oh! quanti tormenti hanno sofferto per guadagnare il Paradiso! Inutile rimpiangere che fuori avremmo fatto meglio... ma voi non rimpiangete. Ci sembra di fare tanto in comunità per rinnegare noi stessi, ma anche nelle famíglie le croci ci sono, colla sola differenza che qui abbiamo più grazie...

 

Corrispondere. Mai un momento di dubbio su questo o quello (perché vengono quei momenti!!!). Non rimpiangere le cipolle d'Egitto; ringraziare il Signore della vocazione. Tante migliori di noi non sono state scelte. Noi siamo così umani... Viviamo un po' dai tetti in su! solleviamoci... voglio vivere di Paradiso, Paradiso, Paradiso... Il Paradiso è di tutti... ci sono tanti seggioloni... guadagniamoci un bel posto, e arrivati là potremo dire con verità: io sono più di tutti, sono vergine, sono martire, sono apostola... Lassù ci son tanti vergini, tanti martiri, ma Apostoli... Il Signore ne ha scelti dodici soltanto, ed erano uomini... non ha mai scelto donne, neppur la Madonna, non si legge che abbia predicato in pubblico, ma voi sì: voi siete vere apostole!... (con entusiasmo).

Ieri, sapete, ho fatto un pellegrinaggio, solo, a piedi; sapete dove sono andato? Al Camposanto; non ho preso il tram e volevo anche domandare l'elemosina, ma non ne avevo bisogno... Sono andato in cappella e non vi era il SS. Sacramento perché, mi disse il cappellano, l'olio per la lampada costa troppo... Poi sono uscito, ed ho visto due sepolture... Ma adesso incomincia il mio pellegrinaggio... Sapete, non sono andato a vedere i grandi monumenti, no; ma ho cominciato a destra alla tomba di don Ignazio Vola. Diceva così bene la Messa questo sacerdote che ha fatto venire la vocazione a Mons. Gastaldi. Gli hanno scritto la vita e ve la farò leggere. Aveva molto spirito; portava il «frak», ma lungo che arrivava in terra... Gli ho parlato un po'; e poi sono andato alla tomba dove c'era una volta il Ven. Cafasso, ma lui non c'è più... Mi pareva di leggere sulla tomba: Non est hic [non è qui]. In quel luogo vi sono pure molti sacerdoti della Piccola Casa, compreso il teologo Guala il quale poneva il suo piacere nel lavorare per la gloria di Dio. Ho anche qui fatto la rnia conversazione ed ho domandato lo spirito buono. Poi sono andato dal Canonico Soldati; qui ho parlato in confidenza, e ci siamo anche intesi un pochino. Poi son passato da Madama De Luca, poi dall'ingegner Felizzati Professore d'Università che voleva farsi missionario. Aveva 42 anni.

 

Son passato in mezzo alle suore Sacramentine ' Visitandine, Giuseppine e sono andato dal Can. De Michelis. Lui che ha fatto tanto per noi!... e gli ho detto: Quando vi troverò in Paradiso, sarete poi contento dell'uso che ho fatto dei vostri beni?... Ed ho conversato un poco... Sono andato quindi dall'Abate Nicolis di Robilant; egli è vergine e martire; nella sua lunga malattia era sempre limpido, tranquillo, allegro. Non era di quelli là che se hanno un bubù [piccolo male], sembrano martuf [intrattabili]. Quando siete malate state ancor più allegre...

 

Quindi sono passato poi dai vescovi e sono tornato a casa in tram. Una volta andavo tutti i mesi, adesso non posso più. Che cosa penseranno questa gente dal Paradiso? Bisogna portarci qualche volta a pensare quel che ci dicono quelli di lassù. Se sentissimo le loro voci, ci direbbero: « Ma su, più coraggio... obbedienza più cieca... impara di più... date m'po' pi d'ardris [scuotiti un po' di più]... Non sai che qui si paga tutto, anche un bicchier d'acqua?... Sii più attiva; fai tanti sacrifici- ma se li facessi con un po' più d'amor di Dio... se fossi più virtuosa... ». Bisogna sentire, ascoltare quel ch'essi dicono e che cosa vorrebbero aver fatto. Siamo sempre per terra, non sappiamo sollevarci e pensare a Nostro Signore... Abbiamo i piedi attaccati alla terra... ma dovremmo aver le ali...

 

Meditando i Santi del Paradiso, diciamo loro che ci parlino, che ci dicano qualche cosa; se state attente li sentirete. E poi imitarli. E’, così che bisogna fare. Bisogna che non stiamo lì pigre, ma preghiamo, domandiamo... Il Paradiso sarà sconcertato da voi altre. Prendete un santo per l'umiltà, l'altro per la carità. Tutte le virtù domandiamole. Tutti son santi per qualche cosa, tutti hanno una caratteristica. La Chiesa ci fa venerare la moltitudine dei Santi perché moltiplichino colla loro intercessione le grazie su di noi.

Queí sacerdoti che son là sepolti, che cosa ne hanno se han perduto il loro tempo?... La memoria di quelli che sono stati santi dura nei secoli. Anche dai tetti in giù bisogna farsi santi per dare buon esempio. 0 morte, buono è il tuo giudizio... Non solo sacerdoti, ma vi sono pure molte suore sante. Suor Veronica Sacramentína, figlia del Conte della Margarita, aveva poca salute, voleva farsi suora ed il Ven. Cafasso le disse: « Vada pure, per la salute non ritornerà »; ed è morta l'anno scorso dopo una vita santa.

 

Suor Eulalia, fondatrice del Rifugio, godeva tale stima che Mons. Gastaldi, entrato in un altro Istituto dove non vi era tanta osservanza, disse: Questa non è la comunità di sr. Eulalia... Santa essa, santificava gli altri... Aveva uno spirito... Dunque, tiriamo il colpo. Se tiriamo vinciamo... Prendiamo la mira alta e canteremo quel cantico nuovo, con un bel soprano, ma di prima classe, neh! Il merito di un Perboyre non sarebbe fuori posto... Voglio essere un S. Francesco Saverio per lo zelo; un S. Francesco di Sales per la dolcezza... E’ così che si fa! Sursum corda! [in alto i cuori]. S. Filippo andava in estasi a dire: 0 Paradiso, o Paradiso!

 

SR. EMILIA TEMPO

La novena di tutti i Santi vuol dire il complesso di tutte le novene. Si fa la festa di tutti, anche dei non canonizzati; non c'è mica bisogno del processo; lo fa nostro Signore in un minuto, dopo la morte. Io sono persuaso che in Paradiso ci sono dei santi più santi di quelli che si venerano sugli altari. Quante cose vedremo lassù! Forse qualcuno che credevamo di trovar tanto in su, lo troveremo più in basso; altri invece ci stupiremo di trovarli in Paradiso, perché li credevamo magari all'inferno, e ci dirà allora: sei tu che hai fatto male a pensare così. - Difatti di nessuno si può giudicare.

 

In Paradiso ci sono molte mansioni; v'è posto per tutti, ma non per tutti ugualí. Gloria particolare hanno le vergini che cantano un inno sempre nuovo che nessuno può cantare. E questo non è un privílegio? E voi siete così. Le martiri hanno la palma. Per essere martiri non è necessario avere la testa tagliata... Una vera missionaria è sempre vera martire perché ha molto da soffrire; una religiosa che sia di vero spirito dev'essere martire, poiché dice S. G. Berchmans che la vita di comunità è un lungo e prolungato martirio.

... Vergini... voi sarete anche martiri e in due modi: come religiose e come missionarie... Poi gli Apostoli; essi risplenderanno come stelle fisse, veri soli che daranno luce alle altre stelle.

Voi che dovete insegnare agli altri le vie di Dio sarete martiri a piccolo fuoco, veri soli di giustizia.

Per far bene questa novena dovete onorarli tutti, anche i più dimenticati, ma in particolare, come nostri protettori, le Vergini, i Martiri e gli Apostoli.

 

Ascoltate poi che cosa vi dicono di lassù: che sono ben fortunati e che se potessero desiderare ancora qualche cosa sarebbe d'essere più vergini, più martiri ancora, più apostoli ancora... E noi che possiamo ancora? Certe persone sembra che facciano una carità a nostro Signore perché sono religiosi... Poveri noi... E’- il Signore che fa la carità di tenerci qui, che ce ne dà la grazia.

Oh, quanti tormenti han sofferto i Santi per guadagnare il Paradiso! Ci sembra che fuori avremmo fatto di più, ci sembra duro in comunità a sempre rinnegare noi stessi, ma anche nelle famiglie le croci ci sono, colla sola differenza che qui ci sono più grazie. Corrispondere: mai un momento di dubbio su questo o su quello - perché vengono quei momenti - mai rimpiangere le cipolle d'Egitto; ringraziare sempre il Signore della vocazione, di averci scelte fra tante che avrebbero fatto molto meglio... Noi siamo ancora tanto umani, tanto attaccati alla terra, ancora col mondo... viviamo un po' dai tetti in su, solleviamoci... dite al Signore: « Voglio vivere di Paradiso... Paradiso... Paradiso ». Il Paradiso è di tutti... ci sono tanti seggioloni... Voi potete dire: io sono più di tutti... sono vergine, sono martire, sono apostola... Lassù ci son tante vergini, tanti martiri, ma Apostoli... Il Signore ne ha scelti solo 12 ed erano uomini; mai scelto donne; neppure la Madonna si legge che abbia predicato in pubblico, ma voi sì, siete vere apostole.

 

(Parlò poi del suo pellegrinaggio al cimitero; ci disse che parlò ed ascoltò che cosa gli dicevano quei morti, e parlando dell'Abate di Robilant ci disse):

Egli era vergine e martire; nella sua lunga malattia era sempre limpido, tranquillo, allegro. Non era di quelli là che se hanno un bubù sembrano tanti martuf... Bisogna portarci qualche volta a sentire che cosa ci dicono i morti che adesso sono lassù e sentiremo dirci: « Ma su, più coraggio... ubbidienza più cieca... impara di più; dati un po' d'ardris... Non sai che qui vien tutto pagato, anche un bicchier d'acqua?... Sii più attiva. Fai tanti sacrifizi? ma se li facessi con un po' più d'amor di Dio! se fossi più virtuosa... ». Bisogna ascoltare quel che ci dicono e che cosa vorrebbero aver fatto. Siamo sempre per terra; non sappiamo sollevarci un po', pensare a nostro Signore... Abbiamo i piedi attaccati alla terra... dovremmo aver le ali...

Meditando i Santi diciamo loro che ci parlino e se stiamo attenti li udiremo. E poi imitarli soprattutto! E così che si fa. Non dobbiamo essere pigre. Preghiamo, domandiamo... Il Paradiso sarà mezzo sconcertato da noi altri. Prendetene uno per ottenere l'umiltà, l'altro per la carità, ecc. e così si moltiplicano su voi le grazie.

Che cosa ne hanno ora tutti quei morti se non hanno operato bene?... Guardiamo anche dai tetti in giù... per dare buon esempio. Dunque tiriamo il colpo, prendiamo la mira alta. Se miriamo vinciamo. Canteremo il cantico nuovo. Il merito di un Perboyre non sarebbe fuori posto... voglio essere un S. Francesco Zaverio per lo zelo... un S. Francesco di Sales per la dolcezza ecc. è così che si fa... Sursum. corda... S. Filippo Neri andava in estasi solo a dire: « Paradiso, Paradiso! ».

 

SR. MARIA DEGLI ANGELI VASSALLO

Tirare il colpo di andar subito in Paradiso e aver fiducia di ottenerlo.

giuseppeallamano.consolata.org