LO ZELO

10 agosto 1915

 

 

SR. FERDINANDA GATTI

(Ven.mo Padre di ritorno da S. Ignazio).

Là, proprio davanti alla statua di S. Ignazio, ho domandato molte grazie per voi, grazie che avete già ricevute o che riceverete.

Ora andrete in campagna. Certo che non dovremmo pensare a questo sollievo, ma è la Provvidenza che ce lo manda e Deo gratias!

L'uomo in tanto vive in quanto è attivo (per amor di Dio). Quel che si può fare quest'oggi non bisogna lasciarlo per domani. Si può stare in unione intima con Dio ed operare nel medesimo tempo, come S. Ignazio al quale la Chiesa applica le belle parole: Sono venuto a mettere il fuoco in terra e che voglio se non accenderlo? L'ardente fuoco che animò tanto S. Francesco Zaverio da fargli fare il conto di convertire tutto il mondo. Voi dovete imitare il grande Apostolo delle Indie, e quando non vi siano più infedeli convertiremo i protestanti e poi i cattolici che non sono cattolici.

 

Ci vuole fuoco per essere santi; coll'essere né caldi né freddi, cioè tiepidi, non si riuscirà mai alla santità.

Per parlare bene ci vuole: prudenza, carità, umiltà (quindi non parlare di noi stesse), ed infiltrare un po' di pietà. Voi missionarie dovete essere avide di far bene.

giuseppeallamano.consolata.org