NOVENA DELLA SS. CONSOLATA

10 giugno 1915

 

X. 30

Farei torto a voi coll'ínvitarvi a fare bene la Novena in preparazione alla Festa della Consolata, e cosi ad indicarvi come dovete farla. Basta sapere che ci avviciniamo a festeggiare la nostra cara Mamma per dire tutto. Non è infatti la SS. Vergine sotto il bel titolo di Consolata la nostra Madre, e noi i suoi figli? SI, Madre nostra tenerissima, che ci ama come la pupilla de' suoi occhi, che ideò il nostro Istituto, lo sostenne in questi anni spiritualmente e materialmente, sia qui in Casa-Madre come in Africa, ed è sempre pronta a tutti i nostri bisogni, per cui io posso dormire i sonni tranquilli... Quasi le facciamo torto a rivolgerle quelle parole: Monstra Te esse Matrem; Essa piut- tosto potrà rivolgere a noi: monstra te esse filium. Siamo figli della Consolata, e figli prediletti, ma praticamente ci dimostriamo sempre tali, con invocarla sovente, con onorarla in tanti modi possibili, e con ricorrere a Lei colla confidenza di figli teneríssimi? Procuriamo di ascoltarne i comandi ed anche i desiderii, che sono di farci buoni e santi. Ecco senza dirvi di più come dobbiamo regolarci in questa novena. Nel bel dì della Solennità di questa nostra Mamma, verrete a portarle il mazzo degli atti di ossequio e virtù esercitati nella Novena. Felici se avrete un gran mazzo e di fiori preziosi; io assisterò a questa presentazione, e chissà se la cara Madonna non me li mostrerà, e mi farà vedere il mazzo di ciascuno...

Proprio questa Novena principia nella Festa del S. Cuore di Gesù, domani, Venerdì dopo l'Ottava del Corpus Domini, come Gesù stesso ordinò alla B. Margherita Alacoque. Onorate domani il Divin Cuore, e ponete in Esso il proposito di fare bene la Novena della Consolata.

 

 

SR. FERDINANDA GATTI

Dirvi di far bene la novena della Consolata, credo che vi farei un torto. Basta pensare: Chi è la Consolata per noi? – E’ Essa che ha fondato l'Istituto, che lo dirige, che ci manda il pane quotidiano. Ce la porge di sua mano la pagnotta, la pietanza... Alle volte capita che non c'è del denaro per una nota che si deve pagare al domani. Si arriva fino alla sera che i denari mancano; però vi assicuro che non ho mai lasciato di dormire un sonno grosso così per fastidio di denaro; ebbene al domani i soldi arrivano, ed il debito viene soddisfatto.

Se la Madonna si occupa tanto di queste materialità, che cosa sarà per le cose spirituali? Oh! non abbiamo bisogno di dirle: Monstra Te esse Matrem; piuttosto dovrebbe risponderci: Monstra te esse filiam, perché madre mi dimostro.

 

Domandate molte, molte grazie alla Consolata, voi ne siete i figli prediletti. Non solo un corno piccolo di olio, ma ben grande; non vogliate essere delle ultime nel giro delle distribuzioni delle grazie.

Preparate per la sua festa tanti, tanti bei mazzi, ma di quei fiori belli belli. Chi sa che la Madonna non me li faccia poi vedere nella S. Messa!...

 

(Preghiera del Ven.mo Padre). Vi ringrazio, mio Dio, di avermi creato, fatto nascere da parenti buoni e cristiani, di avermi fatto ricevere il Battesimo, una buona educazione. Vi ringrazio di avermi lasciato passare l'infanzia in questi tempi burrascosi senza vedere tanto male; vi ringrazio dei Sacramenti, delle tante grazie ricevute, dell'Ordinazione sacerdotale. Ringrazio più voi, o Maria, che il Signore di essere già da 35 anni vostro custode. Che cosa ho fatto in questi 35 anni? Se fosse stato un altro al mio posto, che cosa avrebbe fatto? Ma non voglio investigare; se fossi stato tanto cattivo, non mi avreste tenuto tanti anni: è questo certamente un segno di predilezione. Se ho fatto male, pensateci, aggiustate voi, e che sia finita; accettate tutto come se l'avessi fatto perfettamente. Non voglio sofisticare, prendete le cose come sono; mi avete tenuto, dunque dovete essere contenta. - E mi pare che la Madonna abbia

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