SUGLI ANNIVERSARI

24 gennaio 1915

 

x. 6-8

La ricorrenza dell'anniversario della mia nascita e del mio Battesimo, che cadde nella passata settimana, mi dà occasione di intrattenervi sulla bella usanza di festeggiare gli Anniversari. Ne vedremo l'importanza ed il modo di farlo.

Nel mondo si usa commemorare il centenario degli avvenimenti straordinarii, come di Cristoforo Colombo e della scoperta dell'America; della nascita e della morte di uomini illustri, come in quest'anno della nascita del Ven. D. Bosco. Anche coram ecclesia si celebrano centenarii, come quello dell'Invenzione della Immagine della nostra Consolata e della Cattività del Papa Pio VII in quest'anno. Si celebrano pure cinquantenarii, venticinquennii, ed anche decennii di Istituzioni, di lavoro parrocchiale o sacerdotale. Ognuno poi ricorda e festeggia ogni anno il proprio onomastico...

E noi lasciando ai nostri successori il celebrare il centenario, se Dio vorrà del nostro Istituto..., commemoriamo fin d'ora gli anniversarii dei,punti più salienti della nostra vita. Come cristiani il giorno della nostra nascita, del S. Battesimo, della S. Cresima, della prima Comunione; - come religiosi quello della entrata nell'istituto, della vestizione religiosa; ed ancora, al presente od in avvenire, il giorno della prima, e seconda Professione; - come sacerdoti il giorno che ricevemmo la S *Tonsura, gli Ordini Minori, il S. Suddiaconato, il Diaconato ed il Presbíterato; come missionari il giorno della partenza ed entrata in Missione. Ognuno aggiunga il giorno di qualche fatto proprio degno di memoria.

 

Ma perché e come commemorarli?

In ciascuno di questi casi si tratta di una grazia ricevuta da Dio, di cui lo si vuol ringraziare; e quindi rinnovare in noi l'impressione e lo spirito e le virtù, che la grazia deve produrre (Gaduel: gli anniv.).

Considerate uno di questi fatti, p. es. il giorno della S. Ordinazione Sacerdotale; quale festa in quel giorno e più quale spirito... Ricevute queste grazie segnalate, (e per la nascita e Battesimo non ebbimo cognizione e non potemmo comprenderne l'eccellenza), col- l'animo tutto ripieno di affetto e di riconoscenza a Dio, promettemmo di ben adempirne le obbligazioni a costo di qualsiasi sacrifizio. Ma sbollito il primo entusiasmo, l'abitudine ci assalse, ci raffreddammo e la nostra corrispondenza se ne partì... A rialzare lo spirito e-rítornarlo al primo fervore vengono i S. Sp. Esercizi, i Ritiri mensili e tante altre pratiche in Comunítà; ma se questi mezzi servono ad infervorarci in generale sul nostro obbligo di santificarci, non ci ricordano i singoli doveri assunti, e quindi il bisogno di rinnovarci nelle speciali grazie ricevute. S. Paolo ricordava specialmente al suo Timoteo di risuscitare in sé la grazia della S. Ordinazione: admoneo te ut resuscites gratiam quae...

 

Veniamo alla pratica: 1) Notiamo sul libretto che ognuno deve avere, delle memorie spirituali, tutti i nostri anniversarii come occorrono durante l'anno, quasi in un calendario. - 2) la sera precedente prepariamoci con un Veni creator e pensiamoci andando a letto. - 3) Subito alzandoci indirizziamo la giornata secondo lo spirito del- l'anniversario specialmente la S. Meditazione e la S. Comunione. - 4) Possibilmente a' piedi di Gesù Sacramentato consideriamo la grazia ricevuta, e perciò portiamoci in spirito a quell'anno, giorno, ora,... leggendo anche ciò che sta scritto nel Pontificate, nel Rituale, o nel formolario dei religiosi; ringraziamo, pentiamoci e preghiamo per quei che assistettero o cooperarono a quella grazia, come i genitori, i padrini, il Vescovo, il superiore ecc. - 5) Terminiamo la giornata con fermi propositi di meglio trafficare il donum dei.

Che bei giorni così passati! Saranno tanti sproni alla santità, al rinnovamento del nostro spirito: renovan-úni spiritu mentis vestrae. Pei dettagli V. Gaduel: Gli Anniversarii del Sem. e del Prete.

 

 

SR. FERDINANDA GATTI

Andare avanti con grande semplicità. Le cose che sembrano così, e considerate così non è vero, sono tentazioni; così riguardo alla superbia, l'invidia; quando si ama il Signore si opera per Lui; andare avanti senza paura, non lambiccarci il cervello a correre dietro a questa o quella parola... allegria. Anche all'evidenza non bisogna fastidiarci...

 

Il Signore mi ha amata da tutta l'eternità. Nessuno pensava a me prima della mia nascita ed Iddio già mi amava...

E’, tanto bello festeggiare gli anniversari degli eventi più importanti della nostra vita. E’, una festa intima passata senza pompa esteriore tra Dio e noi; è una cara festa che ci ricorda il gran bene che Iddio ci vuole, gli immensi benefici che ci ha elargiti benché molto indegne. Essa viene a ravvivare la nostra fede e la nostra carità poiché noi siamo così fatti che abbiamo sempre bisogno di un qualche cosa che ecciti il nostro fervore, la nostra pietà. Ora è l'anniversario della nascita, del S. Battesimo, della Cresima, della Comunione ecc.; ora di un qualche fatto interno che ha avuto una grande importanza nella nostra vita, di una decisione, di una vittoria sopra noi stesse, ecc.; e nella vita di una religiosa quante ce ne sono!

 

Ecco il modo di passare bene tale giorno. Al mattino si recita il Veni Creator ringraziando il Signore delle grazie immense che in quel giorno versò sopra di noi; poi, pur non facendo nulla di straordinario. si passa tutta la giornata col pensiero della bella ricorrenza avvenuta tanti anni prima.

giuseppeallamano.consolata.org