NOVENA DI PENTECOSTE

4 giugno 1916

XI. 38

Domani incomincia la Novena di Pentecoste. E’ Gesù stesso che ,la stabilì, ordinando agli Apostoli e discepoli di ritirarsi a Gerusalemme e prepararsi a ricevere lo Spirito Santo. Le nostre Costituzioni ci pongono questa Novena tra quelle da farsi con solennità; quindi ogni mattina e sera canterete il Veni Creator ed il Veni S. Sp., e si darà la Benedizione del SS., perché Gesù stesso mandi a noi lo Spirito Santo come agli Apostoli, come ha promesso: non relinquam vos orf... Ma anche il modo di ben fare la Novena è stabilito negli Atti degli Ap. Quattro cose: raccoglimento, preghiera, gran carità e l'intercessione di Maria SS. Ciò fecero gli Apostoli ritirandosi nel Cenacolo, dove erano perseverantes unanimíter in oratione cum Maria Matre Jesu. (Spiegazione delle 4 condizioni).

Sono tre i nostri doveri in riguardo allo Sp. S.: conoscerlo, amarlo, ed ascoltarlo. (V. Pent. anno 1911).

VII. 14-15

(Pentecoste 1911).

Nell'Epistola della Messa di ieri si racconta che Paolo portatosi in Efeso... - Ai nostri tempi molti anche tra i cristiani non sanno che vi sia lo Spirito Santo, od almeno non si curano di Lui. Ed i religiosi e missionarii, che lo dovranno fare conoscere ai pagani, essi poi lo conoscono praticamente e si comportano con Lui come dovrebbero? Esaminiamoci. Tre sono i nostri doveri verso lo Sp. S.: conoscerlo - amarlo - e seguirlo (ascoltarlo).

  1. Conoscerlo bene. Chi è lo Sp. S.; ce lo dice il Catechismo: la Terza Persona..., Dio come il Padre..., eterno... (V. Simb. S. Atanasío). Tutto ciò noi crediamo per fede; ma tale teorica conoscenza la riduciamo alla pratica? Prestiamo come al Padre ed al Divin Figlio il tributo dei nostri doverosi ossequii, come a Dio...

E poi sappiamo che lo Sp. S. è l'amore del Padre col Figlio; a Lui si attribuiscono i doni..., l'applicazione della grazia per salvarci e perfezionarci... _E’ Egli che illumina, scalda... Vedete gli Apostoli prima e dopo la Sua discesa. Egli che in tutti i tempi formò i grandi Santi... Ecco la conoscenza che dobbiamo avere praticamente dello Sp. S.

2. Amarlo, è una conseguenza della nostra vera e pratica conoscenza. Lo Sp. S. è tutto amore; e sotto il simbolo di fiamme discese sugli Apostoli; ignis, ignem tui amorís... Egli ci ama, e per l'amore che ci porta desidera ardentemente di comunicarci se stesso ed i suoi doni. Ora amore esige amore; desiderio, desiderio. Ed oh! come ben esprimono questi sospiri amorosi tutte le parole del Veni S. Sp., del Veni Creator e del V. S. Sp. et emítte... Solo bisogna farle nostre, dirle con tutta l'anima; Veni, Pater paup...

3. Seguirlo, nelle sue ispirazioni con generosità e costanza. Quante anime in certi momenti di fervore ascoltano i suoi inviti, ma presto si stancano e lasciano il bene e la propria santificazione a metà; quindi in loro lo Sp. S. non può operare le Sue meraviglie. Anzitutto bisogna rimuovere gli ostacoli che si oppongono alle sue operazioni in noi, che sono i peccati ed i difetti. Specialmente ostacola in noi l'opera dello Sp. S. l'attacco a certi nostri difetti abituali; ciò che fa parte di quel peccato che si chiama impenitenza finale. Bisogna essere generosi nei tagli dei nostri difetti, e così cooperare alla nuova creazione che lo Sp. S. vuol fare di noi: emitte... et creabuntur... Felici coloro che si danno tutti a discrezione degli impulsi dello Sp. S e gli van dietro con coraggio. Egli ne farà degli eroi e dei Santi come gli Apostoli e S. Fr. Zaverio. In costoro e per essi Egli rinnoverà la faccia della terra: ren. f . t.

 

 

QUATTRO SORELLE

(Siamo tutte in cortile) Oh! adesso andrete a dormire come le galline (allude al cambiamento d'ora che comincerà domani). Anche le Messe rimangono spostate.

E’, la novena dello Spirito Santo; questa novena è stata istituita da nostro Signore. Cantate bene la Sequenza... Che cosa facevano la Madonna e gli Apostoli nel Cenacolo? Erano perseveranti nella preghiera con Maria Madre di Dio. Anche noi preghiamo, preghiamo con giaculatorie, e diciamo spesso: Veni, Pater pauperum [vieni, Padre dei poveri]. Vieni; io sono povera di virtù, di costanza, di volontà di ferro... Se uno si riconosce povero, lo Spirito Santo lo riem- pirà.

 

Nel Cenacolo erano tutti d'accordo e non avevano ancora ricevuto lo Spirito Santo... quindi se qualcuna trova qualche minuzia contro la carità, la distrugga; bisogna avere unità di cuore, di mente, di tutto. Ognuna sia disposta a dare la vita per l'altra, come S. Mauro e S. Placido. Lo fareste anche voi? Ma non fare come S. Pietro che si gettò nell'acqua e poi temette per mancanza di fede. Poi, attaccatevi alla Madonna.

Chiamate lo Spirito Santo e prendete più che potete dei suoi doni. Ruth non si lamentava che i mietitori lasciassero indietro tanto grano; così non si lamenta mai il contadino quando il raccolto è abbondante o vi è molta uva. Lo Spirito Santo fa parte della santificazione delle anime.

Che lo Spirito Santo faccia di voi tutte missionarie di prima classe e non di seconda.

Adesso vi leggo due o tre righe di una lettera di Padre Sales, così andiamo un momento in Africa.

giuseppeallamano.consolata.org