ESAME SULL'AMOR DI DIO

23 settembre 1917

 

XIII. 21.22

(Alle suore).

La S. Chiesa ci propone oggi un tratto del S. Vangelo che parla dell'amor di Dio. E’ tolto dal Vangelo di S. Matteo. Un dottore della Legge interroga il Divin Maestro: Magister, quod est... S. Marco riferendo lo stesso fatto vi aggiunge: Ex tota virtute tua. Non voglio parlare del dovere che abbiamo di amare Dio, sapendo che: Plenitudo legis est dilectio, e caritas est vinculum perfectionis. S. Agostino stupito di questo comando, dice che sarebbe già stata grande degnazione se Dio avesse ciò permesso (V. fas. VIII, p. 7).

 

Piuttosto Gesù ci fa un esame di coscienza sul come dobbiamo amare Dio: Toto corde; - tota anima; - tota mente; - ex tota virtute tua.

1) Toto corde, con tutto il cuore. Il nostro cuore è già così piccolo, che non dobbiamo dividerlo tra Dio e le creature. Egli l'ha creato per sé: Creasti nos ad te, et irrequietum est cor nostrum, donec requiescat in te (S. Agost.). Che dire dei nostri attacchi... simpatie ecc.

S. Francesco di Sales diceva che se avesse trovato nel suo cuore un filo che non fosse tutto per Dio, l'avrebbe schiantato senza pietà. Esaminiamo.

2) Tota anima, cioè secondo S. Tommaso con tutta la volontà. La volontà noi la diamo tutta a Dio, non volendo che ciò ch'Egli vuole e come lo vuole. Sovente c’inganniamo nella pratica, specialmente nelle avversità che ci capitano e nel tempo delle aridità. Ricordate l'ego dixí in abundantia mea: non movebor in aeternum... Aver- tisti faciem. tuam et factus sum conturbatus. Facciamo nostre le parole di S. Paolo: Quis me separabit a ch...

3) Tota mente, cioè secondo S. Agostino con tutto l'intelletto. Quali sono i nostri pensieri, giudizi ... ; tutti di Dio e per Dio? 0 non piuttosto umani, terreni e peggio. Quanto pochi anche tra religiosi pensano e giudicano le cose alla stregua della fede; e ne parlano come gente che non crede. Non cosi facevano i Santi.

4) Ex tota virtute tua, cioè il nostro amore sia maggior possibile non sensibilmente col sentimento, ma nel desiderio e volontà: amore fermo e costante.

Vi accenno alcuni mezzi per eccitare ed accrescere in noi l'amore di Dio: 1) Domandarlo al Signore: Domíne, ut amem te (S. Agostino); interponendo -la mediazione della SS. Vergine e dei Santi che si distinsero in questo amore: S. Francesco d'Assisi, S. Teresa, S. Filippo ecc.

2) Meditare bene, essendo scritto che in medítatione mea exardescit ignís. Specialmente meditare la Passione di N.S.G.C. S. Francesco di Sales scrive che il Calvario è il teatro degli amanti.

3) Fare opere che piacciono a Dio: Probatio charitatis exibitio est operis (S. Greg.) e Gesù: Qui servat mandata, díligit me. Specialmente salvare anime. Gesù a S. Pietro: Simon Joannis diligis... pasce agnos meos... Fortunate voi che avrete agio di salvarne tante, se sarete sante e ripiene di tanto amore di Dio.

VIII. 7

S. Agostino: diligendo perficitur: caritas, quod est vinculum perfectionis. L'amor di Dio e del prossimo sono due oggetti o un oggetto solo sotto due aspetti: Dio in sé e per sé; il prossimo in Dio e per Dio (P. Bruno e la Perf. P. 60). Due virtù distinte che formano un solo amore (La Perf. C. 59); quindi l'atto di carità che rendiamo ogni giorno. Notate con S. Tommaso: caritas non solum significat amorem Dei, sed etiam, amicítiam quandam ad ipsum: quae quidem super amorem addit mutuam redamationem cum quadam communicatione mutua. Quindi l'amore non è sempre carità p. es. coi nemici; con Dio è sempre carità: Ego diligentes me, diligo.

La carità verso Dio consiste nella volontà, e non nel sentimento; si può amare assai e non sentire od anche provare ripugnanza; e si può molto sentire, e piangere di tenerezza e non amare. Esempio del è S. Francesco di Sales a Parigi, del secondo certi penitenti che non promettono (A Bruno).

Necessità della carità verso Dio. S. Agostino andava stupito che N. Signore ci avesse dato il comando di amarlo, e diceva che sarebbe già stata grande degnazione sua se ce lo avesse permesso.

 

 

QUATTRO SORELLE

(Dice dapprima qualche parola riguardo agli Esercizi Spirituali che stasera incominceranno sei nostre sorelle per la professione; poi passa a dire qualche cosa del Vangelo del giorno) Gli Ebrei avevano confuso tante cose; discutevano se era meglio amar Dio ovvero fare dei sacrífizi. Eppure in tutta quanta la legge era chiaro... Ma essi, invece di praticare i precetti, discutevano. Quindi ecco che un giorno un dottore della legge viene ad interrogare Gesù: Maestro qual è il magnum, che vuol dire grande, grandissimo, perché nella lingua ebraica non vi è superlativo: qual è il massimo comandamento della legge? Gesù gli disse: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuor tuo e con tutta l'anima tua, e con tutto il tuo spirito. Fin qui S. Matteo, ma S. Marco aggiunge ancora: ex tota virtute tua, con tutta la tua forza. Vedete, quattro cose. Bastava dire: Ama il Signore; sì, bastava, ma Gesù che vedeva la nostra debolezza ha voluto spiegarlo bene. Il Signore potrebbe dirci in generale: Tu mi ami, ma mi ami proprio con tutto il cuore, con tutta la mente? ecc. Questo esame dobbiamo farlo noi medesimi. Il Signore ci dice come a S. Pietro: Mi ami tu?... più di tutti questi? cioè con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutto lo spirito, con tutte le forze?

 

S. Agostino dice che bastava il permesso di amarlo, e si stupiva che il. Signore del suo amore ne avesse fatto un comandamento. Questa è la pienezza della legge di Dio: l'amore. La carità è il vincolo della perfezione... E quelle belle parole di S. Paolo: Se anche sapessi tutte le lingue degli Angeli ecc. nihil sum [sono un nulla]. Se io di- stribuissí tutte le mie sostanze ecc. quid prodest [a che giova]? se non avessi in me la carità... Mi piace tanto quella bella espressione di S. Paolo: Dobbiamo vivere d'amor di Dio. Ma facciamo un po' di esame. Il Signore ci dice di amarlo:

l° - Toto corde [con tutto il cuore]. Egli vuole tutto il cuore; eh! poi se ne tagliamo anche solo un pezzettino, dove andiamo? E’, già così piccolo! Nella S. Scrittura si legge che il Signore è un Dio geloso. Ricordate quel che dice S. Francesco di Sales: S'io vedessi nel mio cuore un piccolo filo che non fosse per Dio, subito lo schianterei. Ora, venendo a noi, guardiamo se amiamo proprio solo il Signore... Fili, praebe mihi cor tuum [Figlio, dammi il tuo cuore]. Di tutto il resto al Signore non importa. Non c'è proprio nessun altro nel nostro cuore? Via, via... guardiamo un po' se è netto, pulito; qualche volta vi è qualche cosa nelle pieghe del cuore e per non voler far l'esame e andar giù, diciamo: Sì, sì, l'amo, ma... Una religiosa diceva: Ma io amo tanto i miei fratelli... Sì, sì, non è male amare la nostra famiglia, ma quest'amore fallo passare pel cuore di Gesù. Vedere se questo nostro cuore è libero, se è costante, se non è diviso, specialmente noi religiosi. Guai se il Signore lo vede diviso! si offende. Lui si è dato tutto a noi, e noi avremo riserve per dard a Lui?

2° - Tota anima [con tutta l'aníma]. S. Tommaso dice che amar Dio con tutta l'anima significa amarlo con tutta la nostra volontà. Non espansione sensibile, gioia, consolazione, ma un amore di volontà che resiste a tutto, che sta in mezzo alle prove, alle aridità, desolazioni ecc.

- Tota mente tua, con tutta la tua mente. S. Agostino dice che amar Dio con tutto l'intelletto vuol dire che i nostri pensieri, il nostro giudizio e tutta la roba che c'è lì dentro (segnando la fronte) bisogna che sia di N. Signore. Che tutto ciò che c'è nella nostra testa sia per lui. Il punto è quello; la testa può scappare, ma che ridivenga lì a posto e non lasciarla libera.

4° - Ex tota virtute tua [con tutte le tue forze]. Vuol dire che questi sentimenti, questi affetti del cuore, della volontà e della mente dobbiamo tirarli su più che si può. Amare il Signore più che sia possibile, con fortezza; non temere mai di amarlo troppo. Certe volte l'amor di Dio che c'è nel cuore dà fuori come, per esempio, a S. Francesco d'Assisi che doveva rinfrescarsi, a S. Pietro d'Alcantara che non sentiva più il freddo, a S. Venceslao di Polonia che faceva liquefare la neve dove passava... Però che abbiate queste cose non importa, purché sia interno, e poi se non scappa fuori, pazienza...

Ora, quali sono i mezzi per fomentare e far crescere l'amor di Dio in noi?

1° - Domandarlo. S. Agostino diceva: 0 Signore, ch'io vi ami: diligam Te, Domine. S. Ignazio: Amorem tuum solum cum gratia tua mihi dones, et dives sum satis [dammi soltanto il tuo amore con la tua grazia e sono ricco abbastanza]. Il Signore desidera che glielo domandiamo. Domandarlo alla Madonna che è la Madre del bell'Amore. Domandiamolo ai Santi che si sono distinti nell'amore di Dio: S. Teresa, S. Filippo ecc.

2° - Meditazione. In meditatione mea exardescit ignis; nella meditazione il fuoco avvampa nell'anima, la scalda... E come rimanere freddi pensando alla Passione di Gesù? Il Calvario, diceva un santo, è il teatro degli amanti.

- Non contentarsi di parole, ma venire alla pratica. Per provare che abbiamo amor di Dio ci vogliono le opere: Probatio dilectionis exíbitio est operis. Per amarlo bisogna osservare i suoi comandamenti. Per noi poi il modo di dimostrare che abbiamo amor di Dio è la sete delle anime; ed estinguere questa sete ardente che Gesù ha è il miglior mezzo di dimostrargli il nostro amore. Anche ora, nelle azioni comuni di ogni giorno potete salvare anime. Questo lo faccio per imparare e far poi del bene. Domine ut amem Te. [ Signore fa' che Ti ami ]. Non capisco quella gente che si perde in scrupoli e goffaggini... Ma se un atto d'amor di Dio aggiusta tutto, purifica tutto!

Quare conturbas me? [per qual ragione mi conturbi? ]. Stan lì, seguono la malinconia... Ma se viene offritela a N. Signore; dal male egli saprà trarre il bene, ci trasformerà il cuore. La missionaria deve avere il cuore grosso; tante matrone che hanno il cuore per tutto e arrivano a tutto. Dovete essere come tante madri di famiglia, di quelle buone cascinere [massaie] che hanno occhio a tutto, cuor largo... Laggiù voi sarete... sì che so... tante faccendíere, cascinere ecc. con cuore grande per ogni miseria e pieno d'amore di Dio.

Ricordatevi di quel che vi ho detto, e perché v'infervoriate un poco e cresciate nell'amor di Dio, vi lascerò leggere il Trattato sull'amor di Dio, di S. Francesco di Sales.

 

SR. EMILIA TEMPO

Il Signore dice: Amerai Iddio con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutto lo spirito (S. Matteo). S. Marco aggiunge: con tutte le forze. Bastava dire: Ama il Signore. No, Gesù che vedeva la nostra debolezza ha voluto esplicarlo bene. Sì, vuol farcelo meditare, fare l'esame. Dobbiamo vivere d'amor di Dio (S. Paolo).

1° - Tutto il cuore. Il Signore è un Dio geloso (S. Scrittura). Ricordatevi il filo... bisogna darlo tutto, non dividerlo; nessun'altra storia; via, via! niente nelle pieghe... dobbiamo pulire, far bucato, dar del sapone... Una religiosa diceva di amar tanto i suoi fratelli: sì sì, non è male amar la nostra famiglia, ma fallo passare nel Cuore di Gesù; lì si santifica ogni amore. Vedete un po' se questo cuore è libero, costante, se non è diviso; guai massime voi religiose se date un pezzetto di cuore ad altri... è già tanto piccolo!...

- Tutta l'anima. S. Tommaso dice che significa la volontà. Non espansione sensibile. gioia, consolazione, ma un amore di volontà che resiste a tutto, che sta anche in mezzo alle aridità e può stare.

3° - Tutta la mente. S. Agostino dice che vuol dire che tutti i pensieri, giudizi e tutta la roba che c'è lì dentro, sia degna di N. Signore, tutto per Lui; il punto è quello: la testa può scappare, ma che ridivenga lì a posto e non lasciarla libera.

4° - Tutta la forza. Vuol dire che questi sentimenti, affetti del cuore, della volontà, della mente, dobbiamo tirarli su più che si può.

 

Amare il, Signore più che sia possibile, con fortezza, non aver paura d'amarlo troppo. Quando ce n'è poi tanto dentro scappa fuori, come a S. Francesco d'Assísi, S. Pietro d'Alcantara, S. Filippo ecc., ma queste cose non son necessarie. Purché ci sia dentro.

 

Mezzi per fomentare e accrescere l'amor di Dio:

1°- Domandarlo. Oh! Signore che io vi ami! Domine ut amem Te (S. Agostino). Domandarlo alla Madonna che è la Madre del bell'Amore, ai Santi che si son distinti in quello (S. Teresa ecc.).

2° - Meditazione. In essa il fuoco avvampa nell'anima, la scalda... e come rimanere freddi pensando alla Passione? Un santo diceva: Il Calvario è il teatro degli amanti.

3° - Non contentarsi di parole, ma venire alla pratica. Chi osserva i comandamenti mi ama. Poi cercare di salvar anime. Gesù ha sete di anime... e anche da qui potete salvarne: tutto quel che fate, .fatelo per amore, per salvar anime. Chi si esercita ad amare N. Signore non si perde in quísquilie, in certi scrupoli, in goffaggini... Ma se un atto di amor di Dio aggiusta tutto ... ; via!, son solo tentazioni. Certe stan lì, seguono la malinconia... Ma se viene, mandatela via, se non va offritela al Signore e soffritela per amor di Dio. Le missionarie devono avere un cuore grande: tante matrone che hanno il cuore per tutto e arrivano a tutto. Dovete essere come tante madri di famiglia, di quelle buone cascinere che hanno occhio a tutto, cuor largo. Laggiù voi sarete... sì che so... tante faccendiere, cascinere con cuore grande per ogni miseria e pieno d'amor di Dio.

giuseppeallamano.consolata.org