DOPO LA PROFANAZIONE ALLA CHIESA DI S. BERNARDINO

31 agosto 1917

QUATTRO SORELLE

(Dopo aver raccontato delle profanazioni fatte nella chiesa di S. Bernardino e d'altre cose accadute durante lo sciopero) Neh! che cos'è il mondo! Anche i Giudei nel giorno delle palme distendevano gli abiti per terra dinanzi al Signore, lo acclamavano re.... ecc. e poi?... dopo quattro giorni che cosa avvenne? Eppure erano ben gli stessi! Ma vedete: il mondo oggi è così, domani cosà... (flettendo la mano da supina a prona).

E noi domenica faremo la giornata Eucaristica in ispirito di riparazione... perché, dopo la cappella dell'ospedale Martini, siamo i più vicini a S. Bernardino e tocca a noi riparare. Domani preparatevi a passare bene quella giornata, proprio in íspirito di riparazione, affinché il Signore resti consolato da. coloro che gli vogliono bene; ed io spero che sarà contento e risparmierà anche i castighi che si meriterebbero quei profanatori, come avrebbe risparmiato Sodoma e Gomorra se Abramo avesse trovato dieci giusti... e noi siamo di più... ma bisogna che siamo tutti... poiché al Signore fa più dispiacere una nostra incorrispondenza che certi peccati dei secolari.

 

Facciamo che il Signore non abbia da lamentarsi con le parole che abbiamo letto oggi nel Breviario: Ho girato lo sguardo attorno, e non trovai chi mi aiutasse, chi mi volesse bene. Infatti, quando sento dire che la causa della guerra sono i framassoni, i bestemmiatori, i cattivi... Sì, si, va bene..., dico, tutto questo è vero, ma non ci sono anche tanti religiosi, tanti sacerdoti che non sono come dovrebbero essere?!... Quando vedo che dicono la S. Messa in fretta, che fanno un pasticcio, io dico: ma quello li attira le maledizioni del Signore e provoca la collera di Dio... Il sacerdote è istruito, sa quello che deve fare... invece molti cattivi non sanno quel che si fanno...

(Poi, facendo atto di andar via) Là, statemi bene e godetevi ancora della buona aria che avete preso a Rivoli, e ringraziate il Signore... Vedete, è buono in averci dato un bel posto... Se avessi avuto da sceglierlo io, non avrei saputo trovarne uno migliore, non troppo vicino, non troppo lontano... Ma il Signore ci pensa... Infatti vediamo proprio che anche delle più piccole cose il Signore si occupa...

 

(Tratta di diverse cose, e poi:) Son passato di là (dai Missionari) mentre i ragazzi segavano legna, mi son fatto mostrare le mani piene di calli, e: Bravi, bravi, ho detto loro, così mi piace; un giorno o l'altro comprerò una cascina e la lavorerete voi... (Anche noi, Padre) Oh! sicuro, anche voi... e poi in Africa lavorerete... Quando si conosce familiarmente la lingua, lavorando familiarmente, si può far del gran bene, perché è lì che dicono quel che pensano, e poi, come sapete, al mattino ed alla sera si sospendono i lavori e si fa il catechismo...

(Padre, purché finisca presto la guerra, così andremo in Africa!) Sicuro, quando finisce voi partirete, laggiù ne hanno bisogno; ma bisogna preparare il fagottino perché all'ora della partenza si ha sempre un regret [rimorso] ... Facciamo in modo che allora sia poi solo per umiltà. Ogni giorno domandatevi: Se dovessi partire domani, sarei preparata?... la mia superbia non c'è più?... i capricci sono andati giù?...

Alle volte ci crediamo già d'avere un certo grado di virtù, poi alla prima occasione si conosce quel che siamo... Le occasioni non ci fanno mica diventar cattive! Dimostrano solo quel che siamo. Mi ricordo che il nostro Direttore del seminario diceva: Felice, fortunato quel chierico, che durante il suo chíericato si è preso di quelle lavatine che portano via il pezzo!... e infelice colui al quale è sempre andato tutto bene, tutto gli è andato liscio, poiché alla prima occa- sione cadrà. Dunque, bisogna che i superiori non abbiano paura di sbatterci, anzi dovremmo fare tutto così bene, ch'essi fossero costretti a sbatterci tanto per vedere se lavoriamo proprio per Dio.

giuseppeallamano.consolata.org