VANGELO DEL GIORNO: IL SORDO-MUTO

12 agosto 1917

 

XIII. 14

Esposto il S. Vangelo si conchiuse colle seguenti applicazioni: In senso spirituale siamo tutti noi sordi e muti. Sordi alle voci di Dio che ci parla direttamente con le Sue ispirazioni, e per mezzo dei superiori. Ci parla pure per le quotidiane meditazioni, letture spirituali ed in refettorio, e le prediche; ci parla coll'esempio dei compagni ecc. Ascoltiamo noi queste voci di Dio? Quante ne trascuriamo, o sentiamo alla leggera senza ponderarle ed applicare a noi. Tante grazie non accettate e poste in pratica, di cui abbiamo da rendere conto! Quanta parola di Dio nella nostra Comunità; e credetemi, non la stimate abbastanza...

Sono muti quelli che non pregano, o non pregano bene, non sentono il bisogno di lodare Dio. Non si preparano a rendersi idonei a predicare a suo tempo la verità della Fede e della morale. Diciamo al Signore: « Domine labia mea aperies »: « Aperi Domine os meum » (Breviario).

 

 

QUATTRO SORELLE

(Il nostro Ven.mo Padre, dopo aver domandato qualche cosa riguardo alla meditazione, s'intrattiene a parlare del Vangelo del giorno e ci fa notare come da quel passo del S. Evangelo, la guarigione del sordo-muto, la Chiesa ricavò le cerimonie del S. Battesimo. Dopo averci fatto notare che il Signore impose il silenzio sull'operato miracolo, esclama:) Il Signore ha imposto silenzio. E noi? Noi ci aspettiamo lodi... Siamo fatti così; se nessuno ci dice niente, quasi ci lasciamo melanconizzare, vorremmo sapere, per saperci regolare, almeno per l'avvenire... Non è mica quello! E’ per farci dire, è che aspettiamo qualcosa ... Ciò non indica mica per poterci regolare!... un po' di soddisfazione ... subito amor proprio. Non dico mica che ci sia peccato, ché ci vuole la volontà, ma la radice del peccato c'è.

 

(Parlando del sordo-muto ci racconta come speri un miracolo dal Ven. Cafasso per la guarigione d'un sordo-muto e d'una sordo-muta). Vorrei uno di questi miracoli. Preghiamo che mi venga l'ispirazione di pretendere tale grazia dal Venerabile... Faccio tanti sacrifizi per quella causa; pregate o per l'uno o per l'altra. Pregate che mi venga l'ispirazione di pretendere; prego, ma non mi viene ancora l'ispirazione... Noi ne abbiamo già tre miracoli: uno è d'un tisico guarito, l'altro d'una sciancata raddrizzata istantaneamente, il terzo un'ernia irriducibile scomparsa.

Tuttavia non mi fido; ma se mi venisse uno di quelli lì grossi, sì che andrebbe bene! Io glielo dico sempre, ma lui se ne sta tranquillo in Paradiso... Grazie ne fa tante, ma come fare a cercare tutte quelle che si ottengono? lo dico sempre in sacrestia di stare attenti a registrare tutto.

 

(Ci fa vedere una fotografia raffigurante un Padre con suore e neri: P. Cavallero, sr. Caterina e sr. Antonina. Parlando d'Africa soggiunge:) Poco per volta si procede avanti, solo che bisogna prepararci, che non venga quel giorno senza essere preparati...

Quest'oggi è S. Chiara, imitatela nelle sue virtù; è stata 28 anni ammalata e, per non essere oziosa, pur ammalata, lavorava. Noi quest'anno che abbiamo la pratica della povertà e S. Francesco d'Assisi per protettore, imitiamo pure S. Chiara che conservava tanto spirito di povertà.

giuseppeallamano.consolata.org