I CASTIGHI DI DIO

17 giugno 1917

 

 

QUATTRO SORELLE

Nessun tram voleva condurmi qui. Mi ero prefisso di venir più presto, invece ho dovuto aspettare più di 35 minuti. Se fossi stato un giovanotto sarei venuto a piedi, ma... Vedete com'è la volontà umana! Ebbene, avete ancora il profumo della festa del S. Cuore di Gesù?... (« Ci è rincresciuto deporre il distintivo »). Ebbene, lo porterete tutti i primi venerdì del mese. Adesso prepariamoci alla nostra festa, e chi viene al mattino tenga il posto di tutte. Ma non è questo che voglio dirvi.

Certe volte si sentono degli spropositi: Quante disgrazie! Come va che la Madonna non si fa sentire?... perché il Signore permette tante miserie?... E qualche volta anche la nostra fede è un po' deboluccia, non vi pare? Vi ho portata la pastorale di un Vescovo che spiega molto bene questi perché, e intanto vi dico qualche cosa io.

 

Si dicono questi spropositi perché si ignorano i punti di fede. I Santi in ogni evento assurgevano subito a N. Signore e trovavano tutte le spiegazioni, noi invece stiamo lì... Perché dunque tante miserie? tante cose? Tutte le cose avverse sono a causa di peccati o individuali o comuni. Facciamo un po' di esame di coscienza. Un peccato veniale è maggior male che tutti i disastri umani... Si dirà che vi è tanta brava gente... Sì, ma siamo poi quello che dovremmo essere? Lasciamo stare il peccato, sebbene tutti siamo peccatori... Siamo noi puri come dovremmo essere? come ci vuole il Signore? Ci perfezioniamo come richiede il nostro stato? E poi non possiamo dire di non essere peccatori poiché il giusto manca sette volte al giorno. Ora, siccome un peccato veniale meriterebbe tutte le disgrazie, è giusto che patiamo... E poi, è proprio vero che vi sono molte brave persone?... Vi son di quelle che vanno a servir Messa tutte le mattine, ma poi lungo il giorno... Ah! non basta non fare il male positivamente, ma cooperare che non si faccia il male... Non è forse colpa l'indolenza di certa gente nell'educazione della gioventù?... Siamo zelanti nel far conoscere N. Signore?... Hanno fatto tutto quello che era da loro per fare buona la società? Negli interessi di Dio, ah! come sono molli! Vengono a servir Messa ed hanno la Gazzetta del Popolo in tasca... Ora, chiunque favorisce la stampa cattiva e non aiuta la buona, fa male... Se tutti facessero il loro dovere... invece han paura di farsi vedere cristiani- Quante famiglie si son consacrate al S. Cuore di Gesù qui in Torino? Non vado a contarle, ma son ben poche in confronto degli abitanti della città, eppure il S. Cuore desidera quello... Ah, ciascuno di noi dica pure con verità: Io non mi merito che il S. Cuore ci conceda la pace. La nostra missione è quindi di ripetere spesso: Parce Domine, parce populo tuo; parce, parce [perdona Signore, perdona il tuo popolo; perdona, perdona] prima noi e poi gli altri.

 

Ma adesso ammettiamo di non essere colpevoli, ma tanti innocentini... per questo potremmo pretendere la pace? No. Sapete quel che ha detto il Signore: Il mio regno non è di questo mondo... Chi vuol venire dietro di me, prenda la sua croce e mi segua... - Sono dolori stabiliti da Dio, così per distaccarci da questa terra, per farci sentire che noi siamo fatti per il Paradiso. E’ questo il motivo per cui i santi desideravano patire ... questo è il motivo per cui la nostra morte è preceduta da tanti mali ... Per un moribondo vale di più il suo soffrire, quando è rassegnato, che se potesse fare tanti atti di amor di Dio. E’ il dolore il mezzo che Dio sceglie per purificare... Questa è la nostra sorte in questo mondo; soffrire in privato e in pubblico.

 

E tanti martiri e. tanti santi erano innocenti, eppure soffrivano, sentivano il bisogno di soffrire e si gloriavano, ma soffrivano con pace e tranquillità. Dunque, siamo convinti che dobbiamo soffrire e come peccatori e come innocenti. Non devo quindi più pregare per ottenere la pace, per tenere lontane tante miserie?... Sì, sì, sì, ma con calma, con rassegnazione come c'insegna la Chiesa.

 

La Messa di quest'oggi III domenica dopo Pentecoste, dall'offertorio fino alla fine è una preghiera rassegnata e supplichevole. (Legge quindi, spiegando brevemente, l'offertorio, l'epistola ecc.) Vedete com'è bella!... Siam sempre lì, umiliarci e poi gettar tutto nel Cuor di Gesù... C'è anche un po' di prepotenza, ma al Signore piace...

Dunque, pregare e interporre la Consolata. La Madonna è Salus desperantium, salute dei disperati, e non solo, ma la Consolatrice deli afflitti... Senza di Lei a quest'ora il mondo sarebbe un subisso. Dicono che la Madonna non ci aiuta, ma siamo noi che non ci emendiamo... Oramai siamo già a un buon punto; se non ci facciamo buoni avverrà che dopo il mondo sarà peggio di prima...

Meriteremmo un diluvio, ma no, perché Iddio ha promesso di non più mandarlo, ma una pioggia di fuoco. Se dopo la guerra viene la rivoluzione religiosa, noi saremo le prime vittime, quindi prepariamoci... Comprendiamo che una parte di colpa l'abbiamo tutti.

 

Dicono: La Consolata non si muove, non ci ottiene la pace... Ma che cosa può Essa presentare di buono al suo Divin Figlio? Credete che ha un gran fastidio; come ha da fare?... resta mortificata poverina... Ricordate la storia di S. Bernardo: S. Bernardo fu invitato a girare tutta l'Europa per predicare la guerra contro i Turchi. Faceva miracoli per provare che quella guerra era volontà di Dio... e prometteva che sarebbero tornati vittoriosi. Convinti per mezzo dei miracoli, andarono, ma giunti là un principe voleva questo, l'altro quello, e per discordia invece di combattere contro i Turchi fecero guerra tra di loro e morirono quasi tutti. La spedizione che pure era volontà di Dio, andò male. Questo povero Bernardo si lamentava col Signore... e la gente gli dava dell'impostore. Allora egli scrisse un libro dove spiegava che era volontà di Dio la guerra e che, se avessero fatto il loro dovere avrebbero vinto, ma che l'invidia ed i loro vizi erano stati la causa della mal riuscita, dalla quale però avevano ottenuto il profitto di morir bene, mentre forse in patria sarebbe stato difficile.

Dunque, preghiamo che venga la pace, ma che si riconosca N. Signore prima di tutto.

giuseppeallamano.consolata.org