PROFESSIONE DI SETTE SUORE

15 marzo 1917

 

XIII.3

La Santa Chiesa ci fece nei passati giorni celebrare la Festa dei 40 Martiri di Sebaste. Voi ne conoscete la storia. Essi in mezzo ai tormenti pregavano... Voi in certo modo più fortunate, mie care figlie, che di 7 che... tutte 7 siete giunte alla corona della prima Professione. Voi avete percorso con costanza l'arringo del noviziato; avete lottato e vinto contro la propria miseria, le insidie del demonio, ed anche le prove permesse da Dio. Ed ecco ora la corona: veni Sponsa...

Io mi rallegro con voi... Voi ringraziatene il Signore. Ma questa è la prima corona, resta a conseguirne una maggiore:la Professione perpetua, e poi la finale in Paradiso.

 

La vita religiosa è quell'arringo di cui parla S. Paolo, e bisognerà combattere tutta la vita. Ritorneranno le prove e forse più gagliarde; verranno malattie, pene interne ed anche esterne... In quei giorni, in quelle ore ricordate questo giorno, questi momenti; e dite: voglio essere ciò che voleva allora: forte in Dio. Passate ogni giorno coi sentimenti di questo giorno. – E’ commovente la storia del giovanetto Melitone ... : Fili paulisper sustine, ecce Christus ad januam stat, adjuvans te. Anche voi avrete sempre il vostro Sposo, Gesù, con voi per aiutarvi a proseguire con coraggio...

 

 

QUATTRO SORELLE

(In cappella, dopo la professione di sette sorelle).

Nei passati giorni, e precisamente il 10, la Chiesa ci invitò a celebrare la festa dei 40 Martiri di Sebaste. Voi conoscete la storia di questi valorosi martiri della fede i quali, dopo essere stati assoggettati a vari tormenti, furono gettati in uno stagno d'acqua gelata. Quaranta entrarono in questa prova e la loro preghiera era: Signore, fate che quaranta siano le corone. Sapete la pena che provarono allorche uno di loro, mancando di confidenza in Dio, si lasciò disanimare fino ad apostatare! Che dolore! La loro preghiera non sarà esaudita?... Ecco il portinaio, vista attorno ai martiri una gran luce e 39 corone portate da un angelo, si sveste e va a prendere il posto di colui che ha mancato... Questa storia è sempre commovente.

Voi, care figlie, siete in certo modo, più fortunate di questi Santi Martiri... Siete entrate sette (allude alla Vestizione) e sette siete riuscite a prendere la corona. Il Signore pochi istanti fa 'ha detto: Veni, sponsa mea, veni ecc. [vieni,mia sposa, vieni]... Ringraziate in comune, perché la grazia non è solo individuale, ma comune.

 

Quel santo Vescovo (S. E. Mons. Ressia che presiedette alla loro Vestizione) vi augurava di essere stelle fisse, e lo foste. Foste stelle fisse nelle prove per rimuovervi dalla vocazione; prove del demonio... prove da parte dei superiori che, certo, volevano assicurarsi della vostra vocazione; prove da parte del Signore stesso che vi ha date ore di mestizia ed inquietudine per provare la vostra costanza.

Questa è una corona, ma non l'ultima; vi sarà fra cinque anni l'altra della professione perpetua e poi la corona eterna dell'apostolato. Per prepararvi a queste due ultime corone continuate la guerra contro voi medesime, contro il corpo, contro lo spirito. Quante prove!!! Bisogna formarvi a quella fortezza di stelle fisse. Ricordate che dovete formare tra voi, direi, un'amicizia, perché corrispondiate alla vostra vocazione ed animarvi, come facevano i martiri di Sebaste, alla perseveranza. E per conservarvi perseveranti, tenete sempre a mente la corona dell'apostolato che riceverete.

 

Nella storia di questi martiri si parla di un giovanetto, Melitone; non essendo pienamente morto, la madre se lo prese tra le braccia e lo depose sul rogo e, quale vera madre cristiana, gli diceva: Coraggio, guarda il cielo, guarda Gesù che sta alla porta per incontrarti.

 

Il Signore sta là alla porta, non solo, ma sta unito a ciascuna delle sue spose per sostenerla, aiutarla; e le dice: Guarda il Paradiso. Questo pensiero vi sosterrà in tutte le lotte. Adiuvat te [ti aiuta]. Tenete questo pensiero che si suggerisce ai sacerdoti: Ricordatevi particolarmente di questo giorno. Abbiate sempre in mente il giorno e l'ora della professione e regolatevi in modo come voglio e volevate in questo giorno.

 

Ecco quanto io vi auguro e prego da nostro Signore. Respice in finem [guarda al fine]. Pensa che Gesù è sempre sulla porta del Paradiso, pronto ad aiutarti: adiuvat te.

giuseppeallamano.consolata.org