COLLABORAZIONE CON L'I.M.C.

28 gennaio 1917

 

 

QUATTRO SORELLE

Vedete (tira fuori di tasca una lettera e, con un bel sorriso di compiacenza, la depone sul tavolo) ci sono i nostri missionari che sono a fare il soldato, che vi scrivono una lettera (con un'aria di soddísfazione la tira fuori dalla busta, la spiega con calma e poi, adattandosi gli occhiali sul naso, comincia a leggerla. Al punto ove in modo particolare i Revv. Confratelli ringraziano per i pacchi loro preparati, pacchi contenenti un po' di vitto che loro si preparano per il viaggio quando han finita la breve licenza che di tanto in tanto vien loro concessa, il nostro Ven.mo Padre soggiunge:) Non solo il mangiare, ma voi guardate pure che siano puliti. Quando arrivano, dico loro: Andate a cambiarvi dalla testa ai piedi. Un colonnello mi diceva: Quel che si patisce è per la mancanza di pulizia; la fame, la sete, è nulla; ma la pulizia...

 

Questo che fate loro è ciò che avrete da fare in Africa... Finora nessuno è andato a combattere; adesso però sono due tra i combattenti... (Finisce di leggere la lettera e poi, con un sorriso:) Questo è l'affetto che vi deve essere tra fratelli e sorelle... Ciascuno dalla sua parte, ma... affetto di cuore. Voi siete come le pie donne (e qui, facendoci ben notare quanto dice:)

 

Voi non siete come e suore degli ospedali che servono N.S.G.C. nei poveri; neppure come le altre suore che si trovano negli asili ed alle quali il Signore dice: Ciò che avrete fatto ai piccoli, l'avrete fatto a me. - Voi siete suore che servono i sacerdoti, i quasi sacerdoti (i coadiutori); sacerdos... sacerdote che vuol dire? (con forza) « alter Christus » [un altro Cristo]. Quindi servite a chi? Questo è il mio corpo, dice il sacerdote nella S. Messa... A chi servite? A N. Signore medesimo. Vedete che importanza nel poter servire N. Signore non così alla lontana? S. Gregorio Magno un giorno servì N. Signore in sembianza di poverello. Ciò che si fa ai missionari, sia ai sacerdoti come ai ragazzini alti così (sorridendo ne segna l'altezza colla mano e poi, deviando un momentino il pensiero:) In quei ragazzini dovete vedere un missionario. E quando vedete uno di quei bambini, dovete dire: Oh! guarda N. Signore! Sicuro, saranno futuri sacerdoti... L'importanza che c'è di guardare la loro roba... e se vedete roba stracciata, aggiustatela lo stesso, non abbiate schifo (rivolgendosi in giro) anche quella delle calze pensi che è roba di N. Signore. Immaginate di essere la Madonna che rammendava le cose di N. Signore. Gesù consumava poco. (A proposito della veste inconsutile una suora domanda se sia vero, ed il nostro Ven.mo Padre risponde che il Signore volle essere simile a noi e quindi avrà pure usati gli abiti come noi). S. Francesco di Sales diceva: Stracciato no, ma rappezzato sì. Rattoppava lui stesso qualche volta... Io non sono buono a rattoppare (sorride). In seminario rattoppavamo da noi... e poi la mamma ci diceva: Ma mandate a casa, non rattoppate voi... (Ridiamo tutte al pensiero di quei bei rattoppi).

 

Si sa già che pregate per i missionari... ma l'aiuto materiale fatelo con una santa contentezza perché lo fate a Gesù stesso... Quindi il lavoro vostro è tanto più prezioso.

Una volta nei seminari non c'erano suore. Per primo cominciò Mons. Gastaldi a chiamare alcune della Piccola Casa. Mi ricordo (era allora Direttore in Seminario) che venne ad accompagnarle P. Anglesio. Mie care figlie, disse loro il Padre, non si tratta solo di andare in un ospedale o in un asilo, ma di fare le pie donne... Ricordatevi che avete una missione particolare, molto più nobile delle altre... Guardate di fare le cose bene, con più spirito. Questi chierici, stando bene, potranno far meglio, e voi coopererete a far santi sacerdoti...

Già è giusto... se non stan bene, non possono più studiare. Pensate che è una gloria che vi fate a lavorare per i missionari ... e... desiderare piuttosto di andare a studiare, o far altro... sbaglio ... Le pie donne non stavan mica a studiare l'inglese!!! guardavano che le vesti degli Apostoli non fossero strappate... Quando siete invitate a cooperare in qualunque modo a fare per i missionari, ricordatevi che quell'opera lì val più di tutte le altre...

 

Domani è la festa di S. Francesco di Sales. Quell'uomo lì aveva tutte le virtù. No, cioè: se le è formate tutte. (E

qui parla in modo particolare della mansuetudine del Santo). Mansuetudine, pazienza sempre, quando si è di buono o cattivo umore, si ha male o no, mal di capo o no... Ci son ammalati che sono di edificazione, altri di disperazíone. Ho vista una persona malata, così maligna, ch'io le dissi: Bene, il Signore sa che ha male; non ha mica bisogno di dirlo tante volte a me... - Si dice alle volte: E’ il male. No, non è il male, sei tu che non sai vincere il male. Tuttavia, è inutile esclamare; non ci tolgono nulla... si sente, ma con calma.

Presto sarà la festa del B. Valfrè: è il patrono di quelli che hanno poca confidenza in Dio... Egli aveva sempre paura di dannarsi. Il Signore lo provava con tante pene... Quando avete pene raccomandatevi a lui. Il Signore permetteva queste pene per tenerlo in umiltà. (Parla della festa che si farà in Convitto domani per la festa di San Francesco di Sales, e poi:)

 

Domenica avrete il ritiro mensile: la dodicesima parte dell'anno è passata... come passa il tempo! (Poi, non sappiamo più per qual motivo, esclama:) Noi siamo una partìa [gruppo] di buoni a niente.

 

(Indi conclude) Voglio da voi non manipoli... Che cosa sono i manipoli? (interroga una suora), ma covoní... e non solo poche spighe che stan lì diritte!!!

 

 

giuseppeallamano.consolata.org