LA PERFEZIONE RELIGIOSA

7 gennaio 1917

 

XII. 29-30

Epifania. L'Em. Card. Arcivescovo stamane nella Metropolitana teneva l'Omelia in preparazione alla rinnovazione dei Voti Battesimali, pratica che rimonta a S. Massimo Arcivescovo di Torino. Cominciò col fatto di S. Gerolamo ben percosso pel suo soverchio amore ai Classici latini... Ciceronianus es tu.

A quanti cristiani dei nostri tempi potrebbe dirsi che non sono cristiani, ed offendendosi per tale affermazione, risponderemmo che sono bensì cristiani di nome perché battezzati da bambini, forse ancora cristiani perché conservano alcune pratiche del cristiano, come della Messa festiva, della Pasqua; ma non si dimostrano veri cristiani praticanti nei pensieri, nelle parole e nelle loro azioni. Sta scritto: Qui spiritum Christi non habet, híc non est Ejus; - qui loquitur, quasi sennones Dei; - opera quae facio, ipsa testimonium perhibent de me; - qui confitebitur me coram homínibus ... ; qui erubuerit me... Ora quanti dei cristiani odierni si regolano così? Ma io pensava a voi durante la predica ed applicava a' missionari tali considerazioni. Siete voi non Ciceroniani, ma cristiani, ma missionari, e veramente aspiranti all'Apostolato? Siete tali cogitatione, verbo et opere? Sono degni di missionari i pensieri che nel giorno nutrite nella vostra testa, cioè desideri di farvi santi per rendervi idonei al presente a cooperare alla salute delle anime infedeli colle vostre sante intenzioni, allontanando dalla vostra mente e dal vostro cuore ogni peccato, ogni fine non retto e non ruminando cose umane e mondane; empirsi dello spirito di N.S.G.C. il sensum Christi... E le vostre parole, i vostri discorsi, sono di Dio e di cose che conducano a Dio? Nelle ricreazioni dovreste sempre parlare di cose spirituali e di studio; invece sovente si parla di mondo e.di nullità...

Quanto alle opere, esaminatevi sovente come doveste renderne subito conto al Tribunale di Dio. Conchiudiamo interrogandoci sovente: Son io missionario?

 

 

QUATTRO SORELLE

Andate avanti nella virtù? Oppure andate avanti come i gamberi?! Qui delle sante non se ne trovano ancora, e se qualcuna crede già di essere tale, non è vero.

(Parla quindi riguardo alla predica che ieri fece S. E. il Cardinale in Duomo e poi, applicando la predica a noi:) Ebbene, il Cardinale ci fece esaminare se si era cristiani nei pensieri, nelle parole, nelle opere. Ora noi guardiamo un po' se siamo religiosi nei pensieri, nelle parole, nelle opere. Ora io vi domando: Siete cristiane? Se siete solo cristiane andate nel mondo. Siete religiose, missionarie, apostole? Se siete cristiane andatevene nel mondo, perché i cristiani sono fuori, e se siete vere religiose missionarie... Vediamolo esaminando i nostri pensieri, le nostre parole, le nostre opere.

Non basta che i nostri pensieri, parole ed opere siano da religiose solo da set en quatr [ di quando in quando ) come si dice, ma è necessario lo siano sempre, abitualmente. Qual pensiero deve essere quello di una religiosa? Di farsi santa, correre e tendere alla maggior perfezione possibile; sino al Padre Eterno ci fissò N. Signore, perché corressimo sempre. Siamo obbligate a tendere alla perfezione tutti i giorni, tutte le ore, e dobbiamo procurare di non far dei vuoti! Abbiamo sempre il pensiero di farci sante più che possiamo, oppure abbiamo molto amor proprio, molta ostinazione interna, molte cosette?... A proporzione della vostra santità salverete delle anime. Siete sante per dieci? Salverete delle anime per dieci; per cinque? salverete anime per cinque; per una? salverete anime per una; per niente? non salverete niente, se non vi dannerete. Cercate di farvi sante per voi e per gli altri; non perdetevi in miseríucce, ma siate ferme, volenterose di farvi sante più che sia possibile e salvare più anime che sia possibile.

 

Siete religiose in parole? Grazie a Dio, parlate volentieri di Dio, ma non sarebbe bello se una si genasse [avesse vergogna] dell'altra, e perciò si astenesse dal parlar di cose di spirito. E’ così bello in ricreazione, anche in mezzo al gioco, accennare alla meditazione, a qualche cosa di spirituale! Magari una si ricorda del soggetto della meditazione ma può benissimo, per esempio, richiamarla alla sorella dicendole: Si ricorda della meditazione di questa mattina, quanto era bella! ecc. Non bisogna essere astemie da questi discorsi di Dio.

 

Invece di parlare dei parenti, del paese ecc., dicevo di là ai ragazzini, non è meglio parlare di Dio? I parenti!... lasciate che i morti seppelliscano i loro morti. I parenti son sempre pronti a raccontar fastidi... fosse morta una gallina ve lo vengono a dire. Ah! quel parlatorio! Se le suore capissero che i parenti fanno tanto bene senza di loro, non ve ne sarebbero tante che spasimano per essi. Che dissero una volta i parenti di una suora che s'intrigava nei loro affari? Ma, kula muniasa cosa fa? [quella monacaccia che cosa fa?]. Aprite bene le finestre del parlatorio, quelle verso la strada, affinché vada via tutto.

 

Ora esaminiamo se le nostre opere sono da religiosa. Ho ancora quel fervore di un giorno? oppure mi sono perduta in quisquilie? Non parliamo di aridità, di prove come quelle sostenute da S. Teresa, da S. Paolo, prove ed aridità che non cessano di far operare. La virtù si perfeziona in mezzo alle guerre, alle miserie, quindi per essere forti nell'umiltà, nella castità, nell'ubbidienza ci vogliono delle prove. Quante grazie ci manda il Signore! e noi corrispondiamo? Come ai Re Magi il Signore ci manda la stella, ma non una sola, bensì molte: Numera stellas si potes [conta le stelle, se puoi]. E noi siamo fedeli come i santi Re Magi alla chiamata di queste stelle?

Tenete dietro alle stelle, ché ne avete tutte; ora sarà la stella di un'ispirazíone, ora di un rimorso ecc. E se avete giorni di malinconia, fate coraggio e pensate che la stella tra poco sorgerà, come apparve ai Re Magi dopo Gerusalemme. Pensare che se certune di voi facessero un passo verso N. Signore, il Signore ne farebbe due verso di lei, le darebbe due pusun [spinte]! Nella via della perfezione più si fa, più si farebbe... Ah! che figura farebbe una religiosa in Paradiso, che dovesse trovarsi solo in mezzo ai cristiani!

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org