PROFESSIONE RELIGIOSA DI UNA SORELLA

12 dicembre 1918

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

(Sunto della conferenza tenuta in occasione della Professione di sr. Edvige Grosso).

In questa funzione non è conveniente che non vi sia una parola di ricordo. Io questo ricordo lo prendo dal libro dell'Imitazione di N.S.G.C., nel libro III al capo 370. In questo capo vi sono queste parole: Quoties me resígnabo, et in quibus me.relinquam? Sono parole rivolte al Signore dall'anima fedele: Quante volte dovrò rassegnarmi, ed in quali cose abbandonare me stesso?

E il Signore risponde: Semper et omni hora; sicut in parvo, sic et in magno; nihil excipio sed in omnibus te nudatam. invenirí volo. Che vuol dire: sempre ed in ogni tempo, in ogni ora; siccome nel poco così nel molto, non eccettuata nessuna cosa, ma in tutto voglio che tu sia trovata spoglia... – E’ il complesso di ciò che deve imporsi una suora che emette i voti, che riceve la croce di Nostro Signore.

 

N. Signore dice: Una suora che vuol prendere quest'abito, bisogna che mi segua, prenda la mia croce e la porti tutti i giorni... Abneget semetipsum [rinneghi se stesso]. Rinnega te stesso.

Ma come deve fare?... Deve fare sempre così? Vedete, questa è la domanda che fa l'anima fedele a N. Signore: Quante volte dovrà rassegnarmi? Ed il Signore risponde: Non contiamo le volte; sempre, in ogni tempo, in ogni ora. - E dovrò sempre piegare me stessa alla vostra volontà? - Sì, risponde ancora il Signore: in tutto, nel poco come nel molto, senza eccezioni.

 

La vita che intraprendi tu che hai fatto i voti, che tante altre hanno intrapresa e che pure sperano di incominciare altre, è questa: la via della Croce, la vita continua di sacrificio, sacrificio universale. Tenete ben a mente queste due parole: Continua - Universale.

 

Continua riguardo al tempo: semper et omni hora... Ah, che mistero è questo! Quindi sempre, anche in tutti quei giorni di tiepidezza, quei giorni snervanti, quelle ore che vorremmo togliere dalla nostra vita; sempre, in ogni ora... Tenete a mente il ricordo di questa semplice e piccola funzione.

Il sacrificio deve essere continuo e universale. Il sacrificio deve essere non solo nelle cose grandi, ma anche in tutte le più piccole, senza eccezioni. Il Signore risponde ancora alla domanda: Semper et omni hora; sicut in parvo, sìc et in magno ... ; così nel poco, così nel molto. E continua: non eccettuata nessuna cosa. Quindi il sacrificio sia completo nelle cose.grandi e nelle cose piccole.

 

Un autore che commenta queste parole dice: Bisogna che il nostro sacrificio si estenda ai nostri pensieri, alle nostre parole, alle nostre opere. Bisogna che i nostri pensieri, parole siano conformi ai desideri di N. Signore. Bisogna che la nostra vita sia conforme a ciò che dice S. Paolo nel capo 4° della lettera ai Filippesi: Quaecumque sunt vera, quaeeumque pudica, quaecumque justa, quaecumque sancta, quaecumque amabilia, quaecumque bonae famae, si qua virtus, si qua laus disciplinae, haec cogitate [Tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri].

Prima cosa amare, praticare la verità e tutto ciò che è onesto, conveniente; quindi giustizia, precisione in tutto... e fare tutte quelle cose che sono sante ed in mezzo a quelle anche le cose amabili. Far ogni cosa con dolcezza, con piacere, con gusto.... come dice S. Paolo.

 

Ecco il ricordo di questo giorno: Vita di sacrificio continuo da non mai interrompersi; vita di sacrificio universale.

Preghiamo N. Signore che ci faccia questa grazia. Preghiamo Maria SS. che ci ottenga la grazia che questa funzione ci desti non solo il fervore nel desiderare questa vita, ma praticamente volerla osservare senza eccezioni.

 

 

 

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