RESTRIZIONI DEL TEMPO DI GUERRA

12 luglio 1918 - (Professe)

 

 

SR. FERDINANDA GATTI

Questa pratica della carità fraterna è tanto utile, però quest'oggi, prima parlerò io.

Mi rallegro che siete mortificate, tanto più in questi tempi in cui mancano i viveri; però, onde prevenire, vi avverto che in comunità bisogna stare molto attenti a questo riguardo. Avevo alla Consolata un domestico che faceva andar matti perché la sua porzione di pane non gli bastava, ed ancora notate che le suore gli davano in più il pane che si avanzava dalla tavola dei superiori. Allora gli diedi dei soldi per comperarsi del pane. Ma va' a trovare il pane adesso!... Allora gli dissi: « Va' a casa; là potrai mangiare quello che vuoi! ». Vedete come siamo!... Certa gente... non vogliono capire!

 

Quest'oggí un Canonico diceva: « Quelli che sono in comunità, se tenessero casa un mese o due, allora sì che vedrebbero! » e parlava di un religioso il quale si lamentava che invece del vino bianco mettevano il nero. Che importa che il vino sia bianco o rosso?

 

Naturalmente non tutti i religiosi sono così. E’ tempo di finirla; cavare tutti i capricci dalla testa e mangiare quel che c'è. Il nostro economo, che è Vice-curato a Torino portò un agnello al principio della settimana e quell'agnello durò due giorni... Vi assicuro che martedì sera sapeva già un odore...

Non è che creda che voi non siate persuase che bisogna adattarsi alle condizioni presenti, ma poi, per esempio, se non mi piacessero i pesci e domandassi uova... Mai ch'io abbia sentito uno dei superiori domandare uova invece di pesci. Se non ti piace una cosa... mettila d'accanto. Una contessa diceva che una volta non le piaceva l'insalata, né le cipolle, ma adesso mangia e insalata e cipolle; s'accorge che non le fanno male. Guardate: quella signora, contessa, mangia cipolle e insalata... Se l'insalata non va giù, tagliandola fina fina andrà giù. S. Gualberto, la festa del quale si celebra quest'oggi, fondatore dei Vallombrosani, come praticava l'astinenza! e il suo ordine era stretto. E i romiti della Tebaide? Non mangiavano che erba e talvolta un po' di sale.

Voglio che ci persuadiamo che il digiuno è necessario. Non so dove andremo a finire... E nostro Cardinale diceva: Bisogna che ci contentiamo di star vivi. Altro che divenire grassi e paffuti... Non siamo ancora a quel punto, ma se verremo a quel punto?!

 

I Trappisti fanno penitenza, e tutto per guadagnare il Paradiso, come noi. In comunità si dice generalmente che non si capiscono queste cose. Se è necessaria la mortificazione in tutti i tempi, adesso è necessaria per necessità. Una signora diceva che non prende più il caffè perché non c'è più lo zucchero... Prenda acqua; tante volte fa ancor meglio. Bisogna fare di necessità virtù.

 

Una religiosa non deve mai abbondare, anzi, essere contenta di mancare di qualcosa di necessario. Quest'anno non si sono potuti fare gli Esercizi Spirituali a S. Ignazio perché manca il vitto. Il Vescovo di Parma che ha invitato i suoi sacerdoti ad un corso di Esercizi Spirituali, disse loro: « Pagherete tanto ed avrete poco vitto ». Così, se a S. Ignazio viene a mancar la roba, che si fa quando c'è l'appetito?...

Quello che ho detto ora a voi non è per il passato, piuttosto come preventivo per l'avvenire. Ricordatevi: sarebbe. superbia se quella che ha bisogno di qualche cosa non volesse prender nulla. State tranquille che, mangiando quello che dobbiamo mangiare, si starà bene... Io credo che vinciamo tutti i capricci.

Io era in forse di prendere ancora qualche piccolino (studente) ma poi pensai: « Mi pare che mancherei di fede ». Quando in un giardino non si semina a tempo, non si fanno i piantini a tempo, non si avranno poi le piante... Ringraziamo il Signore se ci viene qualche prova di più.

Staccarci dalla gola, da noi medesimi, vincere le ripugnanze. Ci sono certuni che hanno ripugnanza per il formaggio come la B. Margherita Maria Alacoque. Bisogna vincerla... eh, anche svenissi una volta!... Dunque, avete capito: è questo lo spirito che dovete avere.

 

(Cominciano le correzioni. Una sorella osserva come la giaculatoria che si recita ad alta voce al suonar dell'ora, in laboratorio, non si abbia riguardo che la dica la più anziana - com'è stato stabilito - e di più se ne recitino delle nuove, mentre è stato stabilito di recitare quelle comuni) Avete tante belle giaculatorie. In questo mese va molto bene recitare l'offerta all'Eterno Padre del Preziosissimo Sangue di N. S. Gesù Cristo. State attente a questo.

(Si osserva come si lascino scope per le scale, invece di ritirarle nell'apposito ripostiglio) Non bisogna fare come i muratori che mezz'ora prima mettono le cose a posto, ma prevenire. Ah!... se ci prendessero la nostra scopa... valla a cercare... Soprattutto, chi non ha ordine qui, in Africa sarà la distruzione della roba. Un coadiutore in Africa lasciava tutto in disordine e poi si lamentava che i neri rubavano. Sfido io!... Negli uffici, massimamente, bisogna mettere le cose in ordine. Bisogna star attente a tutto. Il bene, perché sia bene, bisogna che sia intero, e per fare il male basta un piccolo difetto.

Là; preghiamo ed il Signore ci aiuti e benedica affinché questi trattenimenti siano proprio utili.

giuseppeallamano.consolata.org