LA NOSTRA SANTIFICAZIONE

7 luglio 1919

 

XIII. 43-44

La nostra santificazione consiste nel fare bene le nostre azioni ordinarie. Delle cose straordinarie non accade spesso l'occasione; invece le ordinarie occorrono ogni giorno, e tutto il giorno. N. S. Gesù Cristo in queste impiegò quasi tutta la vita; così tanti santi. - Ma come fare bene le azioni ordinarie? Facendo ogni azione anche piccola con purità d'intenzione e con esattezza. 1) La purità d'intenzione è assolutamente necessaria, ed il Signore è geloso e vuole che tutto sia fatto per Lui, altrimenti dice che receperunt mercedem suam nella superbia per cui si opera. Stiamo ben attenti a ciò. Molti dicono di cercare Dio solo in quel che fanno; ma in fondo del cuore cercano se stessi, e la propria soddisfazione. Certi predicatori... Certi confessori... Attenti su noi medesimi ... ; non inganniamoci. Segni di averla sarà se non curiamo gli elogii, e non li cerchiamo anche nascostamente, talvolta con finte umiliazioni. Se non ci curiamo dell'esito, sapendo che il Signore...

2) L'esattezza esige tre cose: Non ometterne alcuna volontariamente, anche minima; - non togliere ad una sola di esse una minima parte; - farle tutte nel tempo e nel luogo prescritto e nella maniera che meglio si conviene (Ved. Hamon Sett. 7 dopo Pent.).

Il gran Padre Suarez diceva un giorno ad un fratello laico: amico mio, nel giorno del giudizio io presenterò i miei grossi libri e tu la tua scopa. Avranno per sé lo stesso valore; ma se spazzando tu l'avrai fatto con maggior fede e carità di me, scrittore, tu sarai più premiato di me in Paradiso (Ivi p. 129).

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

(Il nostro Ven.mo Padre parla della Compagnia del Carmine e dell'Immacolata. Riguardo alle indulgenze che si possono acquistare mediante la recita dei sei Pater, esclama:) Facciamoci degli amici; quando avremo delle difficoltà per riuscire buone religiose, queste anime ci aiuteranno. Date importanza alla recita dei Pater; non dire: ho lasciato un mese questa recita. Per strada, invece di fare chiacchierate lunghe, dite i Pater, Ave, Gloria. Noi a queste cose non facciamo abbastanza caso, mentre lo fanno tante persone secolari. A queste due Compagnie do molta importanza.

 

Ho parlato molte volte dell'ubbidienza; ora, all'atto pratico, l'abbiamo questa ubbidienza? Guardiamo tutto quello che facciamo dal mattino alla sera: in cucina, nell’orto, nel laboratorio ecc. Santifichiamo tutte queste cose? La perfezione di una religiosa non consiste in grandi cose. Bisogna desiderare di amare il Signore con amore perfetto. Una missionaria deve sospirare la salute di tutte le anime. Non basta però sospirare, bisogna soprattutto prepararsi, perché altrimenti si va a rischio di guastare. Presto fatto sospirare e non prepararsi!... Se è occupata solo nelle sue cose, che missionaria è quella?... Laggiù dicono: Padre buono, Padre cattivo; così dicono pure alle suore. Han subito chiamato cattivo un Padre che s'è lasciato scappare un po' la pazienza, e lui si è subito emendato. Bisogna venire all'atto pratico. Cose presenti, non solo dell'avvenire. La vostra santificazione presente consiste nel fare tutte le azioni ordinarie bene. Che cosa ha fatto N. Signore nei suoi 30 anni di vita? Bene omnia fecit [ha fatto bene ogni cosa]. La Madonna e S. Giuseppe lavoravano alla buona, facevano come le famiglie degli artigiani, facevano tutte cose piccole, ma bene.

 

Il Padre Suarez disse ad un fratello laico della sua Congregazione: Guarda, mio caro, io ho scritto tanti volumi, tu hai sempre adoperato la scopa; nel giorno del giudizio ci saranno davanti a Dio la tua scopa ed i miei libri. Sai quale di noi due avrà più merito? Quello che avrà avuto più fede, più amor di Dio. Se scrivendo io ho avuto più fede di te, sarò il primo; se invece tu, adoperando la scopa avrai avuto più .fede di me, sarai tu prima di me. Vale tanto la scopa quanto l'opera di un grand'uomo. Vale tanto fare tante opere strepitose, come lavare i piatti tutti i giorni. E’ lo spirito che ci vuole. Fare il dovere, ma farlo bene. La vostra santificazione dipende da questo.

1° Ci vuole purità d'intenzione. 2° Esattezza.

1° - Noi dobbiamo avere la purità d'intenzione in tutte le cose.

 

L'abbiamo questa purità od abbiamo l'amor proprio? Se abbiamo amor proprio si deve cacciarlo via. Si deve lavorare solo per il Signore poiché tutto il resto non val niente. Bisogna avere questa purità e non dar retta alla tentazione del demonio che ci dice: « Tu lo fai solo per farti vedere ». Diciamo col cuore: Io voglio far questo perché è l'obbedienza che lo comanda, perché il Signore vuole così. Non è necessario dirlo tutti i momenti, ma aver l'intenzione di voler solo la gloria di Dio e la nostra santificazione.

Questa purità qualche volta manca volontariamente. Facciamo un po' bella figura e... allora il galluccio si solleva. Noi siamo fatti così. Invece diciamo: Signore, io ho fatto quello che dovevo fare, e l'ho fatto solo per voi. S. Bernardo quando predicava, il diavolo gli diceva: Come predichi bene! e lui: Predico ancor meglio, ma non per te, per il Signore.

Alle volte la Superiora dirà: Oh, che brava figlia, che brava suora! e noi si gode di quello... goffaggini!... Bisogna dire: Non cerco che Voi, mio Dio; farò tutto unicamente per Voi.

2°' - Noi crediamo di far sempre tutto con esattezza. Vedete, l'esattezza consiste nel non tralasciare nessuna occupazione volontariamente; non trovare scuse, non ometterne alcuna, non tagliarne la minima parte. Per esempio, quella che va sempre in ritardo in chiesa, non fa l'opera completa. Per quanto quindi dipende da noi, procuriamo che l'opera sia completa. Non lavare i piatti in fretta per andar presto in ricreazione, no, ma far tutto a tempo e luogo per quanto sta a noi. Se è assegnata una cosa per un tal tempo, si deve fare in quel tempo lì, a meno che ci siano altre disposizioni.

Fare ogni cosa a suo tempo e luogo e nella maniera che deve farsi. La nostra santificazione deriva quindi dall'osservanza delle nostre azioni ordinarie, ben fatte; fatte con purità d'intenzione ed esattezza.

 

Non ometterle volontariamente, non tagliarne una parte come i figli di Eli che prendevano per sé parte del sacrificio. Certe volte succede, e questo anche riguardo a suore, che fanno, fanno... tapassiano [ si danno da fare] ... poi si trovano a mani vuote. Quante, sapete, fanno così! Molte volte io penso a noi sacerdoti. Si confessa delle ore, delle ore e poi si riflette se non si è risparmiata nessuna parola, se si è avuta pazienza, se si è detto tutto quel che bisognava. Quando si pensa alla gloria di Dio, non si cerca di scappare dal confessionale... e benché stanchi si sta lì. Allora sono i momenti che si hanno maggiori consolazioni. Sovente è un peccatoraccio di trenta o quarant'anni che viene a confessarsi; eh! se si andava via, forse non si sarebbe confessato mai più. Ah! se si pensa alla gloria di Dio, non si cerca di scappare, ma si confessa...

Dunque, fare le cose bene, è lì la vera santificazione, e poi, se i superiori sappiano o no, non fa niente. Non far le cose da addormentate; animo: noi siamo missionarie ed il Signore vuol vita. Certa gente trovan sempre il tempo lungo; aspettano mak l'ura ‘d disné [solo l'ora del pranzo]... e a mezzogiorno forse non hanno ancor detto un Pater, un'Ave Maria...

 

La vostra missione è di far le cose ordinarie bene. Non è necessario far dei miracoli... Se in Africa sarà poi necessario... Ricordatevi della scopa... del P. Suarez. Scopar bene dappertutto, guardar se vi sono le ragnatele.

(il nostro Ven.mo Padre, riguardo al caldo che comincia a farsi sentire, esclama:) Se viene un po' di caldo, prendiamolo per amor di Dio, sarà tanto di purgatorio fatto. Quando verrà l’inverno, allora prenderemo il freddo. In Paradiso poi più niente, ma adesso non è il tempo del Paradiso.

Siamo nel mese del Preziosissimo Sangue. Io ho scritto ai miei soldati, che sono una trentina, ed ho raccomandato loro, in questo mese, la devozione del Preziosissimo Sangue. Mentre si versa tanto sangue, che questo Sangue Preziosissimo ci santifichi. Recitate sovente la, preghiera: Eterno Padre, Vi offro il Sangue Preziosissimo ecc., aggiungendo tutto quel che volete. Questo Sangue ci lava ogni volta che andiamo in confessionale. Non vi pare di sentire come una doccia? Doccia di sangue rosso, ma che ci fa venir bianchi.

Preghiamo per la consolazione dei malati, per la conversione degli infedeli, per la santificazione del clero. Non c'è nessuna offerta che piaccia di più al Padre che il Sangue di N. Signore.

 

SR. EMILIA TEMPO

... Come facciamo l'ubbidienza all'atto pratico? Santifichiamo tutte le cose che facciamo dal mattino alla sera? La perfezione di una religiosa non consiste in grandi cose. Bisogna desiderare di amare il Signore con amore perfetto. Una missionaria deve sospirare la salute di tutte le anime. Ma non basta però sospirare, bisogna soprattutto prepararsi perché altrimenti si va a rischio di guastare... Una volta che si è poi là solo tutti occupati di noi, dei nostri piccoli malucci e comodi... che sorta di missionaria è questa? Si sente poi dire dai neri: Oh, che sei cattiva!

Ma veniamo all'atto pratico, al presente. La vostra santificazione presente consiste nel fare tutte le azioni ordinarie bene. Che cosa ha fatto N. Signore nei suoi 30 anni di vita? Bene omnia fecit. La Madonna e S. Giuseppe facevano come gli altri artigiani, tutte cose piccole comuni, ma bene.

[il sunto continua come il precedente].

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org