S. PAOLO

30 giugno 1918

 

 

SR. MARIA DEGLI ANGELI VASSALLO

S. Paolo - Sua carità. Ad ogni momento nominava Gesù nelle sue lettere - Vivo ego íam non ego [vivo, ma non sono io che vivo] - Mihi vivere Christus est [per me vivere è Cristo] - Chi mi potrà separare dall'amore di Gesu’ Crocifisso?

 

Pregare è una gran cosa, e così fare sacrifizí, ma salvare delle anime! questo è il merito delle missionarie. Mi son fatto tutto a tutti, per salvare tutti. Chi è infermo che non mi sia fatto infermo?! Sono debitore a tutti; non contentatevi di convertire due Gekoio; tutti!

Sua mortificazione e pazienza. Come lui essere indifferenti a tutte le miserie ed eventi - sempre indifferenti che faccia caldo o freddo. - Non perderci in miserie; tiriamo diritto, siamo generose, pratichiamo tutte le virtù per convertire anime. Anime; anime, il Signore vuole anime.

Sua umiltà. Pubblicava a tutto il mondo il male fatto - non mi glorio d'altro che della Croce di N. S. Gesù Cristo.

Sua povertà. Lavorava colle sue mani.

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org