S. PIETRO

29 giugno 1918

 

 

SR. CARMELA FRNERIS

(Dapprima il nostro Ven.mo Padre accenna alla lapide che desidera far mettere sulla tomba del compianto Sig. Prefetto). Voi non morite adesso... aspettate a morire quando sarete in Africa; là vi metteranno all'ombra di un banano o sotto una pianta secolare. Poi vi metteranno un cancelletto, tante cose... Se il Sig. Prefetto chiedeva il permesso non moriva..". E’ scappato senza chiederlo... Sapete qual testo metterò sulla croce del Sig. Prefetto? Studio, non ho ancora deciso.

 

Ecco il primo: Modicum laboravi et multam requiem inveni [poco mi affaticai, e trovai una gran pace]. E’ bello, ma c'è ancora un dubbio; non vorrei che volesse dir poco. Ce ne è un altro: Zelatus sum bonum [sono stato zelante nel bene] od un altro ancora: Consummatus in brevi explevit tempora multa [giunto in breve alla perfezione ha compiuto una lunga carriera]. Sono tutti tolti dall'Ecclesiasfico. Io leggo molto volentieri questo libro che è qualcosa di bello.

Oggi è S. Pietro e Paolo; S. Paolo, che santo!... Perseguitò la Chiesa, N. Signore; voleva uccidere, sterminare tutti, e poi si fece santo. La Chiesa lo mette proprio vicino a S. Pietro. Vi pare? S. Paolo che perseguitava la Chiesa di Dio!... Eppure divenne Apostolo e diceva: Non sono meno degli altri. E voi dite: Voglio farmi santa, voglio essere la più santa di tutte le Missionarie. Non è mica superbia!

E S. Pietro? Il suo carattere distintivo è l'amore di N. Signore. Voi direte che anche S. Giovanni voleva bene a Gesù, ma il suo era un amore da ragazzo. Io voglio che voi abbiate l'amore, non di S. Giovanni, ma quello di S. Pietro.

 

S. Pietro dopo aver fatto tante promesse al Signore, lo rinnegò. Gesù con un solo sguardo lo convertì. Vedete come il Signore perdona i peccati!... Ricordate che il Signore non guarda tanto le piccole cose; voi invece, se avete un peccatuccio, vi mettete a studiarlo, e pensate sempre lì sopra. Basta il pentimento. N. Signore i peccati li mette distanti dall'Oriente all'Occidente; noi, facendo così, facciamo un torto a N. Signore. N. Signore ha sempre preferito S. Pietro; non lo rimproverava neppure, poiché gli bastava che egli fosse pentito.

 

Queste poverette (le scrupolose) sono sempre angustiate, ma non capiscono che dal Signore non si ricordano mai più queste cose? Un giorno N. Signore interrogò S. Pietro: Mi ami più di tutti i tuoi compagni? - ed egli che altra volta aveva detto: Se tutti ti rinnegassero, io non ti rinnegherò, rispose con umiltà: Tu lo sai, o Signore, se io ti amo. S. Pietro, sentendosi interrogare tante volte, aveva un po' timore e diceva: Da qui a un po' mi dirà che sono stato traditore. Invece il Signore lo elesse Pastore, Papa, e gli disse: Pasci non solo gli agnelli, ma anche le pecore. Noi, teste piccole, crediamo che il Signore stia sempre a pensare a quel difetto, a quella bugia, a quella malignità, e stiamo lì... No, un po' di amor di Dio aggiusta tutto. 1 secolari lo sanno questo. Una religiosa che si perda in quelle cosette lì... ma faccia un atto di amor di Dio!

Io non voglio,degli scrupoli. Il Signore non ne parla più e noi vogliamo sempre mettergli i nostri peccati davanti. Non piace questo al Signore; dunque, coraggio, confidenza!

 

Questo Santo voleva bene a N. Signore, ed Egli l'ha interrogato tre volte perché l'aveva rinnegato tre volte. Per tre volte aveva ceduto al timore, e per tre volte cedette all'amore. Fa piacere al Signore che piangiamo anche i peccati perdonati, ma poi accostiamoci a Lui ed amiamolo quanto possiamo.

Vedete, il segno degli apostoli, delle missionarie, è l'amore per N. Signore. Non un amore semplice, affettuoso, sensibile, ma forte in mezzo alle pene, alle sofferenze, anche in mezzo al caldo dell'Africa... Uh!... uh!... voglio convertire tutti! ... e poi per una cosetta, per un malessere... guardla là [guardala lì] ... I neri diranno: La nostr Mware [suora] non ha la testa a posto (perché i neri capiscono, sapete!).

 

S. Pietro fu presuntuoso, superbo, ma poi andò di nuovo a lavorare fino a dar la vita per il Signore ed andava glorioso di soffrire qualche cosa per Lui.

Non bisogna avere quell'amore che dura solo dal mattino alla sera. Anche quando non si sta bene, bisogna amare lo stesso N. Signore. S. Pietro non fece così. Il Signore esige che chi va a salvare le anime abbia un amore forte, costante ... Quando avrete le vostre storielle... che cosa faranno i poveri neri? ...

Quest'oggi chiedete a S. Pietro un amore forte per N. Signore, affinché possiate rispondere al Signore: Tu lo sai che ti amo, son diposta a qualunque sacrificio; costi quel che vuole! Eh, qualche cosa bisogna soffrire... si dovesse anche andare alla morte!... Per umiltà S. Pietro domandò di essere crocifisso con la testa in basso.

Oggi tutti i sacerdoti del mondo sono invitati a celebrare la S. Messa secondo l'intenzione del Papa. Contate quanti sacerdoti ci sono nel mondo; quante Messe! Quante Comunioni! Aveste visto stamattina alla Consolata! Il Cardinale è venuto dopo Messa ed ha fatto la predica. (Dopo essersi trattenuto alquanto a questo riguardo, soggiunge:) Amiamo N. Signore, con un amore forte, costante, sino al martirio!

 

SR. EMILIA TEMPO

[inizia come il precedente, poi: ]

S. Pietro, dopo aver fatto tante promesse a N. Signore lo rinnegò, ma Gesù con un solo sguardo lo convertì. S. Pietro aveva sgiai [lo spavento] di essere visto da N. Signore... Noi siamo fatti così, teste piccole che per un difettuccio siamo sempre lì... ci mettiamo a studiarlo... ma sì che... un atto d'amor di Dio aggiusta tutto! Basta il pentimento. N. Signore i nostri peccati li mette dietro le spalle, distante dall'oriente all'occidente... Facendo così facciamo torto a N. Signore. Il Signore ha sempre preferito S. Pietro, non lo rimproverava neppure, gli bastava che fosse pentito.

 

Queste poverette (le scrupolose) son sempre angustiate, non capiscono che dal Signore non si ricordano mai più queste cose? I secolari le sanno queste cose; e i religiosi? Una religiosa che si perda in quelle cosette lì... ma faccia un atto d'amor di Dio!... Io non voglio degli scrupoli. Il Signore non ne parla più e noi vogliamo sempre mettergli i nostri peccati davanti. Non piace questo al Signore, dunque, coraggio e confidenza.

 

S. Pietro voleva bene a N. Signore, ed Egli l'ha interrogato tre volte se lo amava, perché tre volte l'ha rinnegato. Per tre volte ha ceduto al timore e per tre volte cedette all'amore. Fa piacere al Signore che piangiamo anche i peccati perdonati, ma poi accostiamoci a Lui e amiamolo quanto possiamo. S. Agostino diceva: « Se fossi innocente dovrei amar Dio con tutto il cuore e così perché son peccatore devo amarlo ancora di più ».

 

L'amore delle missionarie non è solo un amore semplice, innocente, dolce, ma forte anche nelle tribolazioni ed oscurità; alle pene, alle sofferenze, anche in mezzo al caldo dell'Africa...

[poi continua e termina come il precedente].

giuseppeallamano.consolata.org