ASCENSIONE

9 maggio 1918

 

 

QUATTRO SORELLE

L'Ascensione è il compimento delle feste dell'anno. Il nostro posto non è qui, neppure in Africa, ma in Paradiso. Qui abbiamo da girare, peregrinare, e chi sa dove andremo a finire prima di andare in Paradiso. La Messa di quest'oggi è così bella, e ci dà del brio. Lo spirito di questa festa è l'allegria. Adesso è vero che abbiamo tanti fastidi che vorrebbero portar via da noi quest'allegrezza, ma noi non ci lasciamo portar via.

 

Vado parare vobis locum [Vado a prepararvi il posto]. Oh! il Paradiso di una missionaria!... Non è semplicemente quello dei bambini o dei semplici cristiani, ché altrimenti potevate restare a casa. Il vostro Paradiso è su su, o altrimenti non vi andrete. Quando io penso al Paradiso che ci aspetta, godo di me e di voi. Ma penso pure: Vi eccito al Paradiso, e desidero che vi andiate a novant'anni.

 

Il Sig. Prefetto è andato troppo presto in Paradiso! Ah! se parlava prima di morire, non lo lasciavo andare... e lui? tranquillo si è addormentato e nessuno ha potuto sentire qualche cosa. Dobbiamo desiderare il Paradiso. Dobbiamo abitare in Paradiso e non su questa terra. Il Sig. Prefetto sarà felice di essere stato missionario. Ha avuto maggior merito del missionario perché non ha avuto il gusto di trovarsi in Missione, e nel medesimo tempo ha compiute le fatiche, i doveri, il lavoro di un missionario.

 

1 nostri cuori devono essere fissi là dove vi sono i veri gaudi. Dobbiamo essere come le colombe, però non scappare tanto presto. E’ vero che dal Paradiso si prega, ma la via vera è lavorare, sospirare un pochino.

Quest'oggi è la festa dell'allegrezza e bisogna che anche noi partecipiamo alla sua gioia. Il Signore disse agli Apostoli: Non vi lascerò orfani, vi manderò lo Spirito Consolatore: è meglio per voi che me ne vada; perché se io non vado, non verrà a voi il Consolatore; ecc. Perché il Signore dice: « E’ meglio per voi che me ne vada »? Dicono che gli Apostoli amassero un po' umanamente N. Signore ed allora per distaccarli il Signore disse: Conviene ch'io vada...

 

All'Ascensione incomincia la novena allo Spirito Santo. Per questa novena Maria SS. e gli Apostoli si radunarono nel Cenacolo a prepararsi per la venuta dello Spirito Santo. Il Vangelo dice che erano « unanimiter », cioè tutti d'accordo, così pure voi in questa novena, guardate che non ci sia un filo contrario alla carità, passate in rassegna tutte le sorelle e pensate se volete bene a tutte ugualmente e se siete disposte a dar la vita per ciascuna di esse. Non voler bene a questa perché è più santa, ma a tutte, anche all'altra che sembra meno santa, perché si faccia santa. Che in questa casa non vi sia neppure un difetto contrario alla carità.

 

Si, vede una sorella un po' melanconica? Se non si può consolare, pregare per lei. Se tutto l'anno si deve avere carità vicendevole, in questa novena praticarla in modo speciale.

Perseverare nella preghiera, e a questo riguardo voi avete Messe, letture ecc.; siete continuamente nella preghiera. Dite al Signore che vi tolga tutti gli attacchi alle cose di terra e pregate la Madonna che vi aiuti. Quando in un'anima entra lo Spirito Santo coi suoi doni e frutti, la cambia.

 

Per ricevere lo Spirito Santo bisogna evitare:

l° - il peccato: bisogna stare attente a non commettere peccati, né gravi né piccoli.

2° - Lo spirito mondano. Il Signore non entra in quelle anime attaccate al mondo. La colomba quando uscì dall'arca, la prima volta non si fermò sulla terra per non imbrattarsi, si fermò più tardi, quando essa era pulita. Distaccarsi dal mondo per noi non consiste nel non desiderare il ballo, il teatro ecc. A quest'ora?!... ma nel distaccarsi dalle piccole comodità contrarie allo spirito religioso. Bisogna essere generose, avere in abborrimento quei comoducci che non sono più per noi. Certa gente non capiscono che lo Spirito Santo vorrebbe farle proprio sante! Certe volte siamo attaccati ad un filo, ad un ago, ad una storiella. In punto di morte certe religiose han poi timori, pene fondate, non pene per prova come quelle subite da S. Alfonso, ma pene vere dovute a qualche attacco! Evitare quindi lo spirito mondano, e poi

3° - lo spirito umano. Il Signore voleva andar via dagli Apostoli perché lo amavano un po' umanamente.

In comunità ci son di quelle di cui i superiori possono fare tutto quello che vogliono e ci son di quelle le quali han sempre bisogno di una parolina, di uno sguardo dei Superiori per andare avanti. Un piccolino di là voleva venire a parlarmi. Pioveva ed io per alcuni giorni non potei venire all'Istituto perciò, sapendolo melanconico, dissi al- l'Assistente di mandarmelo alla Consolata, tanto più che quel bambino diceva che aveva una cosa da dire solo a me. Invitato dall'Assistente a stare di buon animo ed allegro, attendendo di poter venire da me, l'Assistente stesso venne a sapere dal piccolino che egli stesso era la causa della sua tristezza... e perché? perché non l'aveva guardato come gli altri. L'Assistente gli fece notare che lui era stato buono e se aveva guardato alcuni altri più di lui, si era perché più birichini, avevano bisogno d'incoraggiamento. Guardi anche me, richiese quel ragazzino. Dopo questa spiegazione non ebbe più bisogno di nulla, né di venirmi a parlare; la tristezza scomparve e fu il più allegro di tutti quel giorno.

Vedete, talvolta il diavolo ci caccia in testa che questo o quello ci è contro, e noi ci perdiamo in un cucchiaio d'acqua. Bisogna essere generosi: quando l'anima si dà tutta intera a N. Signore, il Signore s'impadronisce di quell'anima, ed essa diventa come una S. Teresa. Fu quando S. Teresa recitava il Veni Creator che l'angelo la trafisse con un dardo! A S. Filippo si dilatarono le costole nella novena dello Spirito Santo.

Volete divenire staccate da tutti e da tutto? Siate devote dello Spirito Santo. Si capisce come tante anime abbiano fatto tanto, perché erano ripiene dello Spirito Santo. Ah! quando entra lo Spirito Santo in un'anima, basta, basta! Egli consola e sana tutte le ferite.

 

Gli Apostoli grossolani, che alla vigilia della morte di N. Signore disputavano chi dovesse essere il primo fra di loro, arrivato che fu lo Spirito Santo, cambiarono e divennero poi martiri.

Una delle prime devozioni deve essere quella allo Spirito Santo. Se sono malinconica bisogna andare dallo Spirito Santo; se non ho la forza di svincolarmi da quel difetto, bisogna ricorrere allo Spirito Santo. Gesù non ha comandato nessuna novena, tranne quella allo Spirito Santo.

Mi ricordo, ero ancor chierico, quando andai ad accompagnare il Santissimo che si portava a Mons. ... (non ricordiamo il nome) gravemente infermo. Questo santo Prelato in attesa di ricevere il S. Viatico, come preparazione, ripeteva la sequenza dello Spirito Santo. Alcune volte la dico anch'io questa preghiera prima di celebrare la S. Messa. Voi pure potete recitarla prima della Comunione.

 

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org