BEATO GIUSEPPE B. COTTOLENGO

30 aprile 1918

 

 

QUATTRO SORELLE

(Festa del Beato Cottolengo. Il nostro Ven.mo Padre legge alcuni passi dell'Ufficio del Beato e li traduce, esortandoci ad imitare quell'Apostolo di carità, specialmente nella fede e nella speranza). Il Cottolengo è l'uomo della fede, e noi?... Noi abbiamo sempre paura; confidiamo, confidiamo in parole, ma quando viene il momento di mettere alla prova la nostra confidenza, ecco ch'essa vien meno. E pensare che la paterna larghezza viene in proporzione della confidenza che abbiamo in Dio. Paterna largitate [con paterna larghezza] ecc. (legge l'oremus).

E certa gente si perde in miseriette, in un cucchiaio d'acqua. Certa gente vuole misurare con N. Signore, ed allora il Signore misura anche Lui. Eliseo ottenne di riempire molti vasi d'olio alla povera vedova; cessò il miracolo una volta che i recipienti furono finiti. Noi dobbiamo far sì che i recipienti (per ricevere la grazia di Dio) non vengano a mancare. Abbandoniamoci nelle mani di Dio e della Madonna... La Madonna! Uno dei caratteri del Cottolengo, lo dice l'inno, è la sua devozione verso la Madonna. Egli voleva che tutti i mesi dell'anno fossero mesi della Madonna.

 

Noi in questo mese di maggio faremo molti fioretti. Vi sono tanti metodi per fare i fioretti. Io comincio a darvene uno generale: vincere il difetto dominante (andé giù en creuse) [andare giù in profondità]; ciascuna cerchi proprio quella cosa in cui cade più sovente, quella che spiace di più. Certe volte si vorrebbe fare tutto il resto, ma quella cosetta no.

 

Raccomandatevi al B. Cottolengo, e dite sovente la giaculatoria, se volete, con l'aggiunta che faccio io: Vergine Maria, madre di Gesù e madre mia, fateci sante. - Meglio al plurale, «fateci», che «fatemi» santa al singolare, perché siamo in comunità.

In questo mese la Madonna ci farà delle grazie un po' grosse... Ci sarà la paterna e la materna larghezza...

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org