SETTIMANA DI PASSIONE - MORTIFICAZIONE DELLA LINGUA

17 marzo 1918

 

 

QUATTRO SORELLE

Quest'oggi incomincia la settimana di Passione, e poi seguirà la settimana santa. Lo spirito sapete qual é? Spirito di raccoglimento e di penitenza. Questi quindici giorni tutti i Santi li passavano in penitenza. E noi in questo tempo facciamo particolarmente il sacrificio della lingua. Vi dico questo perché mi è arrivata una lettera dall'Africa di una suora che ha sofferto molto perché le erano state riferite cose che io avevo detto a conto suo, il che non era vero. In generale lassù certe suore parlano troppo; chiacchierando con i mori si prende l'abitudine di parlare. Mi sono accorto che qualcuno ha messo male tra loro. Queste suore mettono un po' male tra loro e tra i missionari.

 

Certa gente hanno la mania d’ingrandire, di dire. Io non ho mai incaricato nessuno, di nulla. Possibile che le suore siano come le altre donne! Le cose lontano fanno un effetto terribile e quella lettera vien meditata...

Tra i proponimenti e le pratiche di questo tempo vi sia lo studio di non parlare; si capisce il necessario, il conveniente... Quelle chiacchierone via, correggetele, massime poi se non è precisa... Ci son quelli che aumentano sempre... Quindi non parlar troppo, con carità, pietà e prudenza. Se una parla, parli come parlerebbe N. Signore. Non tutto quel che ci viene in testa dirlo. Non tutto ciò che è vero si può ed è opportuno dirlo. Prima saper le cose proprie; ci son sempre quelle testoline che trascurano se stesse, vedono sempre i difetti delle altre.

Questo non dico sia in cose gravi, tuttavia fan pena... e invece di andare a chiacchierare e giudicare, giudicare se stessi. Se ciascuno stesse a suo posto andrebbe bene.

Nel parlare molto non manca il peccato. In Comunità nel parlare, riferire, non si riportano mai le cose precise, non fosse altro che cambia il tono della voce. Medico, cura te stesso.

 

(Cambia argomento e ci narra il seguente fatterello) Un. Inglese, andato a fare un viaggio in Terra Santa, vedeva tutti gli uccelli silenziosi, con le ali aperte, quasi in forma di croce. Stupito domandò la cagione di ciò ad un Saraceno, ed egli rispose: « E’ solo in questa settimana, che voi chiamate Santa, ch'essi non si muovono e... poi... vedrete! ». Guardate, nella settimana santa fin gli uccelli tacevano! Non so se è vero, ma questo fatto può anche essere vero. Facciamo silenzio, non solo silenzio materiale, per conservare maggior raccoglimento. Son già tanti quelli che non si curano di quello che ha sofferto il Signore per noi. Completiamo in noi quel che manca alla Passione di N.S.G.C. con questo po' di penitenza. Ecco il modo di passare questi quindici giorni.

Sapete che il mese passato avevo preso per protettore S. Mattia. Riguardo a questo Santo ho letto un fatterello: in una comunità si estraeva da ciascuno il Santo protettore del mese. Ad uno dei membri un mese capitò S. Mattia; essendo questo Santo successore di Giuda, non gli piacque, perciò estrasse la seconda, la terza volta, e sempre veniva fuori il nome di S. Mattia. Presto dovette fare un viaggio per mare; durante quel viaggio cadde in mare ed un Santo venne a salvarlo. Quel Santo nel trarlo dall'acqua gli disse: Ricordati ch'io son S. Mattia.

 

SR. MARIA DEGLI ANGELI VASSALLO

Settimana santa. Maggiore. Spirito di raccoglimento in questi 15 giorni. Tutti i santi li passavano... fra gli altri sacrifizí fate quello della lingua con una certa gravità.

Fra i proponimenti da fare quello di stare attenti a quello che si dice, che non si faccia come delle suore che ci sono in Africa che metton male in Africa, tra di loro e i Missionari.

 

Parlare con carità, prudenza; ce ne sono che inventano anche... Non tutto ciò che è vero si può dire... Non è molto che mi è arrivata una lettera da una suora la quale giudica di tutto, di tutti, perfino di Monsignore. lo voglio risponderle che è una bella impertinente. Se non si sta attenti qui, si farà male là.

In questi 15 giorni facciamo questa mortificazione della lingua, per ovviare questo male; in multiloquio, in parlare molto non manca il peccato... Le cose non sono mai riportate precise; il nostro amor proprio ci fa cambiare, non fosse altro che il tono della voce. Ma bada a te stesso; medico cura te stesso.

Raccoglimento non materiale, ma che ci spinga a pensare alla Passione di N.S.G.C. Anche gli uccelli nella settimana santa a Gerusalemme fanno silenzio, cosi si dice...

 

SR. EMILIA TEMPO

Quest'oggi incomincia la settimana di Passione, e poi seguirà la settimana santa. Lo spirito sapete qual è? Spirito di raccoglimento e di penitenza.

(Parla a proposito del silenzio avendo ricevuto lettere dall'Africa, che per aver qualcuno riportato cose d'altri, una suora scrive di aver sofferto molto anche perché le furono riferite cose dei superiori a suo riguardo. Raccomanda di giudicare noi stessi e non gli altri, di non riportar le cose perché anche solo il tono della voce può farle cambiare e impressionare diversamente. Poi esclama:)

Possibile che anche le suore siano come le altre donne!... Tra i proponimenti e le pratiche di questo tempo sia lo studio del silenzio... Non parlar troppo; si capisce, il necessario e conveniente, sì; con carità, pietà e prudenza. Parlare come parlerebbe N. Signore... Son già tanti quelli che non si curano di quello che ha sofferto il Signore per noi! Completiamo in noi quello che manca alla passione di nostro Signore con questo po' di penitenza..

giuseppeallamano.consolata.org