STATO RELIGIOSO

19 ottobre 1919

XV. 9

Status sumitur (V. Q. IX, p. 16)

IX. 16 [vedere al 14 dicembre 1913]

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

Voi siete missionarie, ma siete pure religiose. Il nostro Istituto è un Istituto religioso dapprima e poi missionario.

Che cosa s'intende per stato? Qualunque condizione di vita; perciò vi sono tanti stati quante sono le condizioni. Quindi si dice: stato secolare, stato religioso, stato ecclesiastico. Vedete, ogni condizione di persona forma uno stato. Ora se la condizione di vita è religiosa, si chiamerà « stato religioso ».

E che cos'è lo stato religioso? Lo stato religioso è una condizione di vita immobile, approvata dalla Chiesa, con la quale i fedeli tendono alla perfezione per mezzo dei tre voti di povertà, castità ed obbedienza, sotto una regola speciale.

 

Ogni parola di questa definizione ha bisogno di essere spiegata. Lo stato religioso è una condizione di vita immobile: per voi è ancora mobile adesso, ma quando avrete i voti perpetui allora sarà immobile. Lo stato religioso è una condizione di vita approvata dalla Chiesa, perché è la Chiesa che deve approvare queste cose. Senza i voti non v'è stato religioso, e ci vuole anche una regola speciale, certo approvata da chi di ragione.

Il Signore ha detto: Abneget semetipsum, tollat crucem suam, et sequatur me [rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua]. In queste parole ci sono i tre voti. Staccarsi da se stesso e tanto più da tutto il resto; e poi ci vuole una regola, perché non si viva alla carabia [con disordine e confusione], e ci aiuti ad andare alla perfezione.

 

Ora lo stato religioso fu fondato da N. Signore? Lo stato religioso fu fondato in quanto alla sostanza da N.S. Gesù Cristo: Si vis perfectus esse, vade, vende omnia quae habes, - et veni sequere me [se vuoi essere perfetto, va, vendi tutto ciò che hai, poi vieni e seguimi]. E tutto questo il Signore l'ha detto a chi vuole essere religioso. Perciò lo stato religioso sostanzialmente è di istituzione divina; in quanto poi che sia più o meno stretto, questo non è messo da N. Signore, ma dalla Chiesa.

Lo stato religioso è una cosa eccellente? Eh, sì, vedete! Si prova l'eccellenza dello stato religioso per tante ragioni:

l° – E’ uno stato di perfezione; non dico che i religiosi siano perfetti, ma devono tendere alla perfezione, e chi non tende alla perfezione è un pesce fuori d'acqua. Questo è il primo carattere dello stato religioso.

2° – E’ un nuovo battesimo. Chi abbraccia lo stato religioso, facendo i voti, è come se ricevesse di nuovo il battesimo. S. Bernardo dice che questo stato eccede qualunque soddisfazione, val più della penitenza pubblica. E’ un nuovo battesimo per mezzo del quale l'uomo si libera da tutte le pene dovute ai peccati. Est novus baptismus, quo homo liberetur ab omnibus poenis peccatis debitis. E S. Tommaso dice che questo stato excedit omne genus satisfactionis etiam publicae poenitentiae [supera ogni genere di soddisfazione, ed anche la penitenza pubblica].

 

N. Signore ha detto che chi lo seguisse nella perfezione riceverebbe il centuplo in questa terra di grazie, di lumi, di benedizioni, e poi la vita eterna, e che vita eterna! Centuplum accipietis et vitam aeternam possidebitis. Questo fa vedere l'eccellenza dello stato religioso. Avranno in cielo un gran tesoro... Un gran tesoro non si dà mica a tutti, si dà solo ai religiosi.

 

S. Bernardo questo stato lo paragona ad un martirio. Avrete già visto e letto che lo stato religioso è un martirio; sarà un martirio lento, lungo, piccolo, poco per volta, ma è un martirio. Tutte le suore dovrebbero avere non solo il giglio, ma anche la palma. S. Luigi Gonzaga morì martire della carità e S. Maria. Maddalena de' Pazzi pure.

S. Gregorio Magno dice che lo stato religioso è un olocausto che oltrepassa ogni sacrificio: holocaustum excedens omne sacrificium.

 

Chi vive la vita religiosa bene è come se avesse fatto un olocausto intero di se stesso e perciò questo olocausto supera tutti i sacrifici di qualunque sorta. Ma c'è ancora un'altra cosa: quelli che non sono nello stato religioso e non hanno i voti servono il Signore semplicemente; invece i religiosi e le religiose aderiscono al Signore. Altro è servire, altro è essere una cosa sola col Signore. Vedete che diversità c'è nel servizio di Dio! I religiosi non sono servitori, sono fratelli, figli del Signore, sono tutto. N. Signore e noi facciamo una cosa sola.

Dunque avete visto i motivi per cui è grande lo stato religioso, cioè: l° perché è uno stato perfetto; 2° perché è un nuovo battesimo; 3° perché ha tante promesse da N. Signore; 4° perché può paragonarsi al martirio; 5° perché è un olocausto; 6° perché è essere una cosa sola col Signore.

 

Voi dovreste baciare le mura dell'Istituto e dire: son felice di essere religiosa. Apprezzarla questa grazia, e proporre di vivere secondo le esigenze dello stato religioso. S. Bernardo dice che l'uomo religioso vive più puramente: vivit purius; cade più raramente: cadit rarius; se cade si alza più presto: surgit velocius; ha tanti mezzi che lo preservano: incedít cautius. Quanta pioggia di grazie poi gli viene giù! Pioggia di meditazioni, di letture, di esami; più frequentemente resta irrorato dalla rugiada delle grazie, e questa rugiada, direi risuscita le cose quasi mezze morte: irroratur frequentius. Se ne sta sicuro, non ha disturbi; vive una vita di pace in comunità: quiescít securius. Muore con più confidenza in Dio perché si è staccato da tutto: moritur confidentius. Se va in purgatorio sta poco. I religiosi non dovrebbero fare purgatorio: l'ubbidienza e lo spirito di mortificazione ci fanno scontare già tutto qui: purgatur citius. Sarà premiato abbondantemente: muneratur copiosius.

 

Queste cose meriterebbero di essere scritte sulle muraglie. E’ un quadro così bello, così magnifico ... ; c'è tutto, c'è tutto! Guardate, che felicità appartenere allo stato religioso!...

I veri stati dunque sono: il secolare, il religioso, l'ecclesiastico. Voi appartenete al secondo, non al terzo, no... (sorride). Certo bisogna stimare il nostro stato. Ah! S. Teresa come lo stimava! Ecco, voglio che stimiate molto il vostro stato e proponiate di osservare bene i vostri doveri.

M'intratterrò poi ancora riguardo allo stato religioso. La stima a questo stato è la radice, perché se uno non ha tanta stima del suo stato, ma stima pratica, allora non so...

 

SR. EMILIA TEMPO

Voi siete missionarie, ma siete pure religiose. Il nostro Istituto è prima religioso, poi missionario. Che cosa s'intende per stato? Qualunque condizione di vita; perciò vi sono tanti stati quante sono le condizioni di vita. Quindi: stato secolare, religioso, ecclesiastico.

E che cos'è lo stato religioso? E’ una condizione di vita immobile, approvata dalla Chiesa, colla quale i fedeli tendono alla perfezione per mezzo dell'osservanza dei tre voti, sotto una regola speciale. E’ una condizione immobile; non oggi voglio esserlo e domani no...

N. Signore ha detto: Abneget... In queste parole ci sono i tre voti. Staccarsi da se stesso, e tanto più da tutto il resto. Ci vuole una regola perché non si viva alla carabìa e ci aiuti ad andare alla perfezione.

 

Lo stato religioso, in quanto a sostanza, è di istituzione divina: si vis perfectus esse... In quanto ad essere più o meno stretto è dalla Chiesa. Questo stato è molto eccellente:

l° – E’ uno stato di perfezione e chi non tende alla perfezione è come un pesce fuor d'acqua.

2° - P un nuovo battesimo per mezzo del quale l'uomo si libera da tutte le pene dovute ai peccati; e S. Bernardo dice che val più di qualunque soddisfazione, più della penitenza pubblica.

3° - Ha con sé le promesse del Signore: chi lo segue riceverà il centuplo e la vita eterna.

4° - S. Bernardo paragona questo stato ad un martirio. Chi in questo stato sta proprio come deve starvi, deve necessariamente subire il martirio; sarà un martirio lento, lungo, poco per volta, a piccolo fuoco, ma è un martirio; ed ogni suora dovrebbe andare in Paradíso non solo col giglio, ma colla palma.

- S. Gregorio Magno dice che questo stato è un olocausto che oltrepassa ogni sacrificio.

6° - Gli altri servono il Signore, i religiosi aderiscono al Signore, fanno una cosa sola.

Voi dovreste baciare le mura e dire: Son felice di essere religiosa. Apprezzarla questa grazia e proporre di vivere secondo le esigenze di questo stato.

S. Bernardo enumera tutti i beni: vive più puramente... Queste cose di S. Bernardo sarebbero da scrivere sulle muraglie.

Ringraziate il Signore di appartenere allo stato religioso; abbiatene stima; certo che bisogna stimarlo; forse, o senza forse, non si stima mai abbastanza. Stima, ma stima pratica; questa è la radice.

 

SR. MARIA DEGLI ANGELI VASSALLO

Ogni condizione di persona è uno stato; se la condizione di vita è religiosa, si chiama Stato Religioso. La condizione religiosa di natura sua è stabile - casualmente si può cessare di essere religiosi, ma quando uno si fa religioso è coll'intenzione di continuare. Lo stato religioso, quanto alla sostanza, è fondato da N. Signore - quanto alla forma dalla S. Chiesa.

 

E’ stato di perfezione, non che si sia perfetti, ma si tende alla perfezione - Nuovo battesimo, dice S. Tommaso; vale più questo stato che non qualunque genere di penitenza, sia pubblica che privata. Uno si libera da qualunque pena dovuta ai peccati - è stato che procura il centuplo in questa vita e la vita eterna nell'altra - S. Bernardo paragona lo stato religioso al martirio - sarà martirio lungo, lento - è olocausto che sorpassa ogni sacrifizio - 1 religiosi aderiscono a N. Signore - non sono servitori, ma fratelli, sposi: fanno una cosa sola col Signore.

 

giuseppeallamano.consolata.org